Tag: Raster Design

Da oggi disponibili le Autodesk Industry Collections

aec-collection-badge-256Da oggi, 1° agosto 2016, sono disponibili le nuove Autodesk Industry Collections.

Di cosa si tratta? Della possibilità di avere a disposizione tutto il software che ti serve, in un colpo solo, ad un costo solo un poco superiore a quello di un prodotto singolo.

Le Autodesk Industry Collections sono tre: dedicate al mondo AEC, a quello della meccanica ed infine a quello Media&Entertainment.

Sostituiscono tutte le Design Suite esistenti finora: dalla Building Design Suite alla Infrastructure (le nostre preferite), fino alla Product, la Factory, la Plant, la Entertainment e perfino la AutoCAD Design Suite.

Cosa contengono? Praticamente tutto, come ti dicevo… Continua a leggere

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Non solo AutoCAD Civil 3D: ecco i moduli aggiuntivi

 

NB: Post aggiornato l’11 settembre 2018.

AutoCAD Civil 3D, da molti anni, rappresenta la soluzione più avanzata, articolata e potente per la progettazione BIM delle infrastrutture, come strade, ferrovie, reti di condotte a gravità ed in pressione. Questo perchè:

  • Gode della base CAD più utilizzata al mondo, quella di AutoCAD
  • Approfitta delle funzionalità GIS  perchè contiene al suo interno AutoCAD Map 3D
  • Mette a disposizione i modelli intelligenti 3D per la progettazione BIM
  • Interagisce direttamente con diversi altri software Autodesk, come InfraWorks, Revit e Navisworks.

Ma non è finita qui.

AutoCAD Civil 3D dispone da alcuni anni di numerosi moduli aggiuntivi, per la progettazione dei ponti e delle ferrovie, l’analisi delle reti di condotte, fognature e reti di drenaggio, l’analisi fluviale e geotecnica, la personalizzazione dei modelli intelligenti, lo studio dell’ingombro stradale dei mezzi pesanti e la progettazione dei parcheggi,  l’interazione con 3ds Max, la gestione delle cartografie raster, comprese le ortofoto ed i modelli digitali di elevazione…

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Georeferenziare mappe catastali raster

Mappa di impianto catastale raster

A grande richiesta, visto anche l’interesse sollevato dal mio recente articolo sull’uso dei grigliati IGM, e più in generale dai sistemi di coordinate, ti propongo l’aggiornamento di un mio storico articolo, dedicato a spiegare la procedura per georeferenziare le mappe catastali raster.

La cartografia catastale è l’unica cartografia italiana disponibile a grande scala (1:1.000, 1:2.000) relativa a tutto il territorio nazionale, ed ha un ruolo molto importante nella pianificazione urbanistica e nei sistemi cartografici e GIS.

Purtroppo però la sua digitalizzazione è ancora in corso, da molti, (troppi!) anni, a cura dell’Agenzia del Territorio, da poco incorporata nell’Agenzia per le Entrate.. Provincia per provincia la situazione reale è molto differente: in alcuni casi le mappe catastali sono disponibili già in formato digitale e vettoriale, correttamente inquadrate nel sistema di coordinate nazionale (Gauss-Boaga), distribuita in formato CXF e/o DXF, e forse in alcuni casi ancora nel vecchio formato NTF2. In altri casi sono disponibili solo le mappe di impianto solo in formato raster, privo di georeferenziazione, come quello di cui sto per scrivere.

Spero le cose cambino presto, grazie anche alla recente tendenza della pubblica amministrazione verso gli OpenGeoData. Ma nel frattempo ci tocca lavorare su quello che passa il convento, e quindi prendere le nostre mappe raster e, per prima cosa, georeferenziarle.

E’ indispensabile procedere alla georeferenziazione delle mappe catastali prima di utilizzarle, perchè le deformazioni causate dai problemi di conservazione e dal passaggio nello scanner introducono errori geometrici non trascurabili. Inoltre le mappe possono essere affiancate tra loro, ed utilizzate come base per altre cartografie (ad esempio gli strumenti urbanistici) solo se sono inquadrate in un sistema di coordinate moderno.

