L’abitato di Montalcino (SI) ricostruito con Autodesk InfraWorks
Si avvicina il Natale, e quindi ho pensato ad un regalo per tutti i frequentatori di questo Blog.
Soprattutto per tutti coloro che amano le nuove tecnologie, e le vogliono apprendere per migliorare nella progettazione BIM: in questo caso per ricostruire il contesto tridimensionale e realistico al cui interno è possibile ambientare progetti architettonici, e progettare infrastrutture con molta più consapevolezza.
Quindi, ho reso disponibile il Tutorial in italiano per ricostruire una Città Digitale 3D con Autodesk InfraWorks, un software che da una parte è consolidato, ma resta davvero innovativo, che ti permette di utilizzare i dati CAD, GIS e BIM.
Seguendo il Tutorial, potrai ricostruire il modello tridimensionale del comune di Montalcino, in provincia di Siena.
Permalink link a questo articolo: https://www.gisinfrastrutture.it/2020/12/scarica-il-tutorial-italiano-con-i-dati-open-per-costruire-la-tua-citta-digitale-3d/
In questo video, Santi utilizza Autodesk Civil 3D, Map 3D (che è contenuto in Civil 3D, lo sai vero?) e Dynamo per Civil 3D per gestire dati catastali GIS.
I dati catastali vengono importati dal formato GIS e poi utilizzati per creare particelle di Civil 3D, oggetti intelligenti pensati appositamente per gestire le proprietà. In seguito, vengono arricchiti di nuove informazioni grazie a script di Dynamo, ed infine di nuovo esportati in formato GIS, naturalmente con i nuovi attributi. Infine, sempre grazie ad uno script di Dynamo, i dati vengono verificati.
L’apertura della licenza d’uso della cartografia catastale fornita dall’Agenzia delle Entrate attraverso il servizio WMS, avvenuta il 24 settembre, sta scatenando i miei vecchi amici gissari, che naturalmente non aspettavano altro per lanciarsi nell’uso di quella che rappresenta la più grande base dati geografica italiana, ora finalmente accessibile.
A questo proposito, voglio ricordare l’azione di pressione avviata molti anni fa anche dal sottoscritto sulle agenzie governative, per l’apertura dei dati geografici, qui un esempio. Finalmente sta dando buoni frutti, meglio tardi che mai.
Certo, si può fare ancora di più: ad esempio la pubblicazione di un servizio WFS, che distribuisce dati vettoriali invece dei raster offerti dall’attuale WMS sarebbe l’ideale: ma intanto sfruttiamo al meglio quello che è già disponibile: vedi ad esempio l’articolo che ho pubblicato qui,che mostra come caricare la cartografia catastale con AutoCAD Map 3D ed Autodesk Civil 3D, oppure il video che ho pubblicato qui.
Oggi però voglio segnalarti l’articolo di Andrea Borruso, estremamente interessante, anche se molto tecnico, perchè ti mostra in che modo puoi:
Creare script per estrarre le informazioni delle particelle catastali, a partire da un elenco di coppie di coordinate.
Mappali, fabbricati e vestizioni catastali ottenute dal servizio pubblico WMS, sovrapposte alle ortofoto di Bing, in ambiente AutoCAD Map 3D ed Autodesk Civil 3D
Finalmente l’Agenzia delle Entrate ha modificato la licenza d’uso della cartografia catastale, per renderla avvero utilizzabile. Ringrazio Renzo Carlucci e la rivista Geomedia che lo hanno annunciato qui.
Dal 24 settembre, quindi, è possibile consultare la cartografia catastale senza limiti, anche per realizzare nuovi servizi o applicazioni, grazie alla nuova licenza d’uso adottata, la Creative Commons BY 4.0.
