La nuova versione di Infrastructure Modeler

Una bella novità.

Autodesk ha appena rilasciato una nuova versione del suo prodotto più recente ed innovativo, Autodesk Infrastructure Modeler, AIM per gli amici.
(PS: ora chiamato InfraWorks, dalla versione 2014).

Caso strano, visto che di solito le nuove versioni vengono rilasciate una volta all’anno, in primavera. Ma evidentemente la tecnologia di questo software cresce impetuosamente… La nuova versione, chiamata 2013 R2, introduce novità molto importanti negli strumenti per creare presentazioni e rendering, nel supporto degli standard e soprattutto nella condivisione dei modelli sul Web e sui dispositivi mobili.

Come ti avevo annunciato qui, AIM è un software GIS tridimensionale, per ricostruire Città Digitali 3D, per poi ambientarvi progetti preliminari, sia di tipo architettonico che di infrastrutture. Ho già scritto molti articoli su questo splendido prodotto:

Bene, dal 4 ottobre gli utenti Autodesk che hanno un contratto di manutenzione attivo (Autodesk Subscription) per Autodesk Infrastructure Modeler 2013, oppure per la Autodesk Infrastructure Design Suite 2013, che lo contiene, possono scaricare qui la versione 2013 R2 (occorre nome e password per accedere).

La nuova versione 2013 R2 introduce numerose novità importanti per presentare i progetti preliminari e produrre presentazioni di ottima qualità:

  • Migliori strumenti per creare filmati: sono stati migliorati gli strumenti per creare percorsi per la telecamera, animazioni che girano attorno al modello e video che mostrano titoli, didascalie, punti di interesse e storyboards, senza dover impiegare software di editing video.
  • Rendering più realistici: nuovi strumenti per il rendering fotorealistico, come il ray trace progressivo (solo per installazioni a 64 bit), modelli più efficaci per il cielo ed il sole, e la possibilità di creare immagini alla risoluzione desiderata.
  • Supporto degli standard aperti: ora è possibile accedere al formato standard CityGML, già utilizzato da molte municipalità in Europa per i dati delle città digitali 3D. CityGML permette di salvare l’intera struttura di una città (compresi modelli dettagliati 3D), formata da strade, reti tecnologiche e coperture in diversi livelli di dettaglio. L’aggiunta del supporto del formato CityGML permette di utilizzare dati molto più dettagliati che in precedenza.
  • Autodesk 360 Infrastructure Modeler per i dispositivi Mobili per condividere su  iPad® i modelli di infrastrutture e le alternative di progetto in ambiente Cloud, grazie ai servizi  Autodesk® BIM 360™. Tutti portatori di interessi possono essere coinvolti in modo facile e distribuito.
  • Autodesk 360 Infrastructure Modeler per il Web – La nuova applicazione Web permette a tutti coloro che non hanno Infrastructure Modeler di visualizzare i modelli di infrastrutture e le alternative di progetto grazie ad un semplice browser. In questo modo è possibile dare la più ampia visibilità alle proposte progettuali.

Per condividere i modelli sui dispositivi mobili e sul Web è necessario avere definito prima un account su Autodesk 360 Infrastructure Modeler. Segui le istruzioni che trovi sul Subscription Center qui per crearlo.

Qui puoi leggere l’annuncio in inglese sul Blog At Land’s End. Infine eccoti qui sotto un primo filmato di presentazione delle novità:

Gli altri filmati sono disponibili qui.

Bene, non resta che provarlo!
GimmiGIS

Progettare Pianificando: BIM per la progettazione stradale

Creare infrastrutture efficienti, sicure e sostenibili: con queste parole inizia il filmato principale della campagna Progettare Pianificando, che mette a disposizione diversi materiali molto interessanti sul BIM per le infrastrutture.

Ora puoi iscriverti gratuitamente ai seminari online dedicati, in programma in ottobre e novembre.

Per esempio, grazie agli strumenti BIM per le infrastrutture puoi usare nuvole di punti rilevate con laser scanner LIDAR come base per la progettazione stradale, come vedi nell’immagine qui sotto.