Per effettuare la georeferenziazione ho utilizzato AutoCAD Raster Design, che permette la trasformazione della mappa e la correzione delle deformazioni presenti con il comando di trasformazione a foglio di gomma (Rubbersheet). Raster Design può essere installato su AutoCAD, ma è molto più efficace se installato su AutoCAD Map 3D oppure su AutoCAD Civil 3D, che riconoscono e gestiscono i sistemi di coordinate.

Puoi usare questa procedura per georeferenziare una qualsiasi mappa raster, con qualche aggiustamento.

Il punto di partenza sta nella griglia parametrica, presente nelle mappe catastali con le relative coordinate, di solito in uno dei sistemi Cassini Soldner (il sistema utilizzato dal Catasto, che risale al XIX^ secolo).

Dettaglio della griglia parametrica della mappa di impianto catastale

Per la trasformazione a foglio di gomma si utilizzano punti di controllo in numero adeguato, per ottenere il miglior risultato possibile, in relazione all’utilizzo che dovrà avere la mappa. E’ di fondamentale importanza che i punti siano distribuiti in maniera omogenea sulla mappa. Quindi, nel caso delle mappe di impianto catastale vanno utilizzati i punti di incrocio della griglia parametrica.

La direttiva dell’Agenzia del Territorio del 27/05/2008 richiede:

…l’acquisizione di 9 crocicchi/mappa e l’esecuzione di una rototraslazione a 4 parametri con un solo fattore di scala… […] I punti di controllo devono coincidere con i crocicchi dei parametri ed essere uniformemente distribuiti sulla mappa e, ove possibile, lungo la sua cornice o in corrispondenza degli spigoli.

Noi useremo invece tutti gli incroci della griglia, che sono 70. Questo perchè l’Agenzia del Territorio presume che il foglio di mappa non sia deformato o che lo sia in maniera omogenea, mentre purtroppo la realtà a volte è ben peggiore.

Operativamente, ecco i 4 passaggi necessari per la georeferenziazione:

1. Ricostruisci la griglia parametrica della mappa con dei vettori (usa le linee di AutoCAD). Se la griglia è nel vecchio sistema Cassini Soldner, puoi convertirla in un sistema di coordinate moderno, per esempio utilizzando CartLab, che puoi scaricare qui nella versione 1 gratuita oppure acquistare qui in versione 3 a basso costo.
Oppure puoi provare ad utilizzare la pagina dedicata del sito Web dell’ing. Vito Borneo.

Mappa di impianto catastale affiancata alla griglia vettoriale

2. Posiziona la mappa di impianto catastale nel disegno, prima di fianco alla griglia vettoriale, poi spostala, ruotala e scalala fino ad ottenere la migliore sovrapposizione possibile. Nota che, naturalmente, è impossibile ottenere un risultato preciso con questa sole tre operazioni, altrimenti saremmo già a cavallo… 🙂

Mappa di impianto catastale sottoposta alla griglia vettoriale

3. Avvia il comando di AutoCAD Raster Design Trasforma a foglio di gomma (da tastiera IRSHEET). Lo trovi nella Barra multifunzione, nella scheda Strumenti raster, nel riquadro Correla.

3.1 Nella finestra di impostazione dei punti di controllo scegli prima di tutto il metodo Polinomiale:

Finestra di impostazione punti di controllo, appena aperta

3.2 Premi il bottone Aggiungi punti per introdurre i punti di controllo: indica il punto di origine sul raster, poi il punto di destinazione sugli incroci della griglia parametrica ricostruita con vettori. Conviene che sia attivo lo Snap alle intersezioni, per agganciare automaticamente le intersezioni sui vettori, mentre per indicare il punto sul raster usa la rotella del mouse per ingrandire la vista e scegliere con la massima precisione. Se sbagli qualcosa non ti preoccupare: puoi sempre premere il tasto destro del mouse e scegliere Invio per tornare alla finestra dei punti di controllo, cancellare i punti sbagliati, e ripartire.

