Nuovi contenuti BIM per le infrastrutture

L’estate scorsa, Autodesk ha creato sul suo sito web italiano una pagina dedicata al BIM per le infrastrutture.

La trovi all’indirizzo www.autodesk.it/transportation ed è nata inizialmente con il titolo “Progettare pianificando” (Te l’avevo presentata qui), per distribuire due documenti importanti:

  •  l’eBook italiano sul BIM per le infrastrutture, un PDF evoluto (contiene menu interattivi e filmati) che illustra le caratteristiche ed i vantaggi di questa metodologia innovativa.
  • Lo studio McGraw-Hill sul valore economico del BIM per le infrastrutture, un PDF più tradizionale ma ricco di contenuti utili.

La pagina con il passare del tempo ha cambiato titolo (“Velocizza la consegna dei progetti“) e soprattutto si sta arricchendo di contenuti: ad esempio i 5 video in italiano, tra cui l’ultimo è quello sull’esperienza di progettazione ferroviaria della città di Bamberg, di cui ti ho scritto qui.

Ora trovi ulteriori nuovi contenuti nelle due schede sotto l’immagine principale

Sotto Video e risorse trovi altri filmati, la Webcast sul BIM per le infrastrutture (hai la possibilità di ascoltare la voce del tuo affezionatissimo 🙂 ) e due serie di video tecnici sulla Infrastructure Design Suite e su AutoCAD Civil 3D.

Sotto Testimonianze dei clienti. trovi ben 12 schede, alcune complete di video e PDF scaricabile, ad esempio Bamberg che è anche in italiano, altre con uno dei due, in lingua inglese.

Buona visione e buona lettura!.
GimmiGIS

CAD, GIS, BIM, Città Digitali ed OpenGeoData

Mi sono riguardato, in questa video-intervista dell’ottimo Giovanni Biallo di dicembre del 2011.

Dove ho esposto la mia opinione sull’evoluzione passata e le tendenze future della tecnologia: dal CAD al GIS, le potenzialità delle Città Digitali, del BIM per le infrastrutture e l’importanza degli OpenGeoData.

Bene, ripeterei parola per parola. Il bello è che durante questo anno la tecnologia mi ha dato molte conferme della direzione che ho descritto. Per questo ho aggiunto nella colonna di destra del Blog un richiamo a questo video: può essere un contributo utile per capire dove stiamo andando.

Ci rivediamo tra un anno per vedere se ci azzecco ancora 🙂

Buona visione
GimmiGIS

Infrastructure Modeler e CityGML

 

Tra le molte funzionalità nuove dell’ultima versione 2013 R2 di Infrastructure Modeler, riservata ai titolari di contratto di aggiornamento, Autodesk Subscription, c’è il supporto del formato CityGML.
(PS: ora Modeler si chiama InfraWorks, dalla versione 2014).

Si tratta di un formato di scambio aperto, basato su XML, per le Città digitali 3D. Utilizzato da molte municipalità in Europa, CityGML permette di caricare l’intera struttura di una città, compresi modelli dettagliati 3D, formata da strade, reti tecnologiche e coperture, in diversi livelli di dettaglio (Leveol Of Detail – LOD). Grazie al formato CityGML, Modeler ora può utilizzare dati molto più dettagliati che in precedenza.

Puoi vedere come fare per utilizzare dati CityGML con Modeler nel filmato qui sotto.
Se non puoi accedere a Youtube puoi scaricare il filmato qui,

In realtà il filmato poi prosegue con:

  • L’inserimento nel modello di un ponte, realizzato con Revit Structure ed esportato in formato .FBX
  • La rappresentazione dinamica delle ombre portate
  • La pubblicazione del modello sul Web e sui dispositivi mobili, grazie ad AIM 360.

Le istruzioni per utilizzare CityGML in Infrastructure Modeler le trovi qui.

Qui invece trovi molti dati di esempio per fare delle prove con il formato CityGML.

PS: qui puoi leggere un approfondimento su CityGML e Modeler (tradotto dal tedesco) scritto dal mio collega Eric Sanders sul Blog Geospatial Navigator.

