#AU 2018 – Italferr: manutenzione di infrastrutture usando BIM e GIS


Ed ecco infine la sessione più interessante di Autodesk University 2018.

Sia perchè si tratta di una sessione italiana di una azienda davvero all’avanguardia come Italferr, sia perchè tratta l’integrazione tra BIM e GIS, un tema che mi sta molto a cuore. Divenuto d’attualità in questi mesi anche grazie all’accordo tra Autodesk ed ESRI annunciato proprio durante Autodesk University di Las Vegas l’anno scorso.

Ho preferito  pubblicare questo articolo con calma, non dal vivo come i precedenti, per poterlo preparare bene ed utilizzando i materiali gentilmente messi a disposizione dai relatori, Marcella Faraone e Paolo Quadrini, che ringrazio.

Prima di tutto una nota metodologica: i progetti innovativi di Italferr nascono a partire da un’apposito centro di competenza BIM-GIS, che ha il compito di supportare l’adozione del BIM, e sappiamo quanto è importante, come nel caso del coordinamento BIM del progetto di Doha di cui ti ho scritto qui, e nel caso dei progetti prototipo BIM-GIS di cui sto per scriverti.

Da notare che il centro di competenza ha ottenuto la piena collaborazione di due team dedicati, sia da parte di Autodesk che di ESRI.

Il progetto pilota di integrazione tra BIM e GIS ha riguardato il nuovo tram di Brescia. E’ stata presentata in particolare la fase dedicata alla costruzione di un sistema di Facility Management dell’infrastruttura lineare .

In buona sostanza, la progettazione dell’infrastruttura è avvenuta utilizzando gli strumenti BIM, per poi integrare i modelli nel geoportale. In questo modo è divenuto possibile gestire le attività di manutenzione ordinaria in un ambiente ad alto livello di definizione e perfettamente georeferenziato.

Si è sperimentata anche una metodologia alternativa, pubblicando i modelli in BIM 360 Glue ed in BIM 360 Field per mappare il set di attrezzature e generare i Barcode ed i Qrcode per ognuna di esse.

Un’altra esperienza ha riguardato la manutenzione degli impianti MEP di un tunnel, dove integrando le coordinate geografiche di ogni elemento del modello con i dati di manutenzione si è ottenuta la possibilità di migliorare la manutenzione degli impianti stessi.

Un altro progetto, riguarda i sottoservizi, legato a quello del nuovo tram di Brescia, coinvolgendo tutti gli enti responsabili della manutenzione di acquedotto, fognatura ed illuminazione pubblica, per pianificare la manutenzione ordinaria e straordinaria, soprattutto per le tratte coinvolte dai cantieri.

Infine, per supportare i cantieri di realizzazione del nuovo tram, utilizzando strumenti di analisi di rete si sono studiati i percorsi alternativi in funzione delle strade che verranno interrotte.

Oltre a dimostrare la fattibilità e l’utilità dell’integrazione BIM e GIS, le esperienze realizzate finora hanno portato all’individuazione dei punti sui quali occorre ancora migliorare.

I modelli 3D esportati dalla piattaforma ESRI richiedono ancora rielaborazioni per l’importazione nella piattaforma Autodesk, così come i modelli di Civil 3D devono essere importati in Revit prima di essere portati all’interno di ArcGIS Pro, ed infine si nota la necessità di una migliore integrazione tra i modelli di Civil 3D e quelli di Revit.

Se vuoi approfondire, trovi qui la pagina di Autodesk University dedicata a questa esperienza, dove puoi guardare il video della presentazione e scaricare i materiali.

Bene, i miei complimenti a Marcella e Paolo ed a tutto il team del Competence Center BIM-GIS di Italferr!

Per quest’anno da Autodesk University è tutto, a voi la linea.
Giovanni Perego