Emissione CO2 degli edifici pubblici di New York
In un suo recente articolo, la rivista Fortune ha presentato alcuni casi molto interessanti realizzati da quelli che chiama “I nuovi pionieri urbani” per le Smart Cities.
Si tratta di esperienze innovative nella gestione delle Smart City: mi ha colpito l’esperienza di Emma Stewart.
Con un dottorato in scienze ambientali e gestione a Stanford, docente alla Haas School of Business di Berkley, a capo della divisione Autodesk per le soluzioni sostenibili, si può permettere di avere un punto di vista eretico: che i dati e le tecnologie intelligenti spesso vengono resi incomprensibili proprio da chi ha il compito di utilizzarli.
Il problema è che non basta raccogliere grandi masse di dati: è altrettanto importante rappresentarli in modo immediatamente comprensibile. Occorre quindi creare un nuovo tipo di mappe urbane, che siano in grado di comprendere e rappresentare in modo efficace fenomeni come i flussi delle acque, il traffico, il percorso della luce solare, ed i cambiamenti di temperatura e così via.
Applicazione di realtà aumentata in ambito urbano
E’ evidente che le mappe tradizionali non bastano più: occorrono modelli intelligenti 3D, in grado di simulare gli ambienti – o le città – e permettere di testare scenari differenti, per prendere le decisioni migliori.
Mi è venuto subito in mente il caso di molte città italiane, sempre più a rischio di fronte al cambiamento climatico (vedi alluvioni) all’inquinamento, alla congestione del traffico…
Tu cosa ne pensi? Vogliamo diventare tutti 3D Map Makers?
Se vuoi discuterne ti aspettiamo nel gruppo GIS e BIM per il territorio.
Qui puoi leggere l’articolo originale su Fortune
A presto!
GimmiGIS
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[…] Ecco quindi un altro esempio di mappa 3D per la Smart City, di cui ti ho scritto qui. […]