 

Il BIM per le infrastrutture è la metodologia proposta da Autodesk per gestire tutto il ciclo di vita delle infrastrutture, dalla pianificazione alla progettazione, dalla costruzione alla manutenzione. E’ la filosofia generale che porta ad una sempre maggiore integrazione dei software disponibili: da AutoCAD Map 3D, ad AutoCAD Civil 3D, da Infrastructure Map Server ad Infrastructure Modeler,  da Storm and Sanitary Analysis a Navisworks, a 3ds Max Design… Insomma la Infrastructure Design Suite, per intenderci.

Il BIM per le infrastrutture è decisivo per superare la crisi economica: perché permette di accelerare i tempi di pianificazione e di progettazione, di migliorare la qualità e la precisione dei progetti, di ridurre i costi causati dalle varianti e dagli imprevisti. La sua adozione, quindi, vale lo sforzo iniziale e lo ripaga abbondantemente.

Nella pagina principale di Progettare pianificando potrai saperne di più:

Grazie ai 5 filmati, uno al centro della pagina, quattro (in italiano!) che trovi sotto l’immagine principale, puoi cominciare a farti una idea del flusso di lavoro BIM e dei suoi vantaggi.

Puoi scaricare l’e-book interattivo, un PDF speciale che contiene anche dei filmati, per capire meglio come applicare il BIM per le Infrastrutture.

Puoi scaricare lo studio economico realizzato da McGraw-Hill sul valore del BIM per le infrastrutture.

Puoi partecipare agli eventi ed i seminari online per vedere dal vivo gli strumenti BIM per le infrastrutture al lavoro, e chiedere i dettagli agli esperti del settore.

Buona visione!
GimmiGIS

Service Pack 1 per AutoCAD ed AutoCAD Map 3D 2013

Comunicazione di servizio.

Sono già disponibili i Service Pack 1 per AutoCAD 2013 ed AutoCAD Map 3D 2013:

Potrai installare i Service Packs su qualsiasi lingua e sistema operativo, tra quelli supportati, ma fai attenzione a scaricare quello giusto tra 32 e 64 bit.

Se non sai se il Service Pack è stato già installato, puoi controllare facilmente: avvia AutoCAD oppure AutoCAD Map 3D, fai clic sul punto interrogativo in alto a destra e scegli Informazioni su… poi controlla la versione nella finestra che ti si apre, come nell’immagine qui sotto, dove il SP1 è già installato.

L’installazione è molto semplice, basta avviare l’eseguibile che hai scaricato e tutto avviene automaticamente. Può capitare che ti venga richiesto il supporto da cui hai installato AutoCAD o AutoCAD Map 3D (DVD o USB).

Più in generale, quando hai un problema tecnico, oppure ti chiedi quali siano i sistemi operativi supportati, oppure le caratteristiche di un PC necessarie per usare un software Autodesk, puoi consultare la ricca Knowledge Base all’indirizzo www.autodesk.com/support.

Grazie Gwenael e buon download!
GimmiGIS

Eventi online: BIM per le infrastrutture

Eccoci pronti con il calendario di eventi online dedicati al BIM per le Infrastrutture, in particolare la progettazione stradale.

Partecipando a questi eventi, potrai vedere vedere in che modo è possibile risparmiare tempo ed ottenere risultati più precisi ed affidabili nella progettazione di infrastrutture e di strade.

Il metodo BIM, infatti, permette di affrontare i problemi classici della pianificazione e della progettazione: dall’analisi per la localizzazione ottimale e la riduzione dell’impatto ambientale dell’opera, alla valutazione di più alternative, dalla ricostruzione rapida di documentazione esecutiva coerente in seguito alle varianti, alla presentazione dei progetti a tutti i portatori di interessi (dagli enti alle amministrazioni pubbliche, dai committenti ai cittadini) utilizzando strumenti multimediali facilmente comprensibili anche dai non addetti ai lavori.

