Usa il tuo software Autodesk da lontano

Sei fuori dall’ufficio ed hai bisogno di accedere alle tue mappe ed ai tuoi progetti? Ora non devi più correre: ti basta aver installato Autodesk Remote.

Si tratta di una nuova applicazione Autodesk, rilasciata il 16 settembre in lingua inglese per Windows 7 e Windows 8 a 32 e 64 bit, disponibile per i clienti che hanno un contratto Subscription attivo.

E’ compatibile con tutti i software Autodesk, e ti permette di avviarli ed utilizzarli sul tuo PC principale, connettendoti da un PC remoto, o perfino da un iPad. Quindi puoi aprire i tuoi file, controllarli, prendere misure e fare calcoli, modificarli, salvarli e così via. Basta aver installato Autodesk Remote sul tuo computer principale e su quello remoto, ed aver attivato la condivisione del primo. Per utilizzare un iPad devi installare la app da iTunes qui.

Vai alla pagina dedicata ad Autodesk Remote qui.

Leggi le domande frequenti (FAQ) in inglese qui.

Bella mossa!
GimmiGIS

Roadway Design per InfraWorks 360 Pro

Creare intersezioni stradali in base al tipo di veicolo, con Roadway Design per InfraWorks 360 Pro

Sono passati pochi giorni dal lancio del nuovo Autodesk InfraWorks 360 Pro, il software per la costruzione delle città digitali e la progettazione BIM di infrastrutture, ed.ecco arrivare il suo primo modulo applicativo, dedicato alla progettazione stradale.

Si chiama Autodesk Roadway Design per InfraWorks 360 Pro e permette ai progettisti stradali di creare e confrontare facilmente piùi alternative preliminari e di ottimizzare le prestazioni del progetto, grazie a servizi Cloud dedicati ed all’ambientazione dei progetti nel contesto ambientale tridimensionale.

Autodesk Roadway Design per InfraWorks 360 Pro trae grandi vantaggi dalla tecnologia InfraWorks, a partire dalla possibilità di ricostruire il modello 3D dell’ambiente naturale e di quello costruito utilizzando dati CAD, GIS e BIM, come rilievi topografici e laser LiDAR, modelli digitali del terreno, carte tecniche, DB cartografici, Opengeodata, ortofoto e così via. Quindi i progetti di strade ed autostrade, di estensione e complessità pressoché illimitata,  possono essere studiati ed ottimizzati nel contesto esistente tridimensionale.

Come già avviene con InfraWorks 360 pro, i modelli stradali possono essere condivisi sul Cloud tra figure professionali differenti, per la progettazione collaborativa a distanza, ed i progetti possono essere presentati al grande pubblico utilizzando immagini, filmati e perfino la pubblicazione sul Web

Verifica preliminare della visibilità in curva 

Autodesk Roadway Design per InfraWorks 360 Pro offre molti vantaggi rispetto agli strumenti CAD e GIS tradizionali:

  • Innanzitutto rende possibile progettare e modificare strade ed autostrade nel contesto dell’ambiente esistente, quindi tenendo conto immediatamente dell’intero tracciato, dei potenziali ostacoli, dell’impatto visivo ed ambientale.
  • Inoltre vengono utilizzati per la progettazione stradale modelli BIM intelligenti, invece che oggetti tradizionali CAD e GIS. I modelli BIM sono molto più facili da analizzare, quantificare e modificare.
  • Gli strumenti di modifica basati su regole rendono molto più facile creare progetti preliminari di strade, studiandone sia il tracciato che l’andamento plano-altimetrico, i raggi di curvatura e le transizioni in base alla velocità di progetto, come definito dalle autorità locali.
  • E’ possibile verificare immediatamente i requisiti di sicurezza, come lo studio di visibilità in curva. grazie alla presenza dell’ambiente 3D circostante e dei modelli intelligenti BIM.
  • Viene essere reso molto più veloce lo studio delle alternative di progetto, grazie agli strumenti dedicati ed ai servizi cloud disponibili, come l’ottimizzazione dell’andamento plano-altimetrico.
In definitiva, l’intero processo di progettazione viene reso più veloce e flessibile, grazie anche alla possibilità di importare ed esportare i progetti negli altri software che compongono la soluzione Autodesk per le Infrastrutture, come AutoCAD Map 3D e Civil 3D, 3ds Max Design, Autodesk InfraWorks.
Guarda qui i video che in pochi minuti ti permettono di capire le eccezionali funzionalità di Roadway Design.
il modulo Autodesk Roadway Design per InfraWorks 360 Pro è disponibile solo a noleggio, come del resto il software su cui va installato. Questa nuova formula di acquisto delle licenze Autodesk le rende molto più accessibili ed economiche, almeno sul breve termine, come puoi vedere qui. 🙂

