Giovedì scorso, ho partecipato con molto piacere all’evento BIM per strade e ferrovie, tenutosi presso la sede Assimpredil ANCE di Milano, che abbiamo organizzato con Guamari del professor Norsa.
Abbiamo invitato a partecipare operatori del settore, progettisti e stazioni appaltanti, per un confronto sulla forte evoluzione in corso per le infrastrutture: per capire quali strumenti siano già disponibili, cosa ci riserva il futuro e come garantire la sostenibilità delle opere.
Già il primo intervento è stato molto importante:
Cosa ne dici di una nuova norma UNI, tutta dedicata al BIM per le infrastrutture?
Bene, i lavori sono partiti!
Ce lo ha annunciato l’ingegner Riccardo Perego, fondatore di One Team, presentando la struttura della norma ed i 6 gruppi di lavoro che si occuperanno della sua scrittura.
Con la partecipazione, insieme a noi, di ANAS, Italferr, ENEL Green Power, Ministero della Difesa, SINA, Capgemini, Consorzio di bonifica della Romagna, Autorità di sistema portuale del mar Adriatico orientale, Archimede, Harpaceas…
Ed altri si potranno aggiungere in futuro.
E’ curioso sapere che trattandosi di una partecipazione volontaria, è completamente gratuita.
La norma sarà strutturata in 15 parti, che si occuperanno:
- Del dominio infrastrutturale.
Peculiarità, caratteristiche, requisiti comuni e differenze con il mondo Buildings - Del ciclo di vita di un’opera infrastrutturale
- Dei flussi informativi e dei processi decisionali nella gestione delle informazioni
- Della struttura informativa: modelli, veicoli informativi ed elaborati
- Dei requisiti informativi, del passaggio dai LOD ai LOIN, con riferimento anche alla UNI EN 17412-1
- Dei flussi informativi, livelli di coordinamento e verifica
- Dell’interoperabilità e degli ambienti di condivisione dei dati
- Dei documenti contrattuali e della gestione informativa attraverso Capitolati Informativi, Offerte di Gestione Informativa e Piani di Gestione Informativa
- Di ruoli, responsabilità e processi decisionali
- Di integrazione dei dati GIS nel processo di gestione informativa digitale
Sono sicuro che ne nascerà una norma molto importante, che andrà a dare un importante contributo nell’evoluzione del settore infrastrutturale
A seguire, sono intervenuto per parlare di GIS e BIM, e di come i dati Open e le applicazioni GIS possono dare un contributo importante nelle prime due fasi del ciclo di progettazione BIM, quello della redazione del quadro esigenziale e quella del Progetto di Fattibilità Tecnico Economica, per gli amici PFTE.
Il mio ottimo collega Daniele Boni ha presentato due applicazioni molto importanti in ambito infrastrutturale, perchè riguardano i due principali software BIM:
- Il Country Kit italiano per Autodesk Civil 3D, attualmente sviluppato proprio da noi di One Team, che è pressoché indispensabile per utilizzare il principale software BIM per le infrastrutture in Italia, e per tenere conto delle normative e degli stili locali. Te ne ho parlato molto spesso in questo Blog, trovi qui le ultime novità.
- Infrastructure Kit for Revit, anche questa applicazione è sviluppata da One Team, permette a Revit di facilitare l’aggiunta di elementi strutturali quali travi e traverse per i ponti, binari e traversine, impiantistica di galleria, segnaletica, chiodature, micropali, e così via. Puoi leggere il mio post qui.
E’ poi arrivato il momento della nostra magnifica Marta Tadiotto, che ha approfondito gli approcci sostenibili BIM e GIS per la progettazione e la gestione del cantiere.
Questo della sostenibilità è un tema di importanza crescente, come sai si è appena chiusa con successo COP 28, la conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento del clima, ed il settore delle infrastrutture può e deve dare un contributo fondamentale.
Davvero interessante l’intervento dell’ingegner Salvatore d’Alfonso di TELT (Tunnel Euralpin Lyon Turin), esperienza unica di ente bi-nazionale tra Italia e Francia per l’Alta Velocità Torino – Lione.
Da tempo TELT ha avviato il percorso di adozione del BIM, che ora verrà applicato anche ai cantieri operativi che stanno aprendo proprio in questi giorni.
Come monitorare le decine di migliaia di ponti esistenti in Italia senza l’installazione di sensori?
Questo è il tema dell’intervento del mio ottimo collega Riccardo Merizzi, che ha presentato un progetto molto interessante che utilizza i dati SAR di Sentinel, la rete di satelliti europea, che ad alta risoluzione è in grado di rilevare movimenti millimetrici nelle infrastrutture.
Infine, si è aperta una tavola rotonda finale, coinvolgendo tutti i partecipanti sul contributo del BIM per la sostenibilità e la sicurezza delle infrastrutture.
Bene, è stata una mattinata davvero interessante, alla prossima!
Giovanni Perego detto GimmiGIS