BIM per il ciclo idrico integrato: l’esperienza di AqA

Rilancio volentieri il post dei miei colleghi sul percorso verso il BIM seguito da AqA di Mantova, parte del gruppo Tea.

Di questi tempi, la gestione dell’acqua è divenuta sempre più critica, di fronte alle sfide del cambiamento climatico, che come tutti stiamo notando, comporta sia siccità che alluvioni, a seconda dei territori.

AqA è la società benefit del gruppo Tea che gestisce il servizio idrico integrato in 40 comuni, portando acqua al 75% degli abitanti della provincia di Mantova e restituendola all’ambiente tutelando i recettori finali.

L’azienda si occupa di curare la captazione, il sollevamento, lo stoccaggio, il trasporto, il controllo, la distribuzione, il collettamento fognario e la depurazione biologica dell’acqua.

L’obiettivo di Aqa è la sostenibilità idrica, che si concretizza nell’attenzione all’ambiente, nell’impegno a estendere il servizio idrico al territorio ancora non servito e a ridurre al minimo le perdite idriche, già oggi al di sotto il 25%. Questo dato colloca la società nella classe migliore di performance.

Da Tea Spa ad Aqa srl SB sulla strada della digitalizzazione

Il percorso di digitalizzazione dell’azienda parte nel biennio 2018-19 all’interno degli Uffici del Servizio di Ingegneria del gruppo Tea spa.

Già allora, prima della nascita di AqA srl SB” racconta l’ingegner Nicola Ravanini, referente BIM per i servizi a rete (acquedotti e fognature), “avevamo iniziato ad approcciare ai processi BIM con una formazione sui software Autodesk Civil 3D e Revit, mirata al ruolo di BIM Specialist”.

Dopo il riassetto societario, nell’aprile 2019, parte dello staff tecnico è confluito in AqA srl SB. Questo ha comportato anche un cambio di visione, con un focus più centrato sull’attività di BIM Coordinator.

La metodologia BIM nasce strada facendo, con un percorso che ci permette di efficientare e migliorare quanto già facevamo in passato”.

Il BIM tra vantaggi e occasioni mancate

Quello al BIM è stato un approccio graduale e l’ingegner Giovanni D’Amato, referente BIM per gli impianti (depuratori e potabilizzatori), lo spiega bene:

Abbiamo anticipato i tempi per non farci trovare impreparati e subire semplicemente un obbligo normativo”.

Tuttavia, sottolineano in AqA srl SB, ci sono grandi sfide all’orizzonte per sfruttare appieno i vantaggi di questa metodologia: una volta realizzate le opere, il modello completo dovrebbe diventare un supporto fondamentale per la gestione di tutto il ciclo di vita degli asset, ma serve un grande sforzo per raggiungere questo obiettivo.

Purtroppo”, dice ancora Ravanini “spesso il BIM viene visto come un semplice modello 3D e non una metodologia. È in realtà un modo di lavorare che deve essere impostato e condiviso: solo così porta davvero risultati, anticipando e risolvendo molti problemi che spesso emergono durante il ciclo di vita di un’opera”.

Come illustrato nel grafico seguente, infatti, la metodologia BIM traduce concretamente due concetti ormai assodati:

  1. prima si prendono le decisioni e più alti saranno i benefici da esse conseguenti (curva 1);
  2. più tardi avviene la scelta di variare un progetto e più alti saranno i costi conseguenti (curva 2).

In questo modo gli sforzi e i costi si concentrano nella fase progettuale (curva 4 metodo BIM vs. curva 3 metodo tradizionale), alleggerendo la fase costruttiva e diminuendo drasticamente l’impatto economico delle varianti in corso d’opera.

AqA sa dove vuole arrivare sfruttando la metodologia BIM: in azienda, per la parte reti, si sta lavorando all’impostazione di un processo con cui è possibile ottenere un modello di quanto realizzato che viene direttamente inserito nella piattaforma GIS aziendale. Le tecnologie BIM e GIS si sposano perfettamente.

Per quanto riguarda gli asset impiantistici puntuali è necessario un lavoro su due fronti: cartografia GIS e asset/facility management. Il lavoro in questa direzione necessita di mettere a sistema numerose scelte strategiche, funzioni e applicativi oggi gestiti da uffici distinti. Il BIM in questo senso è una grande sfida manageriale.

