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Non solo BIM, ma anche GIS nel nuovo codice dei contratti: ecco le novità

Alla fine di marzo è stato approvato il nuovo Codice dei Contratti, (Decreto Legislativo 31 marzo 2023 n. 36, puoi leggerlo sulla Gazzetta Ufficiale qui), che va a sostituire il precedente del 2016 di cui ti avevo scritto qui.

Sono passati 7 anni, ma sembra che ne siano passato molti di più.

Il codice del 2016 fu quello del primo recepimento della direttiva europea sugli appalti del 2014, che a sua volta introdusse, timidamente e sulla base dell’esempio anglosassone, l’utilizzo di metodi e strumenti elettronici specifici, quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture. Definizione che noi per brevità definiamo BIM.

Bene, questo nuovo Codice fa passi avanti, in molte sue parti, che vedono la digitalizzazione ed il BIM ormai completamente integrati, senza dover ricorrere a successivi decreti attutativi.

Ma il bello è che per la prima volta vede l’introduzione ufficiale del GIS nella redazione del quadro esigenziale e nei contenuti del progetto di fattibilità tecnico-economica (PFTE) .

In One Team siamo stati i primi a credere nell’integrazione tra BIM e GIS: parlane con noi, basta un clic qui sopra

Il nuovo codice si occupa, nella parte II, della digitalizzazione dell’intero ciclo di vita dei contratti, secondo le disposizioni del codice dell’amministrazione digitale, ed introduce molti concetti importanti.

Nella parte IV si occupa della progettazione, articolata in due livelli: il progetto di fattibilità tecnico-economica (PFTE) e il progetto esecutivo (PE).

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Ambiente di Condivisione dei Dati BIM in Cloud: vuoi saperne di più?

Ambiente di Condivisione dei Dati BIM, come saperne di più?

Secondo la famosa norma UNI sul BIM, la 11337, che lo definisce con la sigla ACDat, è un
«ambiente di raccolta organizzata e condivisione dei dati relativi a modelli ed elaborati digitali, riferiti ad una singola opera o ad un singolo complesso di opere».

Il primo Decreto BIM, il n. 560 del 201 lo prescrive alle Stazioni Appaltanti:
«Prevedere formati aperti ed un ambiente di condivisione dati per garantire l’interoperabilità »

Autodesk lo propone all’interno di una soluzione dedicata, già nota come BIM 360, ora evolutasi con il nome di Autodesk Construction Cloud, ACC per gli amici, nel modulo Autodesk Docs.

Insomma, si tratta di un componente sempre più importante del flusso di lavoro BIM, sia verticale che orizzontale, e non se ne può più fare a meno. Vuoi saperne di più?

Partecipa alla Webcast organizzata con One Team il 5 luglio: iscrizione è gratuita con un clic qui

Ti aspettiamo!
Giovanni Perego

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Il nuovo decreto BIM, un passo decisivo verso la digitalizzazione delle costruzioni

Prosegue la pubblicazione di articoli gentilmente proposti dai rivenditori a valore aggiunto di Autodesk.
Oggi Orienta+Trium ci presenta i contenuti di una recente Webcast, che puoi richiedere di visualizzare compilando il modulo che trovi in fondo a questa pagina o scrivendo per email all’indirizzo info -at- orientatrium.it

Con l’entrata in vigore del Decreto Ministeriale 312 del 02 agosto 2021, che modifica e aggiorna il precedente Decreto Ministeriale 560/2017 conosciuto negli anni come “Decreto BIM” o “Decreto Baratono”, vengono specificate nuove modalità e ridefiniti i tempi di progressiva introduzione dei metodi e degli strumenti elettronici di modellazione negli appalti di opere pubbliche nell’edilizia e per le infrastrutture.

Il nuovo testo imprime un’accelerazione al processo di digitalizzazione del settore delle costruzioni, riconoscendolo un fattore fondamentale per far fronte all’epocale cambiamento che sta investendo il comparto e l’intera società.

Le grandi novità del decreto di Agosto relative all’introduzione dei punteggi premiali per l’uso nella progettazione dei metodi e degli strumenti elettronici (ovvero del BIM) sono state uno dei punti affrontati all’interno della webcast “Dalla gara all’appalto BIM tra obblighi ed esempi pratici” dello scorso 14 Ottobre.

