Formato IFC e BIM per le infrastrutture: facciamo il punto della situazione

La pagina dedicata al futuro standard per le strade del formato IFC

Recentemente ho avuto diverse richieste di informazioni sull’utilizzo del formato IFC in campo infrastrutturale. Vale la pena di fare il punto della situazione, perché si tratta di un tema in forte evoluzione e con alcuni aspetti critici.

Il formato IFC, che sta per Industry Foundation Classes, nasce in campo architettonico, strutturale o comunque di BIM cosiddetto verticale, come standard internazionale aperto, per supportare e facilitare la diffusione del metodo BIM. Il suo sviluppo è curato da buildingSMART international, una organizzazione no profit, a cui aderiscono i principali sviluppatori di software di authoring BIM, tra cui naturalmente Autodesk.

Lo standard aperto definito da IFC rappresenta un formato di scambio indipendente dalle applicazioni di authoring BIM. Attenzione: un formato di scambio non è un formato di lavoro. Ovvero, non pensate di utilizzare IFC per scambiare dati tra le applicazioni BIM durante la progettazione: non è pensato per questo.

IFC invece rappresenta la scelta ideale per la consegna finale di un progetto BIM che non va più modificato. Ed infatti, spesso viene indicato dalle stazioni appaltanti nei bandi di gara, come formato in cui consegnare il progetto, in riferimento sia alla norma UNI 11337 che al cosiddetto Decreto Baratono, il DM 560 dell’1-12-2017 che disciplina i bandi di gara BIM, e ne introduce l’obbligo progressivo.

Vuoi adottare o approfondire il metodo BIM? ti aspettiamo qui

E fin qui tutto bene.

Le difficoltà sorgono quando occorre usare IFC per rappresentare un progetto BIM infrastrutturale, o comunque di BIM orizzontale. Infatti, è cosa ben differente rappresentare i modelli BIM verticali, come muri, porte, finestre, scale, tetti e solette, piuttosto che i modelli BIM orizzontali che si basano su terreni, tracciati (con le loro curve, come le clotoidi o le parabole cubiche) livellette, sezioni tipo, sopraelevazioni in curva e così via…

Ed il formato IFC, nella gran parte dei casi, non mi risulta sia pronto per rappresentare gli oggetti BIM orizzontali. Vediamo di approfondire e di trovare una soluzione…

Lo standard per i ponti è stato proposto per la versione IFC 4.2 che però è stata ritirata

L’evoluzione futura del formato IFC prevede grandi novità: come puoi vedere in questa pagina, buildingSMART International ha avviato progetti di nuovi standard IFC dedicati alle strade, ai ponti, alla pianificazione urbana e territoriale, agli aeroporti, mentre sembra essere a buon punto lo standard per le ferrovie.

E qualcosa è stato già introdotto nel formato IFC: ad esempio mi risulta che nell’ultimo formato IFC ufficiale, il 4.1, sia possibile rappresentare almeno i tracciati. Il formato IFC 4.2 avrebbe dovuto fare grandi passi in avanti in questo campo, ma sul sito ufficiale risulta ritirato, mentre il 4.3 non è ancora ufficiale.

Tieni conto che passa del tempo dal rilascio ufficiale di un formato IFC alla sua effettiva introduzione nei software di Authoring BIM, perchè gli sviluppatori devono aggiornare le procedure di importazione ed esportazione E poi gli utenti devono imparare ad utilizzare i nuovi formati: al momento, quindi, il formato IFC più diffuso ed utilizzato ad oggi risulta essere il 2.3.

Che non sa ancora cosa sono i modelli BIM orizzontali…

Che fare allora?

La testata della soluzione che Autodesk propone per l’esportazione in formato IFC dei modelli BIM delle infrastrutture

La soluzione ce la propone Autodesk nel suo Knowledge Network: esportare da Civil 3D la strada nel formato IFC 4.1, perlomeno il tracciato verrà esportato. Sempre che l’applicazione di destinazione riconosca già questo formato.

(PS: qui un’altra soluzione Autodesk di maggio 2023, che contiene una strada alternativa per chi ancora non utilizzi IFC 4×3)

In ogni caso, va notato che Autodesk Civil 3D contiene le procedure necessarie per esportare, ed importare il formato IFC, fino alla versione 4.1. InfraWorks, invece, si limita ad importare questo formato, affidandosi a Civil 3D per l’esportazione.

Per gli altri oggetti BIM orizzontali, viene consigliata la conversione in solidi prima dell’esportazione. Superfici del terreno, modellatori stradali o ferroviari, reti di condotte a gravità oppure in pressione possono essere convertiti in solidi con i comandi di Civil 3D, che permettono anche di associare, ed esportare, le informazioni attributo.

A questo proposito, nel caso delle reti di condotte può essere molto utile lo script di Dynamo reso disponibile da Autodesk, di cui ti ho scritto qui.

Infine, spezzo una lancia per un formato di scambio vecchio ma ancora valido: LandXML. Si tratta di un formato nato proprio nel campo delle infrastrutture e dell’ingegneria civile, che descrive perfettamente strade, ferrovie, reti di condotte e così via.

La finestra di esportazione in formato LandXML di Civil 3D:
Supporta rilievi (punti e superfici), tracciati e modellatori stradali e ferroviari, reti di condotte a gravità ed in pressione

Dove possibile, vale la pena di utilizzarlo: Autodesk Civil 3D importa ed esporta LandXML e molti altri produttori di software, soprattutto nel campo della topografia e dell’ingegneria civile lo supportano: qui l’elenco delle organizzazioni partecipanti, dove oltre ad Autodesk trovi Bentley, Leica, Topcon, Trimble e così via.

E buon lavoro con IFC, e se puoi, con LandXML!
Giovanni Perego