Finora, pur essendo possibile consultare comodamente la cartografia catastale, sia attraverso un geoportale dedicato che ti ho descritto qui, sia attraverso un servizio WMS, che ti permette di inserirla nel tuo software preferito, come ti ho mostrato ti ho mostrato qui per AutoCAD Map 3D ed Autodesk Civil 3D, la licenza d’uso ne impediva gli utilizzi pratici. In buona sostanza, potevi consultarla ma non potevi farla vedere a nessuno… 🙁
Grazie alla nuova licenza, i cittadini, i professionisti e le imprese possono accedere al patrimonio informativo del catasto (300 mila mappe, nelle quali sono rappresentati oltre 85 milioni di particelle e 18 milioni di fabbricati) e valorizzarlo grazie ad applicazioni e servizi.
Permalink link a questo articolo: https://www.gisinfrastrutture.it/2020/09/catasto-libero-finalmente-la-cartografia-catastale-e-veramente-utilizzabile-grazie-alla-licenza-open/
Dopo il clamoroso successo dell’articolo della scorsa settimana, in cui ho annunciato la disponibilità per tutta l’Italia dei DEM a 10 metri di Tinitaly con licenza aperta, basta un clic per scaricarli, penso sia arrivato il momento di spiegare in che modo questi preziosi dati possono essere utilizzati con profitto all’interno degli ambienti CAD, GIS e BIM per le Infrastrutture.
In questo articolo, quindi, ti spiegherò come usare Tinitaly DEM con AutoCAD, per l’esattezza AutoCAD Map 3D, che da due anni è compreso nella licenza di AutoCAD, ed Autodesk Civil 3D.
Ci sarebbe anche Autodesk InfraWorks, naturalmente, ma sarà per la prossima volta… 🙂
Tinitaly DEM e disponibile in formato Geotiff nel sistema di proiezione UTM WGS 84 zona 32, con licenza aperta Creative Commons BY 4.0(per i dettagli leggi qui) che ti permette di condividere, e perfino di modificare il dato, purchè venga indicata una menzione di paternità adeguata, e si indichi se sono state fatte delle modifiche.
Non è necessario iscriversi al sito, basta un clic sul riquadro desiderato per far partire il download del Geotiff zippato.
La mappa da cui puoi scaricare liberamente Tinitaly DEM
Finora i DEM in Italia erano disponibili a risoluzioni nettamente più basse, in genere a 20 metri, tranne rari casi di regioni molto previdenti. Come è facile capire, il dato a 10 metri permette un salto di qualità.
Puoi usare questi DEM con AutoCAD Map 3D, con Autodesk Civil 3D, anche per ottenere la Superficie TIN vettoriale, e naturalmente e con ottimi risultati, con Autodesk InfraWorks.
Infatti, mi è venuto in mente subito il favoloso servizio Cloud di Autodesk InfraWorks, chiamato Model Builder, che permette di scaricare modelli 3D di qualsiasi parte del mondo, basati su DEM e vestiti ottimamente grazie ad ortofoto, strade, edifici, fiumi e così via,
Un servizio davvero molto utile per avviare piani di fattibilità e progettazioni preliminari senza muoversi dall’ufficio ed a costo zero. Ma con un punto debole: la risoluzione del DEM, che tranne per gli Stati Uniti, viene dal progetto ASTER con risoluzione 30 metri. Bene, ora è possibile scaricare i modelli 3D e sostituirne il DEM con Tinitaly, mantenendo inalterate le altre fonti dati, per ottenere un modello molto più preciso.
Ho voluto fare subito una prova, e per usare un esempio ben delimitato ho utilizzato l’isola di Lampedusa.
Ho scaricato il modello di InfraWorks dell’isola con Model Builder, l’ho copiato e nel nuovo modello ho sostituito il DEM originale con quello di Tinitaly. Poi ho fatto il paragone.
Ecco il risultato, e la differenza si vede!
Capo Grecale di Lampedusa ottenuto con Model Builder
Capo Grecale di Lampedusa ottenuto con Model Builder ma con il DEM Tinitaly
Ringrazio davveroFrancesco Frulio per aver pubblicato la novità, di cui finora non avevo avuto notizia, e naturalmente, di nuovo, la sezione di Pisa di INGV.