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Permalink link a questo articolo: https://www.gisinfrastrutture.it/2021/10/il-nuovo-decreto-bim-un-passo-decisivo-verso-la-digitalizzazione-delle-costruzioni/

Il nuovo decreto BIM di agosto, luci ed ombre: il mio primo commento

Una notizia importante: il 3 agosto è stato pubblicato un nuovo decreto BIM, che è andato a modificare lo storico decreto “Baratono” del 2017, di cui ti ho scritto molte volte, ormai. Penso sia importante esaminarlo con attenzione, prima di tuffarci di nuovo nelle mille attività successive al periodo estivo.

Il nuovo Decreto, il n. 312 del 2 agosto 2021 è disponibile qui sul sito del Ministero delle Infrastrutture.

A differenza del Decreto “Baratono“, di cui avevo apprezzato la chiarezza e lo stile non burocratico, quest’ultimo purtroppo è di difficile lettura, perchè contiene solo le modifiche al testo del Decreto precedente.
(mi chiedo: perchè non sostituire completamente il Decreto, al posto di emendarlo? Ne guadagneremmo tutti in chiarezza e trasparenza, no?).

Detto questo, il Decreto 312 nasce come attuazione del famoso Decreto Semplificazioni (77/2021, convertito dalla legge 108 del 29 luglio 2021) ed introduce:

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Le mappe dell’adozione del BIM in Europa

Oggi ti presento un’applicazione GIS che riguarda il BIM 🙂

No, non è un altro successo della collaborazione tra Autodesk ed ESRI, bensì una serie di mappe che mostrano l’adozione del BIM in Europa, lo stato di avanzamento della legislazione ed il panorama dei software più utilizzati.

Mi sembrano molto interessanti: ringrazio caldamente l’autore, Tore Hvidegaard, per l’ottimo lavoro e per il permesso di riprodurre alcune delle sue mappe.

Nella prima mappa sull’adozione del BIM in Europa, che trovi in cima a questo articolo, il nostro paese risulta tra quelli in “Rapid adoption”. Mi sembra realistico, il terzo rapporto OICE di cui ti ho scritto qui lo dimostra: il processo di digitalizzazione ormai è irreversibile, ma c’è ancora molto da fare.

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Ecco l’intervista sullo stato dell’arte del BIM a Valerio Castelnuovo di Systema

Ieri, martedì 25 giugno, ho intervistato in diretta Facebook Valerio Castelnuovo, CEO di Systema, sullo stato dell’arte del BIM.

Grazie alla sua notevole esperienza, ne è nata una chiacchierata molto interessante sull’utilità ed il significato del BIM, che Valerio preferisce chiamare Architettura digitale piuttosto che Construction 4.0. Abbiamo parlato di:

  • Come superare le difficoltà nell’adozione del BIM
  • Come portare il BIM in cantiere, dove porta i suoi maggiori vantaggi.
  • Come imparare dall’esperienza di Industry 4.0, che tanto successo ha avuto in campo industriale grazie agli incentivi statali.
  • Il ruolo delle Stazioni Appaltanti, a partire dal decreto 560 del 2017, conosciuto anche come Decreto BIM o Baratono.
  • E molto altro ancora…

Grazie Valerio, grazie Systema!
Buona visione…
Giovanni Perego

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La condivisione del progetto BIM in Cloud: iscriviti al Webinar del 23 aprile

Ti invito a partecipare un Webinar, o Webcast molto interessante, organizzata dagli amici di Orienta+Trium per martedì 23 aprile alle ore 11.00.

Ti presenterò la soluzione per la condivisione dei dati BIM nel Cloud.

L’adozione del BIM, infatti, rende necessario un ambiente di condivisione dei dati dedicato: i sistemi utilizzati finora, come email, servizi di deposito dati in Cloud, per i più evoluti sistemi VPN, mostrano sempre di più i loro limiti.

In Italia, Il decreto n.560 del 2017 che ha introdotto l’obbligo del BIM negli appalti pubblici, richiede alle Stazioni Appaltanti di predisporre un Ambiente di Condivisione dei Dati.

Ma anche i progettisti possono trarre notevoli vantaggi dalla costruzione di un Ambiente di Condivisione dei dati, e migliorare le proprie prestazioni.

Fai clic qui per andare alla pagina di iscrizione
agli eventi di Orienta+Trium

Ti aspetto martedì 23 aprile!
Giovanni Perego

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Rapporto OICE sui bandi di gara BIM 2018: grande crescita tra le difficoltà

E’ stato presentato il 14 febbraio a Roma il secondo Rapporto OICE sulle gare pubbliche con richiesta di BIM in Italia, relativo al 2018.

