Ing. Baratono sul BIM: si parte dalle stazioni appaltanti, a seguire adozione graduale

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Rilancio volentieri l’importante intervista di Ingenio all’ingegnere Pietro Baratono,  sul decreto che verrà rilasciato alla fine di febbraio e che gradualmente renderà obbligatorio il BIM negli appalti pubblici.

Pietro Baratono è a capo della Commissione sul BIM (o meglio sulla digitalizzazione del processo costruttivo), istituita presso il Ministero delle Infrastrutture l’anno scorso.

Qui puoi leggere l’articolo originale e guardare il video su Ingegno.

Eccoti qualche mia riflessione…

Prima di tutto sarà molto interessante leggere la gara d’appalto BIM per il ponte della Navetta a Parma, per capire la strada che le stazioni appaltanti potranno seguire per mettere per iscritto nei loro bandi cosa vuol dire BIM e cosa comporta per i progettisti.

In secondo luogo, sono felice di sentire che il primo passo importante riguarderà gli aspetti organizzativi e gestionali delle stazioni appaltanti. Gli aspetti critici, dice Baratono, saranno la loro formazione e competenza tecnica, perchè la nuova metodologia BIM di progettazione e gestione dell’opera porta in sé la necessità di modificare gli aspetti gestionali delle stazioni appaltanti, come sta facendo ANAS, come sta facendo Italferr.

Riguardo agli standard, utile il riferimento alla norma UNI 11337, già in parte pubblicata. La sesta parte, non ancora disponibile, conterrà un esempio di capitolato informativo, la base per le gare di appalto.

Molto importante, anzi fondamentale l’interoperabilità: i software, le applicazioni, gli ambienti di condivisione dei dati dovranno essere interoperabili. Superando le ultime difficoltà, perchè ad oggi non si è ancora raggiunto il 100% di questo risultato… C’è ancora qualcosa da fare.

L’adozione del BIM, come è giusto, sarà graduale: Baratono prevede un processo che durerà almeno 5 anni. Perchè occorre permettere alle stazioni appaltanti, ai progettisti ed alle imprese di formarsi. E qui per me, che sono impegnato in prima linea nella formazione, si apre un periodo di grande impegno. 🙂

Da una parte verranno utilizzati i livelli contrattuali di riferimento: in un primo tempo verrà messo a bando il risultato cartaceo, che deriva dal modello informativo.Successivamente, introducendo un livello contrattuale avanzato, verrà messo a bando il modello informativo vero e proprio.

Dall’altra parte verrà introdotto il BIM in base agli importi di gara, a partire dai più alti, riducendoli gradualmente nel tempo.

Il decreto si prevede sarà pronto per la fine di febbraio, dopodiché verrà sottoposto alla discussione di tutti gli Stakeholder,  i portatori di interesse, e dovrà allinearsi con gli altri decreti e le linee guida legati al nuovo Codice degli appalti.

Le conclusioni mi sono sembrate molto lucide e condivisibili. Limportanza e l’utilità dell’introduzione del BIM nel processo di progettazione e costruzione sono ormai irrinunciabili.

Ora spero si proceda, con tutta la gradualità del caso, ma senza mai perdere di vista l’obiettivo.

Grazie della pazienza!
Giovanni Perego