Grazie Gwenael!
GimmiGIS

Everything is Geospatial: parola di Autodesk

Per l’esattezza lo dice Terry Bennett, Senior Industy Program Manager, della Civil Engineering and Planning AEC Solutions Division, intervistato da Susan Smith di Giscafé, durante l’Autodesk University tenutasi in dicembre 2012.

E’ bello sentirlo!

Leggi l’intervista in lingua inglese qui.

Il GIS per le infrastrutture la fa da padrone anche nelle previsioni di Susan per il 2013, insieme alla condivisione dei dati geografici, al cambiamento climatico, alla Nuvola (intesa come Cloud, ovvero i servizi via Internet) le immagini da satellite, i dispositivi mobili, la sicurezza.

Leggi qui le previsioni per il 2013.

Ed a proposito di Autodesk University, da poco sono disponibili online tutte le classi!
Fai clic qui per accedere 

Un buon inizio d’anno!
GimmiGIS

Autodesk alla prima conferenza OpenGeoData

Un’ ottima notizia.

Autodesk sponsorizza la prima conferenza OpenGeoData Italia, di cui ti avevo scritto qui.

Intitolata  OpenGeoData in Italia – istruzioni per l’uso“, la Conferenza si terrà a Roma il 28 febbraio, nella sede della Società Geografica Italiana, Palazzetto Mattei in Villa Celimontana, Via della Navicella, 12.

PS: visto il grande numero di iscritti, la sede della Conferenza è stata spostata al Centro Congressi Frentani, in Via dei Frentani 4 (Roma), a 10 minuti a piedi dalla Stazione Termini.


Clic qui per vedere la mappa completa

Autodesk interverrà con una propria relazione: leggi tutti i dettagli qui.

La conferenza sarà trasmessa anche via internet e su YouTube per favorire una maggiore partecipazione.

Per Il programma completo della Conferenza e per iscriverti fai clic qui per il sito dell’Associazione OpenGeoData Italia.

Ti tengo informato!
GimmiGIS

BIM Day a Milano il 30 gennaio

Gli amici di One Team organizzano un evento molto interessante..

Si chiama Building Information Modeling Day, si terrà il 30 gennaio 2013 presso lo Spazio Theca, in Piazza Castello 5 a Milano: Una giornata intera dedicata alla progettazione civile e architettonica.

La mattina, dalle 9.30, sarà dedicata alla progettazione di infrastrutture.

Saranno presentati, attraverso esempi concreti, i vantaggi dell’introduzione del Building Information Modeling nelle attività di progettazione delle infrastrutture, tramite l’utilizzo di modelli parametrici tridimensionali e di processi condivisi nelle fasi di pianificazione, progettazione, realizzazione e gestione:

  • Migliore valutazione degli scenari progettuali attraverso la creazione rapida di modelli concettuali e parametrici;
  • Riduzione delle rielaborazioni, azzeramento degli errori di coerenza geometrica e maggior facilità di gestione delle revisioni del progetto;
  • Efficace comunicazione degli scopi e delle caratteristiche di progetto agli attori coinvolti;
  • Efficiente gestione delle attività di cantiere

Puoi già iscriverti per la mattina qui.

Il pomeriggio, dalle 14.30 sarà dedicato alla progettazione architettonica.

Verranno presentate le seguenti tematiche relative alla metodologia di progettazione BIM:

  • Il BIM accessibile e necessario – analisi del nuovo software Autodesk Revit LT, nuova opportunità alla portata di tutti per evolvere verso le moderne metodologie di progettazione;
  • Il BIM come standard – presentazione del progetto Innovance per la standardizzazione della progettazione e delle informazioni legate a materiali e prodotti per l’edilizia;
  • Il BIM implementato in contesti scalabili – la definizione di uno standard e la sua adozione mediante un template strutturato in ambiente Revit è la chiave per un’implementazione di successo a qualsiasi livello

 Puoi già iscriverti per il pomeriggio qui.

Inoltre su Facebook trovi qui la nuova Pagina di One Team e qui l’evento BIM Day .

