Negli ultimi giorni dell’anno scorso, una novità promettente per chi si occupa di infrastrutture.
E’ stato dato il via definitivo all’ingresso di ANAS nel gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.
Penso si tratti di un’ottima occasione per favorire ulteriormente la spinta verso l’innovazione nella progettazione e l’utilizzo del metodo BIM. Le Ferrovie, attraverso la loro società di ingegneria Italferr che ho avuto il piacere di conoscere, sono state tra le prime ad impegnarsi nell’adozione del BIM, presto seguite da ANAS. La loro unione potrà creare delle importanti sinergie, sia per l’Italia che per l’estero.
In Italia, il decreto BIM dispone l’obbligo dell’utilizzo del BIM negli appalti pubblici con importi superiori a 100 milioni di Euro dall’1 gennaio 2019, per poi abbassare l’importo di anno in anno fino a zero nel 2025. Visto l’ordine di grandezza, saranno proprio le infrastrutture le prime che verranno coinvolte, quindi è bene che le due più importanti stazioni appaltanti uniscano le forze, a vantaggio della qualità delle prossime infrastrutture, che siano stradali o ferroviarie.
Ma soprattutto all’estero, dove Italferr è già impegnata in progetti importanti, l’unione con ANAS potrà dare ulteriore forza all’ingegneria italiana nell’affrontare la concorrenza degli altri paesi.
Se son rose fioriranno…
Giovanni Perego