Puoi cominciare a farti un’idea nella pagina che Autodesk ha dedicato alla campagna Progettare pianificando.

Negli eventi dal vivo ti mostreremo in che modo sia possibile utilizzare in una logica BIM per le infrastrutture i numerosi strumenti disponibili nella soluzione Autodesk, in particolare la Infrastructure Design Suite: da AutoCAD Map 3D ad AutoCAD Civil 3D, fino al nuovo Infrastructure Modeler e Navisworks.

Tutti gli eventi sono gratuiti ed indirizzati al pubblico professionale. Per partecipare è necessario solo iscriversi, e poi collegarsi via internet alla pagina che verrà indicata, con un computer dotato di casse audio.

Fai clic qui per iscriverti agli eventi BIM per le infrastrutture
di ottobre e novembre

Altri eventi dal vivo sono in preparazione, ti farò sapere.

Ti aspettiamo!
GimmiGIS

Installazione di Infrastructure Map Server 2013

Oggi voglio attirare l’attenzione di chi ha necessità di installare la versione 2013 di Autodesk Infrastructure Map Server.

AIMS, già noto come MapGuide, e poi MapGuide Enterprise, è il server WebGIS proposto da Autodesk per pubblicare le informazioni geografiche sul Web. E’ strettamente integrato ad AutoCAD Map 3D, con cui condivide la tecnologia FDO: questo significa che tutti i progetti GIS costruiti con AutoCAD Map 3D sono immediatamente e direttamente pubblicabili sul server AIMS con un solo comando, conservando le vestizioni, i tematismi e quant’altro.

Il cuore di AIMS resta MapGuide Open Source, disponibile qui sul sito di OSGeo, l’associazione che raccolgie i principali progetti GIS Open Source. Ma rispetto a MapGuide Open Source, AIMS aggiunge molti componenti importanti per l’uso professionale: Infrastructure Studio,  il modulo di Authoring, ed alcuni Provider FDO dedicati: quello per l’accesso a geodatabase basati su Oracle, per le immagini raster e per i modelli di settore delle reti tecnologiche: quest’ultimo proveniente da Topobase Web, che ora è incorporato in AIMS.

Grazie ad Infrastructure Studio, il modulo di Authoring contenuto in AIMS, i progetti WebGIS possono essere costruiti anche da zero, partire da qualunque fonte dati supportata, ovvero dai classici file in formato Shp di ESRI all’SDF di Autodesk, dalle immagini raster ad SQLite, dai Geodatabase personali ad ArcSDE, da SQL Server fino ad Oracle , passando naturalmente dai modelli di settore dedicati alle reti tecnologiche. Il layout del sito WebGIS può essere fortemente personalizzato, mettendo a disposizione numerosi strumenti senza dover programmare. Naturalmente i dati geografici possono essere pubblicati sul Web anche attraverso i protocolli WMS e WFS certificati da OGC, richiesti dalla direttiva europea INSPIRE: puoi leggere la procedura qui.

Bene, tornando all’installazione: l’anno scorso ho pubblicato un lungo articolo sull‘installazione di AIMS 2012 qui. La versione 2013 (puoi leggere qui le novità) mantiene una procedura molto simile, ma ho scoperto una miniera di informazioni, o meglio un grande blogger Autodesk cinese, che per fortuna scrive in inglese, Daniel Du. Daniel ha pubblicato due articoli molto interessanti sull’installazione passo per passo di AIMS 2013:

Leggi qui l’articolo sull’installazione su Windows 7 (non ufficialmente supportato, ma utile per i test).

Leggi qui l’articolo sull’installazione su Windows Server 2008.

Puoi installare AIMS in versione di prova, che ti permetterà di utilizzare il software per 30 giorni senza limitazioni.

Altrimenti, se lo hai già acquistato, al termine dell’installazione è necessario attivare la licenza. La procedura di attivazione, a differenza di quanto avviene con gli altri software Autodesk, non viene avviata automaticamente al primo avvio del software, visto che si tratta di un server. E’ necessario avviarlo manualmente.