Buona progettazione stradale
GimmiGIS

Guida al rilievo laser 3D per il BIM

Come già ti accennavo qui, in Gran Bretagna il processo di adozione del metodo BIM per la progettazione procede speditamente, in vista degli obblighi di legge previsti per il 2016. Anche in Italia alcuni progettisti che lavorano nel nostro paese, ma soprattutto all’estero, conoscono ed apprezzano il metodo BIM.

L’esperienza inglese verrà recepita in ottobre in una direttiva europea sugli appalti pubblici, quindi non ci saranno più scuse anche da noi: penso che questa direttiva darà una importante spinta verso  l’innovazione nel processo di progettazione e costruzione, con l’importante obiettivo di accrescerne la qualità e la precisione, diminuendo al contempo i tempi ed i costi.

BIM Task Group

Si tratta di un grande cambiamento, anche della mentalità, che richiede ai progettisti di attrezzarsi per adottare la nuova metodologia.

Per questo in Gran Bretagna il governo ha costituito un gruppo di lavoro, il BIM Task Group, che  sta pubblicando documenti di grande valore per i professionisti, per supportarli nel passaggio al nuovo metodo. Da notare, all’interno del BIM Task Group, due gruppi di lavoro che ci possono interessare molto: BIM for Infrastructure, che non per niente vede la partecipazione della Association for Geographical Information (AGI). e BIM for Water (ti ricordi di Mai più inondazioni?).

Fai clic sull’immagine per scaricare il documento in PDF

Bene, l’ultimo documento pubblicato dal BIM Task Group, che ti consiglio, si intitola Client Guide to 3D Scanning and Data Capture, ed è molto interessante, perchè offre una guida completa alla scansione laser 3D, vista non solo come metodo avanzato di rilievo, ma soprattutto come strumento innovativo di analisi della realtà, sia a livello architettonico che urbano e territoriale, ormai indispensabile per un corretto approccio alla progettazione BIM.

Se ti interessa approfondire. trovi altri articoli di questo Blog che ti possono interessare:

eBook in italiano sul BIM per le Infrastrutture

Il BIM verrà sancito in una direttiva Europea

ReCap Photo ed il rilievo territoriale

Usare nuvole di punti con Civil 3D

Buon rilievo!
GimmiGIS

Appuntamento al buio

Carino. 🙂
Rental Plans sta per licenze a noleggio: come per il nuovo Autodesk InfraWorks 360 Pro.

Qui trovi altri 2 spot simili. Nota gli hashtag: #Commitment, #flexibility, #RightTools.

Buon divertimento…
GimmiGIS

Il nuovo Autodesk InfraWorks 360 Pro

When we dream, we dream without limits.
When we design, we are only dreaming for a better reality
What if design without limits? 

Il 7 agosto, Autodesk ha annunciato un importante passo avanti per la progettazione BIM.

Si tratta del rilascio di InfraWorks 360 Pro, una  versione ancora più evoluta, ed ormai completa e matura, del software per la costruzione delle città digitali e la progettazione BIM di infrastrutture. Disponibile a costi molto abbordabili..

