Il nuovo decreto BIM di agosto, luci ed ombre: il mio primo commento

Una notizia importante: il 3 agosto è stato pubblicato un nuovo decreto BIM, che è andato a modificare lo storico decreto “Baratono” del 2017, di cui ti ho scritto molte volte, ormai. Penso sia importante esaminarlo con attenzione, prima di tuffarci di nuovo nelle mille attività successive al periodo estivo.

Il nuovo Decreto, il n. 312 del 2 agosto 2021 è disponibile qui sul sito del Ministero delle Infrastrutture.

A differenza del Decreto “Baratono“, di cui avevo apprezzato la chiarezza e lo stile non burocratico, quest’ultimo purtroppo è di difficile lettura, perchè contiene solo le modifiche al testo del Decreto precedente.
(mi chiedo: perchè non sostituire completamente il Decreto, al posto di emendarlo? Ne guadagneremmo tutti in chiarezza e trasparenza, no?).

Detto questo, il Decreto 312 nasce come attuazione del famoso Decreto Semplificazioni (77/2021, convertito dalla legge 108 del 29 luglio 2021) ed introduce:

  1. Alcuni miglioramenti nelle definizioni e nel linguaggio.
  2. Più tempo alle Stazioni Appaltanti per adeguarsi alle prescrizioni: ora per pubblicare bandi di gara BIM è sufficiente che abbiamo messo in programma gli adeguamenti, non che li abbiano già realizzati.
  3. Lo slittamento di un anno delle soglie per l’introduzione del BIM nei bandi di gara e l’esclusione delle gare inferiori ad 1 milione di Euro.
  4. Il ritorno della prevalenza della documentazione cartacea su quella elettronica.
  5. Il riferimento esplicito alle normative, ed in particolare alle norme ISO internazionali ed UNI italiane.
  6. I criteri premiali per l’uso del BIM negli appalti pubblici, di cui si fanno alcuni esempi molto interessanti.

Come puoi notare, c’è molta carne al fuoco, e come sempre sarà molto importante l’effettiva applicazione di queste novità nella pratica concreta, soprattutto da parte delle Stazioni Appaltanti.

Provo a dare un mio primo commento personale a caldo.

  1. Naturalmente, trovo apprezzabili i miglioramenti nelle definizioni e nel linguaggio.
  2. Mi rendo conto che molte Stazioni Appaltanti sono rimaste indietro, nonostante i quasi quattro anni passati dal Decreto Baratono. Ma se ancora non hanno formato il personale ed acquisito hardware e software, come fanno a pubblicare bandi di gara BIM?
  3. Mi aspettavo da tempo una proroga, un classico italiano in tutte le riforme innovative. Certo, la pandemia è un ostacolo reale, e la proroga è di un solo anno, quindi per ora ce la siamo cavata con poco. Peccato però per la frecciata finale dell’esclusione definitiva dei bandi di gara inferiori ad un milione di Euro.
  4. Un brutto passo indietro. Avevo individuato in questo piccolo punto l’affermazione di un principio molto innovativo, pienamente nello spirito della digitalizzazione e del BIM. E’ come se dovessimo portarci dietro i Green Pass cartacei, senza poterli avere sul telefono, vi immaginate? Spero che si possa rimediare presto, perchè non vedo alcuna semplificazione in questo punto, anzi.
  5. Bene, finalmente. Faccio notare, per tornare alla polemica successiva al decreto Baratono, che allora la norma ISO non esisteva, mentre quella UNI era ancora in fase di completamento quindi, a mio modesto parere, allora si fece bene a non inserire alcun riferimento. Ora, invece il quadro normativo è chiaro ed è stato giusto inserirlo.
  6. Sono molto perplesso. Da quello che ho capito, introdurre criteri premiali per il BIM significa permettere di nuovo di presentare offerte tradizionali che non prevedono il BIM. Certamente, ho letto le raffinate motivazioni giuridiche di questo passaggio, che vi risparmio, ma il mio pensiero va alle Stazioni Appaltanti, già in difficoltà, che dovranno comparare offerte BIM e tradizionali, con la complicazione dei criteri premiali, anche se il loro elenco esemplificativo è molto interessante ed innovativo. Anche questo punto non mi sembra una semplificazione, anzi.
    Spero si possa rimediare al più presto.

Concludendo, mi sembra che con questo nuovo Decreto si sia voluto accontentare un po’ tutti: sia chi desiderava una spinta in avanti, sia chi spinge per rimanere fermi o tornare indietro.

Quello che mi appare certo è che ora, per fortuna ci aspetta una importante ripresa delle settore dopo la pandemia, grazie anche a provvedimenti come il Superbonus 110% e la disponibilità dei fondi Europei del Ricovery Plan: chi ha già investito nell’innovazione e nel BIM non potrà che trarne beneficio.

Alla prossima!
Giovanni Perego