Indicazione del punto di controllo all’incrocio della griglia, prima sul raster, poi sul vettoriale

3.3 Se vuoi, a questo punto puoi premere il bottone Esporta per salvare i punti di controllo in un file di testo, quando hai terminato di introdurli. Ti serviranno per recuperarli in caso di problemi e per eventualmente modificarli o riutilizzarli

3.4 Alza il grado polinomiale delle equazioni che verranno utilizzate per la trasformazione. Visto che hai introdotto un numero elevato di punti, puoi aumentare il grado polinomiale delle equazioni da 2 ad un valore superiore. Potrai notare che aumentando il grado, l’errore totale che leggi in basso nella finestra tende a diminuire, ma non esagerare: la soluzione migliore, con 70 punti, è quella di scegliere grado 4 o 5.

Finestra di impostazione punti di controllo.
In alto il grado polinomiale, in basso l’errore totale

3.5 Infine premi il bottone OK ed attendi che il software faccia il suo lavoro!
Il risultato sarà una mappa catastale finalmente georeferenziata, al meglio della tecnologia attuale.

4. Salva il risultato: puoi salvare sia il DWG, che richiama il raster georeferenziato, sia salvare, o meglio esportare il file raster, scegliendo in quale formato salvarlo e soprattutto salvando anche le informazioni di georeferenziazione. Con il comando Esporta immagine (IEXPORT) puoi salvare la mappa georeferenziata in molti formati. Il più diffuso, riconoscibile anche dalle altre applicazioni GIS, è il .Tif affiancato da un piccolo file .Tfw (chiamato anche file World) che contiene la georeferenziazione. Anche il Jpg + Jpw può andare, mentre la compressione migliore la si ottiene con il recente formato Jpg 2000 (J2k), che però può non essere riconosciuto da tutte le applicazioni GIS. Nota che AutoCAD Raster Design manterrà associato al DWG il file raster esportato, se fai attenzione a lasciare attiva l’apposita opzione.

Esportazione della mappa georeferenziata e formati disponibili

Passaggio finale nell’esportazione in Tif + Tfw (File World)

Bene, spero che questo lungo articolo ti possa essere utile in un compito impegnativo ma molto importante. Lasciami pure un commento se hai bisogno di maggiori informazioni

Alla prossima!
GimmiGIS

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Versione di prova Raster Design 2012

Come promesso, eccomi ad avvisarti che è già disponibile la versione di prova di AutoCAD Raster Design 2012, per ora in lingua inglese. Fai clic qui per scaricarla.

Se non lo conosci, leggi qui il mio articolo su AutoCAD Raster Design.

Buon download!
GimmiGIS

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AutoCAD Raster Design 2012 in italiano

Buon ultimo, è arrivato…
Parlo di AutoCAD Raster Design 2012, dalla metà di giugno disponibile nella nostra magnifica lingua italiana.

Se non lo conosci, ti dico subito che nel campo GIS e delle Infrastrutture è indispensabile quando hai bisogno di modificare dati raster: dalle mappe catastali alle carte tecniche regionali, dalle ortofoto alle immagini satellitari, fino ai modelli digitali di elevazione (DEM).

Nel nostro campo, infatti, i dati raster hanno fatto passi da gigante: dal semplice raster binario, adatto a rappresentare disegni e cartografie al tratto, come le mappe catastali e le prime carte tecniche regionali, si è passati ad utilizzare immagini raster in toni di grigi e poi a colori, ad esempio per le foto aeree, che un volta rettificate (ortofoto) vengono utilizzate per costruire la cartografia aerofotogrammetrica, che ci permette di vedere lo stato reale del territorio.

Le tecniche di telerilevamento hanno portato all’uso dei rilievi aerei ed ultimamente perfino di sistemi laser scanner per la costruzione di modelli digitali di elevazione (DEM),  speciali immagini raster per rappresentare il territorio in 3 dimensioni. Infine la tecnologia multispettrale permette di utilizzare immagini satellitari che rappresentano lunghezze d’onda non visibili all’occhio umano come l’infrarosso e l’ultravioletto.

