Il BIM per la pubblica amministrazione: un’ottima lettura per gestire il cambiamento

Il processo di digitalizzazione degli appalti pubblici secondo la metodologia BIM ha bisogno che la pubblica amministrazione affronti nuove sfide e si doti delle tecnologie necessarie.

Si tratta di un processo molto importante e delicato, reso ancora più necessario dalla pandemia in corso, e dalle rilevanti risorse in arrivo l’anno prossimo per gli investimenti, soprattutto in infrastrutture, nell’ambito del piano per la ripresa dell’Europa, o Recovery Plan.

Del resto il Decreto Ministeriale n.560 dell’1-12-2017, noto come Decreto Baratono, o Decreto BIM, parla chiaro: le stazioni appaltanti, per poter continuare a svolgere le loro funzioni, devono introdurre “i metodi e gli strumenti elettronici di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture”, ovvero il BIM, predisponendo:

  • Un piano di formazione del personale
  • Un piano di acquisizione degli strumenti hardware e software
  • Un atto organizzativo che espliciti il processo di controllo e gestione

Per questo mi sento di consigliarti questo libro, come manuale operativo per guidare la trasformazione in ambito pubblico.

Del resto ho il piacere di conoscere gli autori. Con Edoardo ho avuto occasione di collaborare in molte occasioni negli scorsi anni, proprio in ambito di formazione BIM per le infrastrutture, mentre Pietro l’ho conosciuto più recentemente, purtroppo solo in modo virtuale, visti i tempi, ed ho notato la sua grande esperienza nell’innovazione in ambito pubblico.

Ecco quindi la presentazione ufficiale del libro:

Unendo le conoscenze specifiche sulla metodologia BIM da un lato e la competenza in ambito lavori pubblici dall’altro gli autori hanno scritto un manuale pensato per il tecnico della pubblica amministrazione che si avvicina per la prima volta alla metodologia BIM.
Il testo contiene riferimenti alle norme, analisi del processo ed esempi pratici volti a facilitare l’eventuale implementazione della metodologia in ambito pubblica amministrazione.
Per la sua schematicità e semplicità si presta a diventare un manuale di riferimento ogni volta che sia necessario reperire velocemente delle informazioni e indicazioni sull’argomento.

Nel primo capitolo, scritto da Pietro Farinati, sono raccolte e commentate le norme che la pubblica amministrazione deve conoscere per poter gestire i nuovi bandi in questo momento di transizione verso il BIM (Building Information Modeling).
Nel secondo capitolo si presentano gli strumenti del mestiere, le soluzioni software dedicate, ma anche gli standard e i formati proprietari e liberi con i quali vengono gestiti progetti, cantieri e manutenzione.
Il terzo capitolo è totalmente orientato all’implementazione della metodologia all’interno degli uffici preposti della pubblica amministrazione.
Illustra un metodo, motivandone le scelte ed offre al lettore una serie di suggerimenti e template, già collaudati, pronti per l’uso.

Il volume si conclude con l’analisi di un caso reale, il primo bando in assoluto, nel suo genere, presentato in Italia da un ente pubblico.
Si tratta del bando pubblicato dall’Università della Basilicata, relativo all’applicazione della metodologia BIM per la rendicontazione e gestione di asset, edifici e impianti.

Il manuale nasce dall’incontro di due professionisti impegnati nello stesso settore, architettura, ingegneria e costruzioni, ma in ambiti totalmente differenti. Entrambi innovatori ed appassionati di tecnologia, utilizzano la metodologia BIM quotidianamente nei rispettivi ambiti lavorativi.
Edoardo Accettulli
Ha maturato la propria esperienza nelle principali software house del settore, (Intergraph, Bentley, Autodesk).

Pietro Farinati
Da oltre 20 anni, in qualità di tecnico della pubblica amministrazione, segue la progettazione, realizzazione e manutenzione di opere pubbliche (130 opere pubbliche realizzate).

Il libro “Il BIM per la pubblica amministrazione” è disponibile qui.

Bene, ti auguro buona lettura!
Giovanni