L’importanza dell’Ambiente di Condivisione dei Dati

Uno strumento imprescindibile per la metodologia BIM è l’Ambiente di Condivisione Dati (comunemente chiamato AcDat o CDE).

L’azienda mantovana ha scelto la piattaforma Autodesk Construction Cloud (ACC), tool che permette di condividere informazioni e revisionare progetti con tutti gli attori coinvolti. E tutto questo è possibile anche in assenza di un modello. Volendo citare di nuovo l’ing. Ravanini, il grande vantaggio del BIM è, dunque, quello di semplificare i processi.

Aqa e One Team, una collaborazione di successo

AqA e One Team collaborano dal 2020, quando quest’ultima si è aggiudicata la gara di consulenza per l’implementazione del BIM che includeva formazione, analisi dei processi, stesura dei documenti di gestione BIM e affiancamento nelle attività di coordinamento, compresa la verifica dei modelli As-Built.

La collaborazione sta proseguendo in maniera proficua, come confermato dagli ingegneri di AqA:

Insieme abbiamo creato un percorso guidato che facilita il nostro lavoro”.

Bene, se vuoi approfondire:

Alla prossima!
Giovanni Perego, detto GimmiGIS

Vuoi lavorare con noi? Stiamo assumendo!

Se frequenti questo Blog, magari ti stai laureando o l’hai fatto da poco, ecco un annuncio che ti può interessare.

L’azienda per cui lavoro, One Team, sta assumendo!

Cerca proprio una figura che da avviare al mondo BIM per le infrastrutture, utilizzando la soluzione Autodesk: Civil 3D, InfraWorks, Recap Pro…

One Team è un’azienda italiana in forte crescita, lavora supporto di progettisti e stazioni appaltanti nell’innovazione BIM per l’ingegneria, l’architettura ed il cantiere, e sta partecipando a progetti di sviluppo e innovazioni europei.

E’ tra i principali partner italiani dei brand internazionali di software BIM e GIS, ha quattro sedi principali in Italia ed una in Spagna con più di cento collaboratori.

E poi, vuoi mettere il privilegio di lavorare con me? 🙂 🙂 🙂

Ti aspettiamo!
Giovanni Perego detto GimmiGIS

Corso BIM e GIS per la Sostenibilità del progetto e del cantiere

Finalmente è disponibile sulla nostra piattaforma Training in a Box, Il primo corso su BIM e GIS per la sostenibilità del cantiere.

Cos’è Training in a Box?

Training in a box, TIAB per gli amici, è la nostra piattaforma di e-learning, dove rendiamo disponibili corsi registrati per il mondo GIS e quello della progettazione BIM.

Il corso, preparato e registrato da Marta Tadiotto, permette:

  • Di individuare le linee guida e la normativa di riferimento per gli interventi di sostenibilità ambientale
  • Di comprendere come elaborare le informazioni per valutare e certificare i progetti in termini di sostenibilità
  • identificare gli strumenti messi a disposizione dai software BIM e GIS per supportare un approccio sostenibile

Bene, ma perché utilizzare corsi registrati che trovi in TIAB?

  • Perché puoi seguirli quando e dove vuoi: i corsi sono disponibili 24 ore su 24, 365 giorni l’anno.
  • Perché i docenti sono professionisti esperti, che offrono formazione di alto livello.
  • Perché i corsi ti offrono anche i dati, per seguirli con esercitazioni pratiche.

Bene, non ti resta che andare al corso BIM e GIS per la Sostenibilità

Buon corso!
Giovanni Perego, detto GimmiGIS

BIM, GIS e Sostenibilità per le infrastrutture

E’ ancora in corso, in questi anni, la transizione al metodo BIM del mondo delle costruzioni e delle infrastrutture.

Anzi, in alcuni casi è appena iniziata, e molti di noi stanno lavorando intensamente per sostenere questa innovazione fondamentale.

Ma il mondo non si ferma, e da qualche tempo si stanno affacciando nuove sfide per i progettisti: si tratta della lotta contro l’inquinamento, lo spreco delle risorse ed il conseguente cambiamento climatico, l’ingiustizia sociale ed economica.

Sfide che spesso vengono riassunte in una parola magica: sostenibilità.

