
Approfitto del recente rilascio dell’utilità Autodesk Shared Reference Point 2019, per ribadire un aspetto molto importante della progettazione BIM: l’importanza della georeferenziazione.
Sì, perchè BIM è collaborazione. Ma come posso collaborare con tutto il mondo della cartografia e GIS, che vuol dire ortofoto, modelli digitali del terreno, cartografie tecniche e così via, se il mio progetto ha lo zero in basso a sinistra? E come posso far collaborare i progetti BIM orizzontali (ovvero di infrastrutture) con quelli verticali (ovvero di architetture ed edifici) se non attraverso la loro georeferenziazione?
Bene, ma in pratica come posso fare? Ora hai due strade a disposizione.
La prima, quella tradizionale, prevede di usare Shared Reference Point a partire da un disegno già georeferenziato di Civil 3D, per condividere un punto ed una direzione con Revit, che così potrà creare il sistema di coordinate adeguato, anche se il progetto è stato inizialmente creato sullo zero.
La seconda, quella nuova, è resa disponibile dalle nuove versioni 2019.1 di Civil 3D e di Revit, di cui ti ho scritto qui e qui, grazie alla condivisione delle Superfici Topografiche di Civil 3D, che ovviamente possono essere già georeferenziate. Vai all’articolo su Revit 2019.1 per approfondire.
Se invece vuoi capire meglio Shared Reference Point, puoi guardare il video seguente, dove John Sayre di Autodesk ti mostra la tecnologia Shared Reference Point in azione, per di condividere la georeferenziazione dei progetti tra AutoCAD Civil 3D, Revit, InfraWorks e Navisworks. Continua a leggere