L’ho messo in calendario!
GimmiGIS

Creare filmati per presentare infrastrutture

La nuova versione 2013 R2 di Infrastructure Modeler, rilasciata sul Subscription Center, introduce un nuovo strumento per creare filmati efficaci di presentazione, chiamato Storyboard.
(PS: ora Modeler si chiama InfraWorks, dalla versione 2014).

Per imparare ad utilizzarlo, hai a disposizione qui 5 brevi filmati, che ti permettono in poco tempo di imparare a realizzare presentazioni professionali dei progetti di infrastrutture. Li ho guardati ed ho subito messo in pratica le informazioni…

Ed ecco il mio primo risultato: realizzato con OpenGeoData italiani, naturalmente. Nota bene: il ponte è assolutamente immaginario, l’ho utilizzato solo per presentare le potenzialità del software. Non me ne vogliano gli abitanti della splendida città di Gallipoli… 🙂

Buona visione!
GimmiGIS

Manuali e formazione GIS in italiano

Testata GEOforUS

Leggo con piacere di una interessante iniziativa di GEOforUS: una raccolta di riferimenti in italiano per la formazione all’uso dei software GIS. Tra i quali, naturalmente, le soluzioni Autodesk.

Ringrazio caldamente Giovanni per aver inserito tra i riferimenti anche questo Blog!

Il documento è stato pubblicato secondo la licenza Creative Commons, (come questo Blog) che ti permette di di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare 🙂 l’opera, alla condizione di citarne la fonte.

Scarica il documento sulla formazione ai software GIS qui.

Buona lettura!
GimmiGIS

Georeferenziare mappe catastali raster

Mappa di impianto catastale raster

A grande richiesta, visto anche l’interesse sollevato dal mio recente articolo sull’uso dei grigliati IGM, e più in generale dai sistemi di coordinate, ti propongo l’aggiornamento di un mio storico articolo, dedicato a spiegare la procedura per georeferenziare le mappe catastali raster.

La cartografia catastale è l’unica cartografia italiana disponibile a grande scala (1:1.000, 1:2.000) relativa a tutto il territorio nazionale, ed ha un ruolo molto importante nella pianificazione urbanistica e nei sistemi cartografici e GIS.

Purtroppo però la sua digitalizzazione è ancora in corso, da molti, (troppi!) anni, a cura dell’Agenzia del Territorio, da poco incorporata nell’Agenzia per le Entrate.. Provincia per provincia la situazione reale è molto differente: in alcuni casi le mappe catastali sono disponibili già in formato digitale e vettoriale, correttamente inquadrate nel sistema di coordinate nazionale (Gauss-Boaga), distribuita in formato CXF e/o DXF, e forse in alcuni casi ancora nel vecchio formato NTF2. In altri casi sono disponibili solo le mappe di impianto solo in formato raster, privo di georeferenziazione, come quello di cui sto per scrivere.

Spero le cose cambino presto, grazie anche alla recente tendenza della pubblica amministrazione verso gli OpenGeoData. Ma nel frattempo ci tocca lavorare su quello che passa il convento, e quindi prendere le nostre mappe raster e, per prima cosa, georeferenziarle.

E’ indispensabile procedere alla georeferenziazione delle mappe catastali prima di utilizzarle, perchè le deformazioni causate dai problemi di conservazione e dal passaggio nello scanner introducono errori geometrici non trascurabili. Inoltre le mappe possono essere affiancate tra loro, ed utilizzate come base per altre cartografie (ad esempio gli strumenti urbanistici) solo se sono inquadrate in un sistema di coordinate moderno.

Per effettuare la georeferenziazione ho utilizzato AutoCAD Raster Design, che permette la trasformazione della mappa e la correzione delle deformazioni presenti con il comando di trasformazione a foglio di gomma (Rubbersheet). Raster Design può essere installato su AutoCAD, ma è molto più efficace se installato su AutoCAD Map 3D oppure su AutoCAD Civil 3D, che riconoscono e gestiscono i sistemi di coordinate.