Questo perchè il 70% dei costi, economici, ambientali e sociali del ciclo di vita di un prodotto è determinato nella fase di progettazione.

Bene, la buona notizia è che l’adozione del BIM, nonché le tecnologie GIS sono pressoché indispensabili nell’affrontare questa nuova sfida.

Perchè le procedure che garantiscono la sostenibilità della progettazione sono molto avide di dati ed informazioni, e sia il GIS che il BIM nascono proprio per migliorare la gestione e l’utilizzo delle informazioni legate all’ambiente ed ai progetti.

Bene, ma dove possiamo rivolgerci, in Italia, per trovare la strada giusta per rendere la progettazione sostenibile?

Vista la nostra esperienza sia in campo BIM che in campo GIS, abbiamo pensato di proporre un corso dedicato a questi temi, intitolato:

Durante il corso, verrà brevemente presentata la normativa di riferimento per lo sviluppo sostenibile, a partire dai 17 obiettivi proposti dall’ONU fino ad arrivare al PNRR.
Verrà poi illustrato come i temi di sostenibilità possano essere introdotti all’interno della metodologia BIM e nell’ambiente GIS e come questa collaborazione possa essere d’aiuto all’elaborazione delle informazioni al fine di ottenere le certificazioni di sostenibilità passando per la creazione di un Geodigital Twin.
Si entrerà poi nel dettaglio mostrando una panoramica dei vari strumenti e tool disponibili in diversi software per le analisi necessarie al riconoscimento dei crediti previsti nei protocolli.
Infine, verrà illustrato il metodo di calcolo proposto da AIS- associazione infrastrutture sostenibili per la valutazione della sostenibilità di un progetto in fase progettuale e di cantiere.

Del resto Noi di One Team, modestamente, siamo impegnati nella sostenibilità da molto tempo, anche a livello aziendale.

Ti aspettiamo!
Giovanni Perego, detto GimmiGIS

Normativa BIM: guarda il Webinar registrato sulla nuova UNI 11337 Parte 0

Finalmente è disponibile qui la registrazione del Webinar organizzato da ASSOBIM e UNI, dove gli autori hanno presentato la nuova importante Guida alla Normativa BIM, di cui ti ho già parlato qui.

La nuova Guida UNI, presentata anche come la nuova UNI 11337 parte 0, rappresenta un supporto indispensabile al nuovo Codice dei contratti pubblici.

Ti aiuta a capire come sono organizzate le normative BIM, sia quelle italiane UNI che quelle internazionali ISO, ed è per fortuna gratuita.

Al Webinar hanno partecipato gli autori della Guida, tutti con grande esperienza in campo BIM, ecco il programma:

  • Introduzione
    Adriano Castagnone (Presidente ASSOBIM)
    Paola Marone (Presidente Federcostruzioni)
  • La norma UNI 11337 parte 0
    Marco De Gregorio (UNI – Technical Project Manager Innovazione e Sviluppo)
    Alberto Pavan (Dipartimento ABC Politecnico di Milano – Docente di Project Management e Coordinatore commissione tecnica UNI/CT 033/SC 05)
  • Le nuove parti della UNI 11337: gestione digitale per le stazioni appaltanti
    Viola Albino (Agenzia del Demanio – Responsabile U.O. Gestione Digitale del Patrimonio Immobiliare)
  • Le nuove parti della UNI 11337: gestione digitale per le infrastrutture
    Cinzia Gatto (Italferr S.p.A. – Strategy Information Mgmt and Regulation Analysis)
  • Il punto di vista dei professionisti
    Roberta Cecchi (Professore Master BIM Unipisa)
  • Conclusioni
    Riccardo Perego (Vicepresidente ASSOBIM con delega ai rapporti con le istituzioni)

Modera: Giacomo Galli (Responsabile Editoriale BIMportale)

Buona visione!
Giovanni Perego, detto GimmiGIS

Webinar: gestione sostenibile del territorio con strumenti GIS

Sono molto lieto di invitarti a questo Webinar gratuito, che verrà tenuto dal mio ottimo collega Dennis Zammarchi, GIS Application Engineer in One Team.

Perchè penso che sia ora, anche per chi si occupa di BIM, di approfondire cosa permettono gli strumenti GIS, soprattutto nel campo della sostenibilità.

