Ieri tappa a Torino, di BIMagination: la serie di incontri che Autodesk ha organizzato per condividere in che modo l’innovazione ed il BIM possono contribuire al rilancio della progettazione e della costruzione, sia architettonica che di infrastrutture, in Italia e nel mondo.
Si è parlato quindi di Future of Making Thing, FoMT per gli amici, la narrazione d Autodesk per presentare l’impetuosa innovazione in corso: Cloud, Collaborazione & Connettività, BIM, Big data, Internet delle cose non sono più il futuro, sono già tra noi…
Se vuoi partecipare alla tappa di Bologna, il 28 aprile, iscriviti subito qui.
Ho partecipato a Torino, e voglio condividere con voi cosa ho visto.
Cose che voi umani… 🙂
Carlo Leone, responsabile per il settore AEC di Autodesk, ha introdotto l’incontro. Autodesk è probabilmente il principale operatore nello sviluppo di software per la progettazione, ed ha sempre anticipato i tempi.
Il professor Aldo Norsa, dell’università IUAV di Venezia, dopo un doveroso tributo a Zaha Hadid, recentemente scomparsa, ci ha dato un quadro statistico della situazione e delle tendenze del mercato delle costruzioni, commentandolo in modo non convenzionale e molto schietto. Un intervento illuminante.
l’ingegner Ilaria Lagazio di Autodesk ha presentato in modo molto efficace cosa Autodesk pensa per il futuro della progettazione: the Future of Making Things, appunto. Guarda qui per farti una idea.
Qui invece trovi il nuovo Blog di Ilaria.
Ed eccoci ai testimonial. Fulvio Timbro di Boggeri SPA ha presentato con molta passione i vantaggi che la sua azienda ha ottenuto passando dal classico sistema CAD a quello BIM. In particolare, i vantaggi della progettazione integrata con Revit, utilizzato in worksharing. Il modello BIM permette un controllo completo degli aspetti costruttivi, dei particolari tecnologici, delle strutture. degli impianti e degli elementi costruttivi.
Gli ingegneri Simone Eandi e Federico Maltese di Geodata hanno presentato prima di tutto le difficoltà nell’avviare l’adozione del processo BIM: ecco la simpatica immagine dell’espressione di molti ingegneri candidati all’assunzione di fronte alle domande sul BIM 🙂
Molto interessante la notevole esperienza all’estero di Geodata, specializzata nella progettazione di metropolitane: ecco un bando di gara in Australia: the contractor must use BIM!
Numeroso e qualificato il pubblico, che ha apprezzato gli interventi ed ha partecipato con domande ai presentatori. Infine tutti a cena: ieri sono tornato a casa tardi, ma ne è valsa la pena.
PS: per approfondire puoi leggere gli articoli che ho pubblicato sulle tappe successive:
Alla prossima!
Giovanni Perego
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