Raster Design ti offre funzionalità molto elevate di trattamento di questi dati. Ad esempio la georeferenziazione delle mappe catastali raster, che ancora oggi in molti casi rappresenta l’unica strada per poter utilizzare una base catastale raster nei progetti cartografici e GIS.

Nato con il nome CAD Overlay, da molti anni ha assunto il suo nome attuale ed è l’unico prodotto Autodesk che io conosco che richiede la presenza di un AutoCAD, o meglio di AutoCAD Map 3D (o Civil 3D) per essere installato. Dico meglio perchè il semplice AutoCAD non riconosce i sistemi di coordinate, non utilizza i modelli digitali di elevazione, non possiede diverse funzionalità GIS e cartografiche che sono fornite, invece da AutoCAD Map 3D e delle quali Raster Design approfitta a piene mani.

Se hai il contratto di manutenzione (Autodesk Subscription) corri subito a scaricarlo! Qui trovi le istruzioni per il download dal Subscription Center. Sono solo 199 Mb, un unico file di installazione su computer a 32 e 64 bit. Se invece stai valutando il suo acquisto, tieni presente che AutoCAD Raster Design ti permette di:

1. Gestire le immagini ottenute attraverso uno scanner: ovvero disegni, cartografie, immagini che hanno fatto il primo passo per divenire dati digitali. Per divenire utilizzabili, questi dati possono richiedere delle pulizie, ad esempio per togliere la polvere e le imperfezioni rimaste dopo la scansione, e la correzione delle deformazioni introdotte dallo scanner.

2. Trattare i colori delle immagini. Ad esempio trasformarla da colore a toni di grigio a bitonale, opure estrarre tutti i pixel di un certo colore, aggiungere la trasparenza ad un colore e così via.

3. Manipolare le entità raster, per utilizzare i comandi di AutoCAD su regioni raster e primitive, e cancellare facilmente linee, archi e cerchi raster.

4. Ritagliare e mosaicare le immagini raster. Ti può capitare di avere una enorme ortofoto e di volerne utilizzare solo la parte che ti interessa. Ecco che Raster Design ti offre la possibilità di ritagliarla e di salvarla con un altro nome. All’opposto, se sei stanco di usare 10 fogli di Carta Tecnica come sfondo raster, puoi unirli in un unico file.

5. Vettorializzare le parti dell’immagine che ti occorrono. Le immagini raster, infatti, rappresentano gli oggetti come pixel, sui quali i comandi di AutoCAD non possono agire: grazie ai comandi di Raster Design puoi creare in modo semi-automatico linee, archi, testi modificabili con AutoCAD. Inoltre hai a disposizione gli snap sugli oggetti raster, e strumenti di vettorializzazione assistita, non solo per le linee e le figure geometriche semplici, ma perfino per le curve di livello e per il riconoscimento automatico dei testi, utilizzando tecnologia OCR (Optical Charcater Recognition).

6. Georeferenziare immagini raster. Per poter sovapporre correttamente l’immagine raster agli altri strati di cartografia vettoriale è necessario portarla in scala reale e soprattutto nella corretta posizione nel sistema di coordinate correntemente utilizzato. Questo è il significato della parolaccia Georeferenziazione.
Se vuoi approfondire leggi il mio articolo qui.

7. Gestire i modelli digitali di elevazione (DEM) e le immagini satellitari multispettrali. Cose spaziali, nel vero senso del termine, che pochi si aspetterebbero di poter fare con un applicativo di AutoCAD…

Modello digitale di elevazione (DEM), rivestito con immagine satellitare e strade da Shapefile

Bene, sul sito Autodesk è già disponibile la versione di prova in lingua inglese, che puoi scaricare da qui, oppure dal riquadro Versioni di prova nella colonna di destra di questo Blog, dove trovi anche i link per scaricare le versioni 2012 di prova in italiano di AutoCAD Map 3D, AutoCAD Civil 3D ed Autodesk Infrastructure Map Server (ex MapGuide Enterprise).

Buon Raster!
GimmiGIS

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