Durante il webinar, dopo un accenno alla normativa e ai principi di sostenibilità, verrà affrontato il tema dell’utilizzo del GIS nei processi di gestione del territorio con approcci sostenibili.

Saranno presentate le potenzialità dell’ambiente GIS ESRI in questo ambito, dalla acquisizione di dati geografici di supporto all’elaborazione di analisi.

Inoltre, saranno presentati esempi applicativi di supporto per la gestione del cantiere sostenibile.

Il Webinar si terrà martedì 25 giugno dalle 11.00:

Buona partecipazione!
Giovanni Perego, detto GimmiGIS

FERROVIENORD: dal BIM al cantiere sostenibile

Oggi voglio rilanciare un’altra Buona Pratica BIM italiana, pubblicata sul Blog di One Team, Let it BIM.

Si tratta della progettazione e realizzazione di un importante collegamento ferroviario, che congiungerà la linea RFI del Sempione con Gallarate ed il Terminal 2 dell’Aeroporto Intercontinentale di Malpensa, per un totale di 5,7 chilometri di linea ferroviaria.

L’intervento è la prosecuzione del collegamento tra il Terminal 1 e il Terminal 2 di Malpensa, ultimato a dicembre 2016, e fa parte di un sistema infrastrutturale molto più ampio. Rappresenta un importante passo avanti nella strategia a lungo termine per migliorare l’intera rete delle infrastrutture che garantiscono l’accessibilità all’Aeroporto di Malpensa.

La progettazione è stata realizzata da NORD_ING, la società di ingegneria del Gruppo FNM che coordina la realizzazione di tutti gli interventi di potenziamento infrastrutturale e di ammodernamento della rete ferroviaria e degli impianti di FERROVIENORD, operando anche in modalità BIM.

Il bello di questa Buona Pratica è che oltre ad essere stata progettata in modalità BIM, il tracciato è stato studiato in modo da essere sostenibile, limitando l’impatto sul territorio, che ricade all’interno del Parco regionale del Ticino.

Molto interessante il fatto che BIM e sostenibilità si sono sostenuti a vicenda: la progettazione BIM è stata fondamentale per ottenere la migliore sostenibilità dell’opera e per calcolare gli indicatori richiesti.

Inoltre, in fase di gara e di progettazione è stato richiesto il rispetto dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) su specifiche tecniche dei componenti edilizi e specifiche tecniche del cantiere.

E non è finita: con il supporto di One Team, NORD_ING ha deciso di applicare, prima società in Italia, alcune linee guida di AIS, (Associazione Infrastrutture Sostenibili) sul Cantiere sostenibile, come descritte nel suo Position Paper n.5.

Seguendo queste linee guida, l’opera sarà realizzata minimizzando l’impatto con l’ambiente, con il paesaggio e con le persone, tenendo conto del bilancio ambientale, grazie al risparmio energetico, al riciclo dei materiali ed all’attenzione all’intero ciclo di vita dell’opera.

Buona lettura!
Giovanni Perego, detto GimmiGIS

Interoperabilità BIM-GIS, formati aperti ed AI: guarda il Webinar ASSOBIM

Annuncio volentieri che, se lo sei perso, puoi guardare liberamente qui la registrazione su YouTube del Webinar sull’interoperabilità BIM-GIS per le infrastrutture.

il relatore è il grande Santi Sarica, mio collega, nonché blogger come me, qui il suo Blog.

Santi non si è limitato a parlare di interoperabilità BIM-GIS, ma ha anche parlato di formati OpenBIM, in particolare il nuovo IFC 4.3, e di Intelligenza Artificiale applicata al BIM.

Ecco come ha descritto il Webinar:

In questi ultimi tempi la sinergia tra BIM e GIS ha subito una forte accelerazione.
In questo appuntamento parleremo degli attuali punti di contatto tecnologici diretti tra BIM e GIS ma anche di quelli indiretti attraverso i veicoli informativi Open BIM, con un focus sull’ultima versione del formato IFC 4.3 che include i domini per le infrastrutture ampliando così l’interoperabilità tra queste due discipline progettuali.
Infine, daremo un veloce sguardo anche all’intelligenza artificiale, uno dei temi caldi di questo ultimo periodo, e come questa nuova risorsa tecnologica possa intervenire ed essere d’aiuto nell’interoperabilità tra BIM e GIS.