Quindi premi il pulsante Avvio di Windows, scegli Tutti i programmi > Autodesk > Autodesk Infrastructure Map Server 2013 > Autodesk  Infrastructure Map Server Licensing Activator, poi segui la procedura guidata.

Per ogni eventualità, trovi il WikiHelp di AIMS 2013 qui.

Buona installazione!
GimmiGIS

Progettazione di rotatorie stradali con AutoCAD Civil 3D

Negli ultimi anni, sulle nostre strade sono sorte come funghi le cosiddette rotonde. Si tratta, più correttamente, di rotatorie alla francese, cioè con precedenza per chi è già al loro interno, che in molti casi sono preferibili rispetto ai vecchi semafori, sia per la maggiore sicurezza, che per la maggiore fluidità del traffico. Ma non sempre la loro progettazione è eccellente, basti pensare alla necessità di garantire l’attraversamento pedonale, ed a volte si rischia di esagerare, come nella immagine qui sopra 🙂

Bene, cosa ne dici di utilizzare, per progettare le prossime rotatorie, gli strumenti BIM di AutoCAD Civil 3D? Prima di tutto, è importante sapere che fin dalla versione 2010 AutoCAD Civil 3D è stato dotato di una procedura guidata per la progettazione delle rotatorie in 2D. Su questa base, è poi possibile costruire il modello intelligente tridimensionale.

il primo passo consiste nel progettare i tracciati stradali, oppure nel riprodurre i tracciati esistenti a partire dal loro rilievo. I tracciati possono essere progettati facilmente, grazie agli Strumenti di creazione dei tracciati, che permettono di disegnare in modo corretto le curve e le transizioni, e di verificarle rispetto ai vincoli ed alla normativa vigente in Italia. 

Impostazione delle transizioni nelle curve dei tracciati stradali.
E’ possibile usare curve come la clotoide, parabole cubiche, sinusoidi e così via.

Criteri di progettazione dei tracciati stradali
E’ possibile scegliere i criteri contenuti nel DM del 5-11-2001

La rotatoria stradale in 2D viene poi definita scegliendo il comando Crea rotatoria, disponibile nella Barra multifunzione, sotto Intersezioni, oppure avviabile da tastiera con il comando CreateRoundAbout: 

Una volta selezionati tutti i tracciati stradali che convergono sulla rotatoria, il primo passaggio della autocomposizione permette di definire i parametri geometrici dell’anello di circolazione. Questi vengono individuati in modo molto intuitivo nell’immagine di anteprima, grazie a simpatiche frecce rosse. 

Nel passaggio successivo vengono definite le strade di accesso. I parametri possono essere definiti in modo differente per ognuna di queste, oppure applicati in modo uniforme a tutte.

Nel terzo passaggio vengono definite le isole spartitraffico. Anche in questo caso i parametri possono essere definiti in modo differente per ogni strada di accesso, oppure applicati in modo uniforme a tutte.

 Infine, nel quarto ed ultimo passaggio viene definita la segnaletica orizzontale e verticale, in modo differente per ogni strada di accesso, oppure in modo uniforme per tutte 

La rotatoria viene disegnata in AutoCAD Civil 3D, e pur essendo bidimensionale, è comunque dinamica: se i tracciati stradali che vi confluiscono vengono spostati, i rami della rotatoria (nei limiti del possibile) si adegueranno di conseguenza. Inoltre, è possibile modificare la rotatoria usando i comandi Aggiungi accesso (AddApproach), per aggiungere una nuova strada di accesso alla rotatoria, e Aggiungi corsia di svolta diretta, (AddTurnSlipLane)  per collegare due strade senza passare per la rotatoria.

Ma non è finita: puoi proseguire la progettazione creando il modello tridimensionale della rotatoria. Per questo scopo puoi sfruttare i tracciati che sono stati creati automaticamente dall’autocomposizione, li trovi nell’Area strumenti.