Con questo passo avanti, Autodesk conferma la scelta di una nuova e promettente tecnologia, iniziata con l’acquisizione di LandXplorer, poi divenuto progetto Galileo sui Labs, in seguito rilasciato con il nome Infrastructure Modeler, ed ora finalmente battezzato InfraWorks. Inoltre prosegue nel suo forte investimento a sostegno dell’intera soluzione BIM per il territorio, le reti tecnologiche e le infrastrutture, ormai indispensabile per costruire le nostre Smart Cities.

Contemporaneamente, è stata rilasciata una nuova versione di InfraWorks, la 2014 R2, che è contenuta in InfraWorks 360 Pro. InfraWorks 2014 R2 è già disponibile per i clienti con un contratto di Subscription attivo per InfraWorks, per le Infrastructure Design Suite Premium ed Ultimate, e per la Building Design Suite Ultimate. La nuova versione introduce molte novità interessanti nella progettazione di intersezioni stradali e di reti tecnologiche, nella modellazione del terreno di base, ed un link dedicato a WeoGeo, un sito Web fornitore di dati geografici. Ti ho scritto tutti i dettagli sulla nuova versione qui.

Ma cos’è, in definitiva, Autodesk InfraWorks 360 Pro?

E’ la tecnologia più innovativa per la pianificazione territoriale, la costruzione delle città digitali, la progettazione BIM delle infrastrutture e delle reti tecnologiche.

Inoltre è il primo prodotto Autodesk ad essere disponibile attraverso la nuova licenza a noleggio: Questo significa che lo puoi noleggiare per tre o dodici mesi rinnovabili, ad un costo molto accessibile: contatta il tuo rivenditore Autodesk preferito per i dettagli, oppure fai clic qui per cercarne uno.

In pratica il nuovo Autodesk Infraworks 360 Pro unisce il software desktop Autodesk InfraWorks 2014 R2 con Autodesk InfraWorks 360, che fornisce i servizi Cloud, ed aggiunge al tutto i crediti necessari ad utilizzare i servizi stessi.

Dal punto di vista delle funzionalità, Autodesk InfraWorks 360 Pro permette di Progettare in 3D, in modo semplice ed efficace, perchè tiene conto del contesto territoriale ed ambientale, come spiega Jerry Bartels (LEED Green Associated) in questo breve video:

Per ottenere questo notevole risultato, Autodesk InfraWorks 360 Pro prima di tutto accede ai dati territoriali, GIS, Open ed architettonici, compresi i rilievi e le nuvole di punti da laser scanner, per ricostruire il contesto ed ambientare i progetti.

All’interno di questo contesto permette di progettare in 3D, grazie a strumenti intuitivi, strade, ferrovie, ponti, edifici, acquedotti, fognature e così via. Oppure di importare i progetti da AutoCAD Civil 3D ed Autodesk Revit. Il tutto rispettando la logica dei modelli intelligenti BIM.

I modelli così ottenuti possono essere sottoposti a diverse analisi, da quelle di tipo classico in ambito GIS , come query e tematismi, fino alle analisi rese possibili dal contesto 3D, come quella di visibilità e quelle relative all’illuminazione solare ed alle ombre.

La progettazione può avvenire anche attraverso la collaborazione tra più figure professionali, che possono condividere a distanza i modelli grazie ai servizi Cloud. Di nuovo, Jerry Bartels in questo video ci spiega in che modo:

Inoltre sono disponibili gli strumenti necessari per comparare tra di loro più alternative di progetto, sia dal punto di vista visuale che quantitativo, per scegliere l’alternativa più efficace, economica e con il minore impatto ambientale. Come puoi vedere in questo video:

Molto curata è la parte dedicata alla presentazione dei progetti a tutti i portatori di interessi: dai committenti alle autorità preposte alle autorizzazioni ed alle concessioni, fino ai cittadini coinvolti dall’infrastruttura.  E’ possibile presentare i progetti attraverso immagini, filmati e la pubblicazione dei modelli sul Web, permettendo l’aggiunta di commenti: guarda il video per vedere alcuni esempi:

Naturalmente Autodesk InfraWorks 360 Pro collabora strettamente con gli altri strumenti software per la pianificazione territoriale (AutoCAD Map 3D), la preparazione dei rilievi da laser scanner (ReCap) la produzione degli esecutivi (AutoCAD Civil 3D), la progettazione architettonica, strutturale e di impianti (Autodesk Revit), la modellazione (3ds Max Design) la gestione del cantiere (Autodesk Navisworks), importando ed esportando i dati ed i modelli. In questo modo si inserisce perfettamente in un unico processo di progettazione BIM che parte dalle analisi territoriali e dal rilievo ed arriva alla produzione degli esecutivi ed alla gestione del cantiere.

Dal punto di vista tecnico, ti ricordo che InfraWorks è installabile solo su sistemi operativi Windows (7 oppure 8) a 64 bit. Qui trovi tutti i requisiti di sistema. Inoltre InfraWorks 360 Pro, essendo distribuito con licenza a noleggio, è disponibile solo come licenza singola e non come licenza flottante di rete.

Ti consiglio di aggiungere nella tua agenda il 10 ottobre: alle 11.00 terrò la Webcast pubblica di presentazione di questa nuova tecnologia in Italia. Oppure potrai venire a trovarci a Bologna, a Smart Cities Exibition, dal 16 al 18 ottobre, per vederlo dal vivo. Più avanti su questo Blog maggiori dettagli.

Per approfondire Infraworks 360 Pro puoi seguire questi link:

Qui il comunicato ufficiale Autodesk in lingua inglese sul rilascio di Autodesk InfraWorks 360 Pro.

Qui la traduzione in italiano del comunicato stampa Autodesk

Qui il mio articolo su Autodesk InfraWorks 2014, rilasciato questa primavera, che sta alla base del nuovo Autodesk InfraWorks 360 Pro.

Qui il mio articolo sulle novità di InfraWorks 2014 R2, contenuto in InfraWorks 360 Pro

Qui la pagina ufficiale di InfraWorks 360 Pro su Facebook. Puoi iscriverti facendo clic su “Mi piace” per ricevere gli aggiornamenti.

Qui un articolo con video di progetti di reti tecnologiche realizzati con Civil 3D ed InfraWorks

Qui il nuovo canale YouTube dedicato ad InfraWorks 360 Prodove trovi altri video interessanti.

Buona visione!
GimmiGIS

Disponibile Autodesk InfraWorks 2014 R2

Nelle scorse settimane, Autodesk ha approfittato delle vacanze 🙂 per rendere disponibile una nuova versione, del suo già promettente InfraWorks 2014, il software per la costruzione delle città digitali e la progettazione preliminare di infrastrutture, all’interno del processo BIM. Puoi leggere i dettagli su InfraWorks qui. 

A quanto pare la sua tecnologia stia crescendo così rapidamente da rendere necessario l’uscita di due release all’anno… Ma è da notare che la nuova versione è legata ad un importante annuncio di cui ti scriverò lunedì. 

il nuovo InfraWorks 2014 R2 è già disponibile per i clienti con un contratto di Subscription attivo per InfraWorks, per le Infrastructure Design Suite Premium ed Ultimate, e per la Building Design Suite Ultimate. Questi fortunati possono già scaricare InfraWorks 2014 R2 qui. Naturalmente occorre possedere le credenziali per accedere.

La nuova versione introduce diverse novità interessanti. le principali sono:

Ora è più facile la progettazione di reti tecnologiche come acquedotti e fognature, perchè le condotte sono state vincolate ai pozzetti. Per spostare la rete, quindi, basta spostare i pozzetti, le condotte si modificheranno di conseguenza. Guarda questo video per un esempio::

Inoltre il formato IMX, per lo scambio dei dati con AutoCAD Civil 3D, ora gestisce meglio le reti tecnologiche.

