Ai sensi della norma UNI 11337 parte 7, naturalmente: norma che mi sono dovuto studiare bene, insieme alla ISO 19650, ai decreti BIM del 2017 e del 2022, e molto altro ancora. 🙂
E’ stato un esame impegnativo, non c’è dubbio, voglio ringraziare l’ente di certificazione Serteco, ed in particolare Riccardo Fontana, per la gestione attenta e competente dell’esame, e naturalmente ringrazio One Teamper avermelo proposto subito come nuova sfida professionale.
Come tutti gli esami, non rappresenta solo un traguardo, ma deve diventare un punto di partenza: quindi ho avviato la procedura per divenire certificatore ICMQ: tra poco potrò a mia volta certificare di esperti BIM (BIM Specialist, BIM Coordinator, BIM Manager e CDE Manager,come definiti qui), in particolare nel campo delle infrastrutture.
Del resto, One Team è stata la prima aziende italiana a qualificarsi per la certificazione BIM, come ti annunciai su questo Blog già 2016, (incredibile pensare cosa sarebbe successo7 anni dopo) quindi sono sicuro che con il supporto dei colleghi potremo fornire un ottimo servizio, non solo di certificazione, ma anche di preparazione agli esami e di supporto per il mantenimento della qualifica: qui trovi tutte le informazioni.
I percorsi di formazione per la preparazione della certificazione BIM
Mercoledì 12 ottobre, dalle ore 14.00, terrò un intervento intitolato “Strumenti BIM per la progettazione urbanistica“, nell’ambito del Webinar di XCLIMA “Impatto del BIM nei processi aziendali”.
Il Webinar si propone di fornire competenze per mantenere il controllo del cambiamento attraverso l’ opportunità di Business che il BIM offre a tutti gli architetti del settore della progettazione territoriale ed arredo urbano.
Il mio intervento ti presenterà gli strumenti BIM disponibili per la progettazione urbanistica: in particolare Autodesk InfraWorks e Spacemaker, entrambi soluzioni innovative che permettono di ricostruire il contesto realistico e tridimensionale della città e del territorio, ambientare progetti BIM e progettare infrastrutture, effettuare analisi e studi di fattibilità di interventi urbani con strumenti di Generative Design.
Il Webinar XCLIMA sull’impatto del BIM nei processi aziendali proseguirà con la seconda parte il 18 ottobre che puoi trovare qui.
Permalink link a questo articolo: https://www.gisinfrastrutture.it/2022/10/strumenti-bim-per-la-progettazione-urbanistica-webinar-su-xclima-il-12-ottobre/
Come sappiamo tutti, la I di BIM sta per Informazioni.
Come la I di GIS, ma questa è un’altra storia…- 🙂
Bene, ma quando ho progettato il mio Modellatore stradale o ferroviario, come faccio ad associare a questo, oppure ai suoi componenti, delle informazioni di testo o numeriche, come il volume, piuttosto che la WBS?
Bene, Civil 3D ci mette a disposizione uno strumento dedicato per questo scopo, i Gruppi di Proprietà, o Property Set: sono ancora poco conosciuti, ma fondamentali per poter gestire correttamente il progetto, ad esempio in Navisworks.
Permalink link a questo articolo: https://www.gisinfrastrutture.it/2022/07/la-gestione-delle-informazioni-associate-ai-modelli-bim-con-civil-3d-e-navisworks/
Prosegue la pubblicazione di articoli gentilmente proposti dai rivenditori a valore aggiunto italiani di Autodesk. Oggi l’ing. Marco Esposito, BIM Application Engineer e docenteBIM4WORK per le infrastrutture di NTI-NKE, approfondisce un aspetto poco conosciuto, ma molto importante, di Autodesk Civil 3D: i Collegamenti ai Dati, che permettono di condividere i modelli BIM di Autodesk Civil 3D in rete locale ed in Cloud.
Quando si avvia un nuovo progetto in Autodesk Civil 3D, che prevede l’interazione tra più collaboratori in un Team di progetto, è molto utile lavorare con i Data Shortcuts o Collegamenti ai Dati.
COSA SONO I COLLEGAMENTI AI DATI
I Collegamenti ai Dati sono collegamenti ad uno o più oggetti di Civil 3D tra disegni differenti, attraverso l’uso di un file XML. Ciò consente a tutti i componenti il team di progetto di lavorare su di un proprio disegno ed utilizzare oggetti Civil 3D presenti nei disegni condivisi, in rete locale oppure in Cloud.
Ad esempio, è possibile pubblicare un Collegamento ai dati per il DTM creato in MODELLO1.dwg ed utilizzare tale collegamento per proseguire con il progetto in MODELLOn.dwg.
