Giovedì 28 aprile, ero alla seconda tappa a Bologna di BIMagination.
Se vuoi leggere come è andata la tappa di Torino fai clic qui.
Nella foto qui sopra tutti i relatori che hanno animato l’incontro. Da sinistra: architetto Matteo Spinelli, GPA Ingegneria, Stefano Toparini, Autodesk, professor Aldo Norsa, Università IUAV di Venezia, Ingegner Gianluca Vallerini, Incide Engineering, Carlo Leone, Autodesk, Architetto Fabrizio Bonatti, MCA – Mario Cucinella Architects.
Si è parlato di Future of Making Thing, FoMT per gli amici: Cloud, Collaborazione & Connettività, BIM, Big data, Internet delle cose non sono più il futuro, sono già tra noi. E poi soprattutto esperienze innovative e BIM dei progettisti, sempre più BIM, sempre più avanti.
Ecco cosa ho visto…
Dopo l’introduzione di Carlo Leone, responsabile per il settore AEC di Autodesk, il professor Aldo Norsa, dell’università IUAV di Venezia, ci ha dato un quadro della situazione economica e delle tendenze del mercato delle costruzioni: nonostante lo sentissi per la seconda volta, ho apprezzato molto il suo modo schietto di raccontare come stanno le cose, ed i tanti retroscena che non conoscevo.
Stefano Toparini di Autodesk (qui trovi il suo nuovo Blog) ha presentato in modo molto efficace cosa Autodesk pensa per il futuro della progettazione: The Future of Making Things, appunto. Guarda qui per farti una idea.
Ed eccoci ai testimonial…
Per primo l’architetto Matteo Spinelli di GPA Ingegneria, ha presentato diversi progetti dove l’uso del BIM ha aiutato ad affrontare la complessità del recupero di beni architettonici di grande pregio, come un castello in Piemonte adibito ad albergo, oppure un appartamento nella Galleria in pieno centro a Milano, adibito a spazio commerciale.
L’Ingegnere Gianluca Vallerini, di Incide Engineeering, ha presentato diverse esperienze, tra cui soprattutto quella relativa alla costruzione di hangar per la manutenzione degli aerei di grandi dimensioni. La progettazione BIM ha aiutato fortemente nella progettazione delle strutture in metallo, che da una parte sopportano luci superiori ai cento metri, dall’altra sostengono diversi carri ponte.
Infine l’architetto Fabrizio Bonatti di MCA – Mario Cucinella Architects ha mostrato diverse esperienze di progettazione parametrica (hai in mente Dynamo?), dimostrando in che modo, grazie al BIM, è possibile individuare le forme più efficienti, dal punto di vista energetico e strutturale, che spesso non sono quelle tradizionali. Il nuovo Centro Direzionale Unipol che sta sorgendo a Milano ne è un esempio.
Anche questa volta il pubblico è stato numeroso e qualificato, con cui abbiamo poi condiviso la cena, scambiandoci pareri ed esperienze a tu per tu.
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