Di fronte all’obbligo del BIM negli appalti pubblici, entrato in vigore da quest’anno, come stiamo noi che ci occupiamo di BIM per le infrastrutture?
La mia impressione è che dobbiamo ammetterlo: non molto bene, grazie…
Ci troviamo davvero in una situazione stimolante ma difficile. Per fare alcuni esempi:
- Da una parte siamo in prima linea: l’obbligo del BIM ci ha già coinvolto, per primi.
- Dall’altra ci tocca interpretare una metodologia BIM nata di fatto in ambiente architettonico.
- Dobbiamo fare i conti con formati di scambio non adeguati, che non sono ancora pronti per noi.
- Ci stiamo rendendo conto che siamo in pochi, e la richiesta va crescendo esponenzialmente.
Ma non è da noi lamentarci. Leggi nei dettagli come è possibile affrontare queste difficoltà, che sono anche opportunità: Continua a leggere