Nell’immagine seguente è riportato l’esempio appena descritto ed i dati condivisibili tra disegni mediante un file XML.
Schema del Collegamento ai Dati di Civil 3D: clic sull’immagine per ingrandirla
COME IMPOSTARE I COLLEGAMENTI AI DATI
Il funzionamento corretto dei Collegamenti ai Dati prevede una struttura di cartelle:
La cartella di lavoro per i collegamenti ai dati: la cartella di lavoro è la directory che conterrà i dati del progetto.
La cartella di collegamento dei dati. È qui che Civil3D memorizzerà il file XML per i collegamenti ai dati. Il file XML ci dice dove si trova il disegno e quali dati oggetto possiamo estrarre. La cartella di lavoro verrà salvata in un ambiente di archiviazione dati locale. È possibile creare più cartelle di progetto, il numero è legato alla dimensione ed alla scelta di come organizzare il progetto.
Struttura delle cartelle del Collegamento ai Dati di Civil 3D: clic sull’immagine per ingrandirla
COME CREARE I COLLEGAMENTI AI DATI
Per creare la cartella di lavoro e la/e cartella/e di progetto occorre creare i collegamenti all’interno del disegno esistente, in modo che possano essere utilizzate in tutto il progetto dall’intero Team.
Occorre tener presente che non sarà possibile creare un collegamento ai dati se il disegno in cui ci si trova non contiene oggetti Civil 3D.
Per chiarire questo aspetto prendiamo sempre l’esempio precedente:
Creare la struttura di cartelle collegamenti ai dati in Civil 3D;
Partire dal template C3D.dwt e creare il DTM;
Creare il collegamento del DTM nella cartella di progetto;
Partire dal template C3D.dwt e creare il riferimento dell’oggetto collegato;
Sulla base del riferimento DTM collegato creare Tracciato e Profilo;
Creare il collegamento del Tracciato e Profilo nella cartella di progetto;
Procedere allo stesso modo con gli altri oggetti da creare.
Esempio Workflow per il Collegamento ai Dati di Civil 3D: clic sull’immagine per ingrandirla
La modifica di un oggetto comporta l’aggiornamento del collegamento XML nella cartella di lavoro con un conseguente aggiornamento di tutti gli oggetti collegati, mantenendo il progetto sempre aggiornato alla versione più recente di tutte le sue parti.
CONDIVISIONE DEI COLLEGAMENTI AI DATI TRAMITE E-TRANSMIT
I progetti che contengono collegamenti ai dati possono essere compilati e inviati a clienti, revisori e altri membri del Team di progetto utilizzando il comando eTransmit di Civil3D. Con eTransmit tutti i file di riferimento, inclusi i collegamenti ai dati (file XML), verranno inseriti nel file zip, questo eliminerà gli errori quando altri stanno rivedendo il tuo progetto. È importante includere tutti i file quando si invia a fonti esterne per la revisione.
CONFRONTO XREF E DREF
I collegamenti ai dati vengono anche chiamati DREF, ossia Data Reference. Utilizzare i DREF non vuol dire escludere gli XREF perché in Civil3D oltre ai collegamenti ai dati si utilizzano anche i riferimenti esterni come in AutoCAD.
Qual è la differenza?
Il riferimento esterno o XREF è un documento collegato allo spazio modello di un file di disegno specificato.
I collegamenti ai dati o DREF, come già descritto nei paragrafi precedenti, è un file XML esterno che punta agli oggetti di un modello Civil 3D.
Di seguito la tabella di confronto tra XREF e DREF
Tabella differenze tra XREF e DREF di Civil 3D: clic sull’immagine per ingrandirla
AUTODESK CONSTRUCTION CLOUD ED I COLLEGAMENTI AI DATI
La piattaforma Autodesk Construction Cloud (che sostituisce Autodesk BIM 360) permette di utilizzare i Collegamenti ai Dati in Autodesk Docs attraverso Collaboration for Civil 3D, disponibile con l’abbonamento ad Autodesk BIM Collaborate Pro.
Salvare in cloud il modello, grazie ad Autodesk Docs, l’ambiente di condivisione dati di Autodesk, ed utilizzare il servizio BIM Collaborate Pro per il worksharing permette di ridurre il numero di errori e di rilavorazioni con conseguente risparmio di tempo grazie ai workflow semplificati di revisione e approvazione.
Il workflow dell’utilizzo dei Collegamenti ai Dati in Cloud, è lo stesso descritto precedentemente. Tuttavia, si selezionerà un’unità connessa anziché un ambiente di archiviazione dati locale o una LAN per la cartella di lavoro.