Anche la progettazione stradale è migliorata, grazie a nuovi strumenti per creare e modificare le intersezioni.

Un altra novità riguarda la modellazione del terreno: ora è possibile definire, sul modello del terreno esistente, delle aree che possono essere rese piane, per esempio per creare la base per una nuova costruzione. Ecco un video di esempio:

L’importazione di modelli dai due formati CityGML (il formato Open per la città digitali) e RVT di Revit, il software Autodesk per la progettazione architettonica, strutturale e di impianti, è stata resa più veloce grazie ad un servizio Cloud. Maggiori dettagli qui.

Infine è presente un link dedicato al sito Weogeo.com, un fornitore di dati territoriali e GIS, che può essere utile per trovare subito i dati di base (modelli digitali di elevazione, ortofoto e così via) da cui partire.

Maggiori dettagli sulle novità della versione 2014 R2, in inglese, nell’Help online di InfraWorks qui.

InfraWorks 2014 R2 è disponibile come prodotto singolo, ma cnhe:

  • All’interno della Infrastructure Design Suite Premium ed Ultimate.
  • All’interno della Building Design Suite Ultimate.
  • All’interno del nuovissimo Autodesk InfraWorks 360 Pro, che tra l’altro è disponibile a noleggio.

Bella tecnologia!
GimmiGIS

San Francisco usa InfraWorks

La CBS, nella sua versione locale dedicata alla baia di San Francisco, presenta con interviste e filmati  il progetto di rivitalizzazione di Market Street: i filmati sono stati realizzati grazie ad InfraWorks.

Fai clic qui oppure sull’immagine per vedere il filmato.

A proposito di InfraWorks, in agosto sono arrivate novità importanti: lunedì su questo Blog tutti i dettagli, stay tuned…

Grazie Gwenael
GimmiGIS

Nuovi strumenti BIM per le infrastrutture in arrivo

Sono in arrivo nuovi strumenti importanti per il BIM per le infrastrutture e le strade: Autodesk infatti, in pieno agosto, ha annunciato due acquisizioni.

Si tratta dei software Autotrack di Savoy Computing Services, e SAM di Bestech Systems. Entrambe le aziende sviluppatrici sono britanniche, non per caso, visto che in Gran Bretagna il metodo BIM è già applicato in modo sistematico nella progettazione di infrastrutture, come ti ho fatto notare qui.

AutoTrack di Savoy Computing Services è composto da numerosi moduli software, dedicati al calcolo dell’ingombro dei mezzi pesanti nelle manovre stradali, al supporto della progettazione di ferrovie ed aeroporti. Molto interessante il modulo dedicato alle intersezioni, che permette la progettazione di rotatorie in 2D e 3D. Puoi leggere i dettagli su Autotrack in lingua inglese qui.

La tecnologia di questi software potrà risultare molto utile nel rinforzare gli strumenti per la progettazione BIM di strade, che Autodesk offre all’interno della sua  Infrastructure Design Suite, in particolare AutoCAD Civil 3D ed il nuovo e molto promettente Autodesk InfraWorks.

PS di novembre 2013: ed infatti così è stato. AutoTrack ora è disponibile con il nome Autodesk Vehicle Tracking: leggi i dettagli qui. E guarda qui quanto è bravo a progettare rotatorie stradali.

Sam di Bestech Systems si compone di una suite di software integrati per l’analisi, il calcolo e la progettazione dei ponti. Maggiori informazioni su Sam di Bestech Systems nel sito ufficiale in lingua inglese qui.

Mi aspetto potrà andare a rinforzare il modulo Bridge per la progettazione dei ponti, che è presente sia in AutoCAD Civil 3D che in Revit Structure, come ti ho scritto qui.

PS di novembre 2013: non è avvenuto esattamente così. Sam di Bestech Systems ora è disponibile con il nome Autodesk Structural Bridge Design. Leggi i dettagli qui.

L’annuncio ufficiale Autodesk dell’acquisizione di Autotrack di Savoy Computing Services e Sam di Bestech Systems è disponibile qui.