Puoi usare questa procedura per georeferenziare una qualsiasi mappa raster, con qualche aggiustamento.

Il punto di partenza sta nella griglia parametrica, presente nelle mappe catastali con le relative coordinate, di solito in uno dei sistemi Cassini Soldner (il sistema utilizzato dal Catasto, che risale al XIX^ secolo).

Dettaglio della griglia parametrica della mappa di impianto catastale

Per la trasformazione a foglio di gomma si utilizzano punti di controllo in numero adeguato, per ottenere il miglior risultato possibile, in relazione all’utilizzo che dovrà avere la mappa. E’ di fondamentale importanza che i punti siano distribuiti in maniera omogenea sulla mappa. Quindi, nel caso delle mappe di impianto catastale vanno utilizzati i punti di incrocio della griglia parametrica.

La direttiva dell’Agenzia del Territorio del 27/05/2008 richiede:

…l’acquisizione di 9 crocicchi/mappa e l’esecuzione di una rototraslazione a 4 parametri con un solo fattore di scala… […] I punti di controllo devono coincidere con i crocicchi dei parametri ed essere uniformemente distribuiti sulla mappa e, ove possibile, lungo la sua cornice o in corrispondenza degli spigoli.

Noi useremo invece tutti gli incroci della griglia, che sono 70. Questo perchè l’Agenzia del Territorio presume che il foglio di mappa non sia deformato o che lo sia in maniera omogenea, mentre purtroppo la realtà a volte è ben peggiore.

Operativamente, ecco i 4 passaggi necessari per la georeferenziazione:

1. Ricostruisci la griglia parametrica della mappa con dei vettori (usa le linee di AutoCAD). Se la griglia è nel vecchio sistema Cassini Soldner, puoi convertirla in un sistema di coordinate moderno, per esempio utilizzando CartLab, che puoi scaricare qui nella versione 1 gratuita oppure acquistare qui in versione 3 a basso costo.
Oppure puoi provare ad utilizzare la pagina dedicata del sito Web dell’ing. Vito Borneo.

Mappa di impianto catastale affiancata alla griglia vettoriale

2. Posiziona la mappa di impianto catastale nel disegno, prima di fianco alla griglia vettoriale, poi spostala, ruotala e scalala fino ad ottenere la migliore sovrapposizione possibile. Nota che, naturalmente, è impossibile ottenere un risultato preciso con questa sole tre operazioni, altrimenti saremmo già a cavallo… 🙂

Mappa di impianto catastale sottoposta alla griglia vettoriale

3. Avvia il comando di AutoCAD Raster Design Trasforma a foglio di gomma (da tastiera IRSHEET). Lo trovi nella Barra multifunzione, nella scheda Strumenti raster, nel riquadro Correla.

3.1 Nella finestra di impostazione dei punti di controllo scegli prima di tutto il metodo Polinomiale:

Finestra di impostazione punti di controllo, appena aperta

3.2 Premi il bottone Aggiungi punti per introdurre i punti di controllo: indica il punto di origine sul raster, poi il punto di destinazione sugli incroci della griglia parametrica ricostruita con vettori. Conviene che sia attivo lo Snap alle intersezioni, per agganciare automaticamente le intersezioni sui vettori, mentre per indicare il punto sul raster usa la rotella del mouse per ingrandire la vista e scegliere con la massima precisione. Se sbagli qualcosa non ti preoccupare: puoi sempre premere il tasto destro del mouse e scegliere Invio per tornare alla finestra dei punti di controllo, cancellare i punti sbagliati, e ripartire.

Indicazione del punto di controllo all’incrocio della griglia, prima sul raster, poi sul vettoriale

3.3 Se vuoi, a questo punto puoi premere il bottone Esporta per salvare i punti di controllo in un file di testo, quando hai terminato di introdurli. Ti serviranno per recuperarli in caso di problemi e per eventualmente modificarli o riutilizzarli

3.4 Alza il grado polinomiale delle equazioni che verranno utilizzate per la trasformazione. Visto che hai introdotto un numero elevato di punti, puoi aumentare il grado polinomiale delle equazioni da 2 ad un valore superiore. Potrai notare che aumentando il grado, l’errore totale che leggi in basso nella finestra tende a diminuire, ma non esagerare: la soluzione migliore, con 70 punti, è quella di scegliere grado 4 o 5.