Desktop Connector gestisce l’unità connessa che integra Docs con la cartella desktop e la struttura dei file, come descritto nell’immagine sottostante.
Struttura delle cartelle in Cloud del Collegamento ai Dati di Civil 3D: clic sull’immagine per ingrandirla
In Civil 3D noteremo la differenza nel salvare la cartella di lavoro in un ambiente di archiviazione locale o in Docs dall’icona dei Collegamenti ai dati presente nell’Area Strumenti.
Per avere maggiori informazioni sulla collaborazione in Cloud per Civil3D mediante la piattaforma Autodesk Construction Cloud puoi seguire il webinar registrato tenuto da Maurizio Simoni, condiviso qui sotto:
Per ricevere informazioni su percorsi di formazione BIM per le infrastrutture e Progetti Pilota visita il sito:
Permalink link a questo articolo: https://www.gisinfrastrutture.it/2022/06/i-collegamenti-ai-dati-di-civil-3d-come-utilizzarli-per-la-condivisione-dei-modelli-bim/
La necessità di collaborare tra progettisti BIM lontani tra di loro, oggi può essere affrontata efficacemente.
Grazie alle più recenti applicazioni Cloud dedicate, è possibile condividere i modelli in Cloud e progettare in modo collaborativo a distanza, evitando lunghe trasferte o procedure macchinose per condividere i dati ed i modelli.
Il nuovo sito è realizzato daDatech Solutions, a cui mi pregio di appartenere: è la divisione di Tech Data specializzata in soluzioni a valore aggiunto per Autodesk ed il suo canale di rivenditori.
Autodesk BIM Collaborate e BIM Collaborate Pro, che vengono presentati in questo video tutorial, offrono tutti gli strumenti necessari per la condivisione in Cloud dei dati e dei modelli, la progettazione collaborativa per gruppi di lavoro e per settori, il coordinamento dei modelli, la verifica delle interferenze e la gestione delle varianti.
Permalink link a questo articolo: https://www.gisinfrastrutture.it/2022/06/progettazione-bim-a-distanza-grazie-a-modelli-condivisi-in-cloud-guarda-il-video/
Sono molto lieto di annunciarti la BIM Conference di One Team, che si terrà giovedì 16 giugno dalle 9.30 alle 17.30, e che finalmente tornerà in presenza.
Sarà una giornata densa di discussioni, con interventi di esperti appartenenti a diversi ambiti del settore: imprese di costruzioni, stazioni appaltanti, associazioni.
Ecco come One Team descrive la sua BIM Conference del 16 giugno:
Accoglieremo gli ospiti con un caffè di benvenuto dalle 9.30, i lavori cominceranno alle 10.00 con la prima sessione: “Costruiamo un nuovo mondo: collaborazione digitale e sostenibile”. Seguirà poi un light lunch offerto da One Team per poi riprendere con la seconda tranche: “Costruiamo un nuovo mondo: per una sinergia più efficace fra progettazione e cantiere”. La chiusura dei lavori sarà alle ore 17.30.
Tematiche fulcro della BIM Conference saranno la digitalizzazione, la sostenibilità e la collaborazione nel mondo della progettazione e delle costruzioni. Ci saranno ospiti autorevoli quali speaker di ACEA, ANAS e altre realtà di grande dinamismo e spinta all’innovazione come GP Project. Le tavole rotonde vedranno coinvolte diverse associazioni di settore che metteranno in campo nuovi scenari.
La BIM Conference si terrà il 16 giugno a Milano, presso laCascina Triulza in Via Cristina Belgioioso 171, maggiori informazioni per raggiungerla sono disponibili qui.
Bene, io mi sono già iscritto, cosa aspetti? La partecipazione è gratuita e sono previsti i crediti formativi per gli architetti.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sta dando una notevole spinta all’adozione del BIM in Italia.
Digitalizzazione ed infrastrutture sono due delle sei “missioni” del Piano, che infatti finanzierà 57 grandi opere, da realizzarsi entro tre anni (tre!): ferrovie Alta Velocità ed Alta Capacità, strade, autostrade, caserme, opere idrauliche, porti, metropolitane.
Per facilitarne la realizzazione, sono stati nominati 29 commissari, sull’esempio di quello che ha facilitato la realizzazione del ponte San Giorgio di Genova, in seguito al tragico crollo del ponte Morandi.
Il nuovo sito è realizzato daDatech Solutions, a cui mi pregio di appartenere: è la divisione di Tech Data specializzata in soluzioni a valore aggiunto per Autodesk ed il suo canale di rivenditori.