Alla prossima!
GimmiGIS

Autodesk al seminario AM/FM GIS

Ho il piacere di annunciarti che Autodesk parteciperà al seminario organizzato dall’associazione AM/FM GIS Italia, che si terrà il 26 settembre 2013 a Roma, presso la facoltà di Architettura in piazza Borghese, 9.

Il titolo del seminario è:

L’informazione geografica sale di scala.
BIM (Building Information Modeling), infrastrutture a rete, sicurezza, 3D
”.

Come puoi notare, il tema a noi molto caro del nuovo metodo BIM comincia ad essere discusso anche negli ambienti GIS: leggi qui perchè da ottobre, anche in Italia il BIM sarà al centro dell’attenzione.

Il seminario sarà aperto al pubblico gratuitamente e fruibile in diretta streaming, con possibilità di interazione.

Le relazioni saranno tenute da esperti italiani ed europei: saranno presentati esempi di uso ottimale per vari settori applicativi ed in vari paesi, si tratterà degli aspetti della standardizzazione e multiscalarità, si affronteranno temi caldi quali la sicurezza delle reti in funzione della loro descrizione e funzionalità. Si presenteranno iniziative legislative europee sulla standardizzazione della misurazione degli edifici e le attuali direttive in essere. relativamente ai dati geografici. Si tratterà il ruolo del 3D per la descrizione automatica di grandi modelli urbani e per la gestione di oggetti complessi.

Trovi i dettagli sul sito dell’Associazione AM/FM GIS Italia qui.

Mi sa che ci vediamo lì!
GimmiGIS

La storia di AutoCAD Map 3D

Sì, AutoCAD Map… No, si chiama Autodesk Map. Ma non è Map 3D?”

Così iniziava qui l’articolo che dedicai nel lontano 2006 alla storia di quello che ora si chiama Autodesk AutoCAD Map 3D (sì, ufficialmente ora si chiama così 🙂 ).

Erano giuste tutte le tre affermazioni. Dalla sua nascita nel 1995, Map ha cambiato qualche prefisso e qualche suffisso: la sua consistenza invece è andata sempre crescendo,

AutoCAD Map nacque, paradossalmente, da un divorzio: quello tra ESRI ed Autodesk. Sì, perchè nei primi anni novanta ESRI, tra le altre cose, era anche sviluppatore di AutoCAD, sul quale (versione 12 – non 2012, proprio la 12, quella che girava ancora su DOS) aveva costruito il suo ArcCAD, rivolto alla creazione ed alla modifica dei dati cartografici e GIS.

Sinceramente non so chi abbia fatto la prima mossa. Però mi sembra probabile che la decisione sia arrivata da, Autodesk, intenzionata ad entrare nel promettente settore GIS. Anche perchè ESRI continuò a supportare ArcCAD per diversi anni, senza però mai rilasciare una versione adatta a girare sulle versioni successive di AutoCAD.

I primi loghi di AutoCAD Map 2, 3 e 4

E’ così nacque AutoCAD Map, prima come tecnologia ADE (AutoCAD Data Extension), poi con il rilascio della versione 1, il 9 agosto del 1996, basato su AutoCAD 13. E’ da notare che nello stesso periodo nacquero anche la altre applicazioni Autodesk verticali, basate su AutoCAD, come Architectural Desktop, Mechanical Desktop e Land Desktop, il progenitore di AutoCAD Civil 3D.

I primi AutoCAD Map, in sostanza aggiunsero ad AutoCAD un insieme di comandi dedicati alla gestione delle mappe e della cartografia in formato DWG, con la possibilità di importare ed esportare dagli altri formati GIS. Quindi il primo Map gestisce i sistemi di coordinate, esegue pulizie automatiche delle mappe e dei disegni, gestisce gli attributi (i Dati Oggetto), associa i DWG al progetto ed esegue query cartografiche su di essi, crea topologie (punto, linea e poligono) e le utilizza per le analisi GIS.