Come puoi vedere, il tema è molto interessante!

Buona visione!
Giovanni Perego detto GimmiGIS

Ferrovie italiane: BIM e GIS per aumentare l’efficienza

Da diversi anni seguo con molto interesse l’evoluzione tecnologica di una delle più grandi aziende italiane: Ferrovie italiane, guidata da FSTechnology, “la Società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane deputata a comprendere, valutare e gestire le esigenze in ambito digitale delle Società Clienti. “

Anche perchè ho avuto il piacere di conoscere di persona il gruppo di lavoro che ha avviato l’adozione del BIM in Italferr, e che lo sta portando avanti ora in FSTechnology.

Una realtà dinamica ed intraprendente, che sa sfruttare al meglio le innovazioni messe a disposizione dagli sviluppatori di software, come Autodesk ed ESRI.

Ora i progressi nell’integrazione tra BIM e GIS di Ferrovie Italiane vengono presentati con un video molto bello in questa pagina dedicata, descritto in questo modo (la traduzione dall’inglese è a cura del sottoscritto):

“Il Gruppo FS Italiane è una delle più grandi realtà industriali in Italia, focalizzata sulla realizzazione e manutenzione di ferrovie e strade accessibili, integrate, resilienti e interconnesse. Per ottenere una migliore collaborazione e precisione, FSTechnology sta adottando approcci innovativi integrando BIM e GIS. Il team ha riunito BIM e GIS per stimare i volumi di taglio e alimentazione attorno ai binari ed eseguire studi sull’accessibilità del sito. Con Autodesk Construction Cloud, Autodesk Revit, Esri ArcGIS ed Esri ArcGIS GeoBIM, hanno raggiunto nuovi livelli di sostenibilità con il monitoraggio dell’impatto ambientale. Inoltre, l’automazione delle attività ripetitive ha comportato un risparmio di tempo del 40%.

Se ti interessano maggiori dettagli, puoi leggere il mio articolo sul Rail Summit di Amsterdam, dove trovi i link per vedere i due importanti interventi di FSTechnology tenuti in quell’occasione:

  • Il primo sull’integrazione tra BIM e GIS, a cura di Marcella Faraone ed Ilaria Mascellani.
  • Il secondo, a cura di Alessandro delle Monache e Luca Capuani, ha presentato in che modo si è diminuito del 40% il tempo necessario per alcune attività di gestione dei dei cantieri dell’alta velocità Salerno – Bari, automatizzando il calcolo di sterro e riporto e dello stato di avanzamento dei lavori.

Buona visione!
Giovanni Perego, detto GimmiGIS

Ti presento il canale italiano BIM per le infrastrutture

Da qualche tempo, è attivo su Linkedin qui, il GII, il Gruppo Italiano degli utenti Autodesk per le Infrastrutture.

Si tratta di un’iniziativa molto interessante, che periodicamente organizza incontri online in cui vengono presentate esperienze italiane di utilizzo dei software Autodesk per il BIM per le infrastrutture.

Ad esempio, l’ultimo appuntamento del 22 aprile ha visto due presentazioni:

  • Progettazione di un bacino per la mitigazione del rischio idraulico, a cura dell’ing. Lorenzo Serafini di Abacus.
  • Progettare parchi eolici e fotovoltaici con InfraWorks e Civil 3D, a cura dell’ing. Salvatore Macrì di Autodesk.

Bene, se ti interessa recuperare le esperienze presentate finora, puoi visitare il canale YouTube dove vengono pubblicate le registrazioni degli incontri, e non solo.

in questo canale, infatti, trovi tre Playlist:

  • Comunità italiana degli utenti Autodesk Infrastrutture, dove trovi le registrazioni dei quattro incontri soltisi finora
  • La progettazione parametrica delle infrastrutture, dove trovi numerosi video istruttivi, su temi come la modellazione delle superfici, progettare scavi e reti di condotte, e così via
  • Il Country Kit Italiano di Autodesk Civil 3D, altri video che ti illustrano nei dettagli le funzionalità di questo componente molto importante per noi italiani.

Bene, cosa aspetti?

Non ti resta che visitare il canale YouTube degli utenti italiani di Autodesk per le infrastrutture.

Buona visita!
Giovanni Perego detto GimmiGIS