Questi i contenuti del video sul BIM in Italia:
Una panoramica dei primi progetti BIM realizzati in Italia, a partire dal mitico teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano, che è già stato realizzato.
I decreti BIM: quello del 2017, il cosiddetto decreto Baratono e quello approvato nell’ambito del decreto Facilitazioni in luglio del 2021.
Il ruolo della norma UNI sul BIM, la 11337, e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
Indicazioni per il passaggio dal CAD al BIM
Il flusso di lavoro della progettazione BIM orizzontale e verticale, illustrato principalmente con esempi italiani
La superficie tematizzata grazie al comando Earthwork Plan di Autodesk Civil 3D
Sono lieto di ospitare un nuovo video di Santi Sarica, che sul suo Blog Civil Small Notes ci presenta una funzione poco conosciuta di Autodesk Civil 3D.
Si tratta del comando Earthwork Plan che permette di tematizzare la Superficie in base alla quota rispetto ad un piano di riferimento. Tematismo che ci permette di capire molto bene il movimento terra che stiamo progettando.
Non si tratta, quindi del classico tematismo realizzato in base alla quota altimetrica, piuttosto che all’esposizione o alla pendenza dei triangoli che formano la Superficie, ma di un tematismo che riporta i valori di sterro e riporto.
Ecco il video, vale la pena di investire i 9 minuti della sua durata:
Grazie Santi, come al solito illuminante! Giovanni Perego
Permalink link a questo articolo: https://www.gisinfrastrutture.it/2022/03/autodesk-civil-3d-tematizzare-una-superficie-topografica-in-base-a-sterro-e-riporto/
Prosegue la pubblicazione di articoli gentilmente proposti dai rivenditori a valore aggiunto di Autodesk. Oggi NTI-NKE ci presenta il workflow per la progettazione in ambiente BIM di uno svincolo a livelli sfalsati, a cura dell’ing. Marco Martens, BIM Application Engineer. Si tratta di una delle lezioni del corso avanzato di Civil 3D per la progettazione stradale. Buona lettura!
La gestione multidisciplinare delle infrastrutture, dallo Studio di Fattibilità Tecnico Economica alla Progettazione Esecutiva, può avvalersi di nuovi strumenti che garantiscono continuità nel flusso informativo e completa interoperabilità tra le diverse piattaforme tecnologiche.
Un esempio emblematico può essere la progettazione di uno svincolo a livelli sfalsati in viadotto per una strada di tipo C. Si immagina di realizzare, in un punto del nuovo tracciato della Pedemontana Veneta, una intersezione con la viabilità locale presso l’abitato di Spineda in provincia di Treviso. Al posto dell’autostrada a 4 corsie si è inserita una strada a singola corsia di marcia, come fosse una extraurbana secondaria.
Il workflow BIM qui trattato prevede quattro tecnologie software: Infraworks, Civil 3D e Revit di Autodesk, e Bridge Modeler di Sofistik, che lavorano in continuità e senza perdita di dati, procedendo ad un progressivo aumento del livello di dettaglio e di informazioni.
Permalink link a questo articolo: https://www.gisinfrastrutture.it/2022/03/la-progettazione-bim-di-uno-svincolo-a-livelli-sfalsati-per-una-strada-di-tipo-c/
Sempre di più chi si occupa di BIM trova necessario condividere i modelli e collaborare in Cloud: una tendenza che, del resto, è comune a tutte le soluzioni digitali ed informatiche.
Per questo Autodesk sta investendo fortemente sulla sua piattaforma Cloud, che all’inizio di quest’anno è stata rinnovata e migliorata. Lo storico Autodesk BIM 360 è diventato Autodesk Construction Cloud, con numerose e belle novità, e naturalmente conservando la piena compatibilità con quanto realizzato finora.
Strumenti che comportano grandi benefici in termini di tempi e di costi per i progettisti e le imprese di costruzione e risultano fondamentali nel processo BIM, che viene sempre più richiesto dai committenti pubblici e privati.
Oggi Autodesk Construction Cloud risponde a tutte le nostre esigenze, grazie anche al supporto della norma ISO 19650 relativa al BIM e l’utilizzo di server europei, come ti ho descritto qui.con un clic qui
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Il ponte tra CAD, GIS e BIM! Lo trovi anche all’interno di Civil 3D. Dalla versione 2019 non è più un prodotto a se stante, è compreso nella licenza di AutoCAD e della AEC Collection
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Per la gestire raster in ambiente AutoCAD: ortofoto, catasto, immagini satellitari, DEM. Richiede AutoCAD o Map 3D o Civil 3D
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