Ecco il riepilogo delle 18 versioni di AutoCAD Map 3D rilasciate finora

Alla fine degli anni 90, nei dintorni del rilascio di AutoCAD Map 3, Autodesk fece un altro passo avanti: l’acquisizione dall’esterno altri software GIS, in particolare World, MapGuide e GIS Design Server. MapGuide, il server WebGIS, ebbe molto successo, ne parlerò ancora. Mi ricordo ancora di Autodesk World, era un vero GIS Desktop, ma non ebbe successo. GIS Design Server, un sistema Unix per grandi aziende a poco a poco vide i suoi clienti seguire la tendenza generale al downsizing, mentre il suo know-how venne a poco a poco riversato negli altri prodotti.

Commercialmente, poi nacquero le Autodesk Map Series, versione 5 e poi 6, che contenevano tre prodotti: AutoCAD Map, Autodesk Raster Design, per la gestione delle mappe raster, ed il nuovo Autodesk OnSite (poi ribattezzato Autodesk Envision), che ebbe vita breve. Intanto, il prefisso AutoCAD venne stato sostituito con Autodesk, ma pochi se ne accorsero. 🙂

Chi si ricorda delle Autodesk Map Series?

Con la versione 2005 venne aggiunto al nome Autodesk Map il suffisso 3D,  in seguito alla comparsa di un nuovo menu Civil, che rese disponibili alcune funzionalità del neonato fratello maggiore, Civil 3D. Si trattò di un assaggio.

Con la versione 2007, ecco un grande salto in avanti. Autodesk rivide la sua strategia, riscrisse da zero MapGuide per garantire il supporto di Linux, che nel mondo Web la fa da padrone. Anche per questo MapGuide venne rilasciato in versione Open Source sul sito della Fondazione Open Source Geospatial, ed è ancora oggi il nocciolo duro dell’attuale Infrastructure Map Server, che è strettamente integrato con l’attuale AutoCAD Map 3D.

Da questa profonda revisione del server WebGIS derivò una nuova tecnologia, molto innovativa: FDO (Feature Data Object, in italiano Fonti Dati Oggetti cartografici). In sostanza, FDO si propone di rendere l’interfaccia del software indifferente rispetto al formato dei dati, un progresso non piccolo. Si basa su Provider, che gestiscono l’accesso ai dati basati su file, servizi web o Geodatabase, per permettere poi la loro vestizione, analisi e modifica con una unica interfaccia utente. Anche la tecnologia FDO viene rilasciata Open Source per permettere la sua massima diffusione.

La tecnologia FDO libera Map dal formato DWG

FDO venne integrato in AutoCAD Map 3D, che in questo modo si liberò dal vincolo del formato DWG.

Grazie alla nuova tecnologia ora è possibile caricare, modificare e salvare nel loro formato originale i dati GIS, ed accedere ai servizi standard WMS e WFS vie internet. Anche il suffisso 3D acquistò nuovo significato, grazie alla possibilità di utilizzare i modelli digitali di elevazione (DEM) e di rappresentarli in 3D, proiettando su di essi tutti gli altri dati GIS. Inoltre divenne possibile pubblicare i progetti di Map 3D direttamente su MapGuide (poi Infrastructure Map Server). Insomma, Il risultato è che AutoCAD Map 3D ora contiene una vera e propria piattaforma GIS multiformato.

Intanto è da notare che negli stessi anni Autodesk fece un’altra importante acquisizione, la società svizzera C-Plan, da cui nacque Autodesk Topobase, un applicativo basato su AutoCAD Map 3D dedicato alla gestione delle reti tecnologiche, che viene rilasciato proprio con la versione 2007, Ne parlerò ancora.