Permalink link a questo articolo: https://www.gisinfrastrutture.it/2020/09/tinitaly-disponibile-il-dem-a-10-metri-per-tutta-litalia-con-licenza-aperta/
Il risultato finale della procedura: particelle, fabbricati e vestizioni catastali ottenute dal servizio pubblico WMS, sovrapposte alle ortofoto di Bing in ambiente Map 3D e Civil 3D
In ottobre dell’anno scorso ho pubblicato un lungo articolo per spiegarti in che modo puoi ottenere le informazioni catastali dal servizio pubblico WMS, sovrapponendole ai tuoi disegni ed alle ortofoto di Bing, in ambiente AutoCAD Map 3D ed Autodesk Civil 3D.
Ma dalla fine di luglio di quest’anno qualcosa non ha funzionato più. Le informazioni catastali apparivano in Africa 🙁
Bene, grazie anche al Servizio di Assistenza dell’Agenzia delle Entrate, che ha risposto alle mie accorate email in agosto, ho trovato la soluzione 🙂
Permalink link a questo articolo: https://www.gisinfrastrutture.it/2020/08/cartografia-catastale-wms-ed-ortofoto-in-ambiente-map-3d-e-civil-3d-aggiornamento/
Si tratta di un’iniziativa molto importante, a cura del Ministero delle infrastrutture, nata in seguito al disastro del ponte Morandi di Genova. Si pone l’obiettivo di costruire, e mantenere un grande database di tutte le opere pubbliche esistenti: ponti naturalmente, ma anche strade, ferrovie, tunnel, porti, edifici….
Un obiettivo davvero ambizioso, ma non più rimandabile in un paese avanzato. C’è da sperare prima di tutto che vengano assegnate le risorse adeguate per la parte pubblica, e che vengano stabiliti in modo efficace i compiti degli enti gestori.
In ogni caso, la costruzione di questo database sarà una grande occasione sia per il mondo BIM che per quello GIS.
E’ liberamente disponibile, qui su YouTube, l’intervista che ho realizzato a Daniele Boni di One Team sulla collaborazione tra BIM e GIS.
Daniele, laureato in ingegneria civile e certificato BIM Manager, si occupa da anni di supportare i clienti di One Team nell’adozione del BIM per le infrastrutture, che è il settore che sta beneficiando maggiormente della collaborazione con il mondo GIS.
Nell’intervista hai modo di ascoltare la sua esperienza e di guardare un video, con un importante accenno all’AINOP: l’Archivio Informatico Nazionale delle Opere Pubbliche, che darà sicuramente un importante impulso alla costruzione di modelli BIM, connessi alle informazioni GIS, per tutte le opere esistenti.
Permalink link a questo articolo: https://www.gisinfrastrutture.it/2020/01/guarda-lintervista-a-daniele-boni-di-one-team-sulla-collaborazione-tra-bim-e-gis/
Per questo sono lieto di annunciarti la disponibilità della registrazione dell’importante Webinar congiunto, che Autodesk ed ESRI hanno tenuto il 10 dicembre dell’anno scorso, dedicato, appunto allo stato dell’arte del progetto di integrazione tra BIM e GIS.
Potrai seguire la presentazione degli strumenti di integrazione, a cura di Salvatore Macrì di Autodesk e Claudio Carboni di ESRI, seguita dall’importante esperienza di FSTecnology, la nuova società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, nata dall’esperienza di Italferr e dedicata alla tecnologia e all’innovazione, che ha già avviato diversi progetti di integrazione tra BIM e GIS, presentati da Marcella Faraone.
Ecco tutte le informazioni utili per seguire il Webinar registrato:
Avanti veloce: l’evento digitale per i 25 anni di Systema
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Il ponte tra CAD, GIS e BIM! Lo trovi anche all’interno di Civil 3D. Dalla versione 2019 non è più un prodotto a se stante, è compreso nella licenza di AutoCAD e della AEC Collection
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