Il rapporto conferma la notevole crescita (219%) delle gare BIM dal punto di vista del numero (4,6% sul totale) e naturalmente nel loro valore (11,4% sul totale dei bandi di gara italiani). Un dato molto interessante, visto l’anno scorso non era ancora in vigore l’obbligo per gli importi più alti, superiori ai 100 milioni di Euro, valido dal primo gennaio di quest’anno, che del resto, nei prossimi anni, andrà a scendere rapidamente fino a zero.

Da notare che il BIM comincia ad essere richiesto dalle agenzie regionali, oltre che dalle stazioni appaltanti nazionali come ANAS, Italferr ed Agenzia del Demanio. Questa “discesa verso il basso” indica un progressivo adeguamento delle stazioni appaltanti alle prescrizioni del Decreto BIM.

Il rapporto OICE sulle gare BIM 2018 è liberamente disponibile qui.

Naturalmente, non sono tutte rose e fiori. Molti sono gli ostacoli che devono affrontare le stazioni appaltanti, i progettisti e le imprese per percorrere la strada dell’innovazione: e come sai, a me sta particolarmente a cuore il settore delle infrastrutture, il primo ad essere coinvolto dall’obbligo del BIM.

Leggi qui la mia riflessione sulle difficoltà di fronte al BIM.

Intanto, buona lettura… Alla prossima!
Giovanni Perego

Permalink link a questo articolo: https://www.gisinfrastrutture.it/2019/03/rapporto-oice-sui-bandi-di-gara-bim-2018/

BIM obbligatorio negli appalti pubblici: come stanno le infrastrutture?

Di fronte all’obbligo del BIM negli appalti pubblici, entrato in vigore da quest’anno, come stiamo noi che ci occupiamo di BIM per le infrastrutture?

La mia impressione è che dobbiamo ammetterlo: non molto bene, grazie…
Ci troviamo davvero in una situazione stimolante ma difficile. Per fare alcuni esempi:

  • Da una parte siamo in prima linea: l’obbligo del BIM ci ha già coinvolto, per primi.
  • Dall’altra ci tocca interpretare una metodologia BIM nata di fatto  in ambiente architettonico.
  • Dobbiamo fare i conti con formati di scambio non adeguati, che non sono ancora pronti per noi.
  • Ci stiamo rendendo conto che siamo in pochi, e la richiesta va crescendo esponenzialmente.

Ma non è da noi lamentarci. Leggi nei dettagli come è possibile affrontare queste difficoltà, che sono anche opportunità: Continua a leggere

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Buon 2019 a tutti! E’ entrato in vigore l’obbligo per il BIM negli appalti pubblici


A partire da questo nuovo anno (tanti auguri a tutti!) è è entrato in vigore l’obbligo del BIM negli appalti pubblici, secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale n.560 dell’1-12-2017, noto anche come Decreto BIM.

Certo, l’obbligo è scattato solo per le opere di grandi dimensioni, ma l’importo che lo definisce va a diminuire velocemente anno per anno fino ad arrivare a zero nel 2025: visto che l’adozione del BIM richiede tempo, fatica e risorse, è iniziato il conto alla rovescia per tutti.

Progettisti, imprese, stazioni appaltanti, se già non l’hanno fatto, devono dotarsi degli strumenti, del metodo, delle procedure necessarie, ed il primo passo è naturalmente l’acquisizione della soluzione software.

Bene, per questo abbiamo organizzato insieme a One Team, un altra Webcast per presentarti la soluzione BIM Autodesk per chi si occupa di architettura, strutture, impianti e cantiere. Ecco il link per l’iscrizione gratuita:

Webcast BIM mercoledì 9 gennaio 2019 alle 15.00: clic qui per iscriverti

E tanto che ci siamo, lo stesso giorno ma di mattina, puoi seguire la Webcast di One Team dedicata al nuovo AutoCAD, che si è moltiplicato ed  offre molto più valore, perché incorpora numerosi strumenti per l’architettura, la cartografia, il GIS (il nostro amato AutoCAD Map 3D) e gli impianti. Inoltre offre una maggiore mobilità con le nuove app web e mobile, e nuove funzionalità per la comparazione dei disegni e le viste condivise. Per saperne di più iscriviti subito gratuitamente:

Webcast AutoCAD mercoledì 9 gennaio 2019 alle 11.00: clic qui per iscriverti

Cosa aspetti? Potrai seguire le Webcast comodamente dall’ufficio, porre le tue domande ed entrare in contatto con gli esperti del BIM.

Ti aspettiamo, e di nuovo tanti auguri per uno splendido 2019!
Giovanni Perego

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