Bene, eccomi alla seconda giornata di Autodesk University, ad assistere al Keynote dove vengono presentate le strategie per il mondo AEC: Architecture, Engineering, Construction.
Il tema al centro dell’attenzione è quello della C come Construction, ma anche come Collaboration. Tradotto nella nostra realtà significa CDE, oppure AcDat come lo hanno battezzato le norme UNI italiane, e significa Collaborazione e Cantiere.
Sì perché diciamolo, nella progettazione BIM siamo già impostati, anche se c’è molto da migliorare, e molte ottime novità sono in arrivo. Ahimè non posso parlartene, perché la sessione a cui ho partecipato ha richiesto la firma di un impegno di non divulgazione, ma posso dirti che ci sono stati diversi applausi ad accogliere gli annunci delle novità previste. 😊
La vera terra da esplorare, dicevo, è quella della Collaborazione e del Cantiere: e questo vuol dire BIM 360.
Non per niente le ultime versioni di InfraWorks, Revit, Civil 3D lo integrano nelle opzioni di apertura e salvataggio dei modelli, non per niente la sua crescita è molto veloce e continua: in Cloud non ci sono versioni da scaricare ed installare, quando una novità è pronta la si rende disponibile e basta.
Certo, il Cantiere è ancore il regno della carta e delle procedure tradizionali. Ma quello che stiamo vivendo rappresenta l’industrializzazione, oltre che la digitalizzazione di tutte il processo di costruzione, i cui benefici principali stanno proprio nella fase di Cantiere, che è la più importante e costosa.
Sono convinto, e lo dico da tempo, che nel giro di pochi anni la connessione wireless diventerà indispensabile nei cantieri, tanto quanto l’energia elettrica.
Noi ci stiamo preparando
Alla prossima!
Giovanni Perego