Finestra di impostazione punti di controllo.
In alto il grado polinomiale, in basso l’errore totale

3.5 Infine premi il bottone OK ed attendi che il software faccia il suo lavoro!
Il risultato sarà una mappa catastale finalmente georeferenziata, al meglio della tecnologia attuale.

4. Salva il risultato: puoi salvare sia il DWG, che richiama il raster georeferenziato, sia salvare, o meglio esportare il file raster, scegliendo in quale formato salvarlo e soprattutto salvando anche le informazioni di georeferenziazione. Con il comando Esporta immagine (IEXPORT) puoi salvare la mappa georeferenziata in molti formati. Il più diffuso, riconoscibile anche dalle altre applicazioni GIS, è il .Tif affiancato da un piccolo file .Tfw (chiamato anche file World) che contiene la georeferenziazione. Anche il Jpg + Jpw può andare, mentre la compressione migliore la si ottiene con il recente formato Jpg 2000 (J2k), che però può non essere riconosciuto da tutte le applicazioni GIS. Nota che AutoCAD Raster Design manterrà associato al DWG il file raster esportato, se fai attenzione a lasciare attiva l’apposita opzione.

Esportazione della mappa georeferenziata e formati disponibili

Passaggio finale nell’esportazione in Tif + Tfw (File World)

Bene, spero che questo lungo articolo ti possa essere utile in un compito impegnativo ma molto importante. Lasciami pure un commento se hai bisogno di maggiori informazioni

Alla prossima!
GimmiGIS

Analisi dei corsi d’acqua: novità per il 2013

Di nuovo a proposito di inondazioni. Da tempo sugli Autodesk Labs è disponibile una estensione molto interessante per AutoCAD Map 3D ed AutoCAD Civil 3D 2012, chiamata River Analysis Extension, RAE per gli amici. Te l’avevo descritta nei dettagli qui.

L’estensione si occupa di analisi e modellizzazione dei corsi d’acqua, e permette di utilizzare in ambiente AutoCAD il famoso HEC-RAS, il software sviluppato dall’Hydrologic Engineering Center (HEC) chiamato River Analisys System (RAS). Penso sia molto utile in un paese come il nostro soggetto a frequenti inondazioni con esiti catastrofici: per questo ho seguito con attenzione questa estensione. Puoi fare clic sull’etichetta RAE per leggere tutto quello che ho pubblicato finora.

Come tutte le anteprima di tecnologia dei Labs, anche RAE aveva una scadenza: il 31 dicembre 2012, appena trascorsa. Molti quindi si chiedono quale sarà il futuro di questa estensione, ed in vista della scadenza gli interventi nel gruppo di discussione sono stati molto numerosi.

Bene, Scott Sheppard dei Labs ci annuncia qui le opzioni possibili::

  • Estendere la durata dell’estensione per gli utilizzatori di AutoCAD Map 3D 2012 ed AutoCAD Civil 3D 2012, per raccogliere ulteriori pareri..
  • Creare una nuova estensione per gli utilizzatori delle versioni 2013
  • Rendere disponibile l’estensione sul Subscription Center, per gli utilizzatori che hanno il contratto di manutenzione (Subscription) attivo.

La decisione verrà presa nell’arco di questo mese.

PS: infatti, oggi 1 febbraio, è stata ufficializzata la prima delle tre scelte: l’estensione, utilizzabile su Map 3D e Civil 3D 2012, va scaricata di nuovo e funzionerà fino al 30 giugno 2013. Se ti interessa scaricala qui.

PPS 10 aprile 2013: una novità molto importante, l’estensione RAE ora è incorporata in modo definitivo nella nuova Infrastructure Design Suite Ultimate. ora si chiama River and Flood Analysis Module.
Leggi qui la composizione delle nuove Infrastructure Design Suite 2014.

Finalmente.
GimmiGIS