Ma naturalmente non è finita. Nelle versioni successive, Map 3D continuò a crescere, ed il sottoscritto cominciò a scrivere Blog. Quindi puoi leggere gli articoli sulle novità che ho pubblicato di anno in anno:

Le novità di AutoCAD Map 3D 2008: si torna al nome classico, AutoCAD Map 3D. Miglioramenti ad FDO,  nell’accesso ai dati e nella velocità, creazione di metadati, uso di Buffers e Joins sui dati GIS,

Le novità di AutoCAD Map 3D 2009: uso dei comandi di AutoCAD per modificare i dati GIS, nuovi comandi Dividi e Unisci sui poligoni GIS, nuovo Generatore di espressioni per eseguire Query sui dati GIS, nuove etichette dinamiche, migliore connessione a servizi WMS, supporto dell’ambiente Citrix.

Le novità di AutoCAD Map 3D 2010: stampa in PDF ed uso dei PDF come riferimenti esterni di sfondo, introduzione dell’interfaccia basata sulla Barra multifunzione (Ribbon), nuovi strumenti di analisi tramite Overlay sui dati GIS, nuovi strumenti per la gestione dei rilievi, supporto del formato LandXML, nuovi Provider FDO per Microsoft SQL Server 2008 e per GE Energy Smallworld, ed il supporto di ArcSDE 9.3 di ESRI, supporto per sistemi operativi XP e Vista a 64 bit.

Le novità di AutoCAD Map 3D 2011: supporto di Windows 7 a 32 e 64 bit, gestione nuvole di punti da laser scanner e creazione DEM, anche da punti e curve di livello, nuovi Provider FDO per PostGIS e SQLite, creazione flussi di lavoro per automatizzare le operazioni ripetitive, stampa griglie e reticolati.

Le scatole di AutoCAD Map 3D 2008, 2009, 2010 e 2011

Le novità di AutoCAD Map 3D 2012: viene creata una nuova versione Enterprise che integra Topobase, di cui ti ho parlato prima, rendendo possibile gestire reti tecnologiche grazie ai modelli di settore, e creare progetti GIS personalizzati sia su file che su Geodatabase. Inoltre vengono introdotti forti miglioramenti nella vestizione grafica e nelle etichette dei dati GIS, ora molto più flessibili ed in grado di utilizzare gli stessi stili di linea ed i retini di AutoCAD, il supporto per le immagini raster in formato ECW ed MrSID, una rinnovata libreria di gestione dei sistemi di coordinate, un nuovo Provider FDO per l’accesso al personal Geodatabase di ArcGIS, un intero nuovo software aggiuntivo, SSA (Storm and Sanitary Analysis) per l’analisi delle condotte di scarico dell’acqua.

Le novità di AutoCAD Map 3D 2013: scompare la versione Enterprise, integrata ora nel semplice Map 3D. Inoltre viene aggiunta la creazione Tooltips ed Hyperlink dinamici, mappe dinamiche nei layout di stampa, per rappresentare viste differenti della stessa mappa, creazione di simboli per le mappe da blocchi di AutoCAD, pubblicazione nativa del formato DWG sul Web grazie ad Infrastructure Map Server, i modelli dati di settore sono modificabili offline e possono essee costruiti anche su SQL Server, uso di sistemi di riferimento lineari (segmentazione dinamica).

Le novità di AutoCAD Map 3D 2014: l’ultima versione rilasciata finora supporta Windows 8 a 32 e 64 bit, permette di accedere alle Live Maps di Bing, è integrata con i servizi Cloud di Autodesk 360, In realtà ora Map 3D va visto sempre di più come uno dei componenti della soluzione Autodesk complessiva, chiamata Infrastructure Design Suite, che per esempio aggiunge Raster Design, quindi tutte le funzionalità per gestire e modificare i dati raster, e ReCap per la gestione delle nuvole di punti da laser scanner. Inoltre Map 3D diviene lo strumento fondamentale per preparare i dati al nuovo ed entusiasmante InfraWorks.

PS: per le novità della versione 2015 leggi qui.

Bene, direi che la tecnologia ha fatto molti passi avanti.
Attendiamo i prossimi!
GimmiGIS