Ho avuto il piacere di seguire, come relatore, la tesi dell’ingegner Gabriele Antinucci, nell’ambito del Master per BIM Manager della scuola Pesenti del Politecnico di Milano, dove dal 2015 tengo lezioni dedicate al BIM per le infrastrutture.
Questa tesi, secondo me, porta un notevole contributo metodologico ed operativo al BIM orizzontale, particolarmente in ambito stradale, perchè apre una strada che permette di ridurre i tempi e migliorare il risultato della fase di coordinamento e validazione: non solo il metodo proposto facilita il processo di progettazione, ma riduce del 30% il numero delle interferenze da verificare.

La tesi si intitola:
“Nuove metodologie operative nel processo di coordinamento e validazione di un progetto infrastrutturale BIM”
L’obiettivo è quello di individuare un flusso di lavoro più efficiente per la verifica delle interferenze, o clash detection, in ambito stradale.
I testi in corsivo tra virgolette sono tratti dalla tesi.
“È in questo momento che il progettista, oltre alla possibilità di coordinarsi con tutti gli attori coinvolti, ha la possibilità controllare le informazioni e dati necessari alla gestione e allo sviluppo di progetti, tale compito riveste una sempre maggiore importanza con l’aumento della complessità degli interventi.“
L’approccio BIM tradizionale alla clash detection è quello matriciale. Tutti i modelli vengono confrontati tra di loro in un unico passaggio: ma questo metodo, nato e sviluppato in ambito BIM verticale, non è detto possa essere il migliore anche in ambito BIM orizzontale.
Gabriele, nella sua tesi, ha voluto collaudare un approccio innovativo, strutturato ad albero. E lo ha sperimentato su di un progetto importante, quello per l’adeguamento e potenziamento dello svincolo di Mecenate nella tangenziale Est di Milano.