Naturalmente hai bisogno anche dei profili altimetrici delle strade di accesso e dell’asse della rotatoria. Poi, potrai utilizzare il comando Crea intersezione (CreateIntersection): 

Il risultato finale sarà un modello tridimensionale BIM come quello che vedi qui sotto:

Se vuoi approfondireLeggi qui la la procedura completa in inglese, scritta da Bryan Tanner (grazie di cuore!), nella libreria di AUGI (Autodesk User Group International), e scarica qui il documento della Autodesk University.

PS: nell’ultima Autodesk University (novembre 2012) è stata tenuta una sessione molto interessante proprio sulla progettazione delle rotatorie stradali. La sessione ora è online, la puoi seguire liberamente:

Fai clic qui per vedere la sessione AU sula progettazione di rotatorie stradali

Buona rotatoria!
GimmiGIS

Le mappe di Bing sono tornate in AutoCAD Map 3D e Civil 3D

Un’ottima notizia.

Dopo essere stata ritirata alla sua scadenza, alla fine di giugno di quest’anno, l’estensione Project Basejump è stata ripubblicata il 20 settembre. Ora è di nuovo disponibile, fino al 12 agosto 2013,  sulla sua pagina dedicata di Autodesk Labs.

Se non l’hai già incontrata in passato ti spiego: si tratta di una estensione per AutoCAD Map 3D 2013 (e quindi AutoCAD Civil 3D 2013) per caricare le mappe e le ortofoto a colori fornite da Bing, il  motore di ricerca di Microsoft. Le mappe vengono fornite attraverso una connessione WMS: il progetto, infatti, mette a disposizione un nuovo provider FDO, dedicato per accedere al servizio Bing via internet.

L’estensione è disponibile solo in lingua inglese ma può essere installata su AutoCAD Map 3D e Civil 3D 2013 in qualsiasi lingua, sia a 32 che a 64 bit. Ora abbiamo quasi un anno a disposizione per provarla e soprattutto per utilizzarla.

Per quanto riguarda l’installazione e l’utilizzo, leggi il mio articolo di maggio qui.  Attenzione: prima di installare la nuova versione, disinstalla quella precedente: la trovi nell’elenco nell’elenco dei programmi come Base Map Service Technology Preview on AutoCAD Map 3D 2013.

I risultati che ho ottenuto nell’uso delle mappe di Bing in AutoCAD Map 3D li puoi vedere qui sotto, fai clic sulle immagini per ingrandirle:

 Qui sotto il filmato che ti mostra l’estensione dal vivo:

Se incontri dei problemi, puoi scrivere ai Labs facendo clic qui, oppure lasciare un messaggio nel Gruppo di discussione dul Basejump Project qui.

Buona ri-estensione!
GimmiGIS

Progettazione preliminare BIM: Modeler e Civil 3D

Nelle fasi preliminari della progettazione di infrastrutture, ad esempio le strade, è molto utile poter visualizzare facilmente il progetto in 3 dimensioni.

Il modello tridimensionale permette al progettista di valutare l’impatto ambientale della nuova opera, di confrontare le quantità dei materiali, e quindi i costi per le diverse alternative, presentare il progetto ai committenti, alle autorità di controllo ed a tutti i portatori di interessi, utilizzando filmati ed animazioni efficaci anche per i non addetti ai lavori.

Bene, la soluzione BIM Autodesk offre già due software dedicati alla costruzione di questi modelli 3D.
Da una parte AutoCAD Civil 3D, che sulla base di AutoCAD mette a disposizione gli strumenti BIM per la progettazione di infrastrutture. Dall’altra il nuovo Infrastructure Modeler, (PS: ora chiamato InfraWorks, dalla versione 2014), facile da usare sia per creare il modello urbano e naturale, sia per progettare in via preliminare le strade.

Quello su cui voglio attirare la tua attenzione sta nella possibilità di scambiare i dati delle strade tra Civil 3D e Modeler, grazie al nuovo formato IMX, introdotto con la versione 2013. Grazie a questo nuovo formato, puoi modellare la strada con Civil 3D e renderla disponibile a Modeler, per presentarla in 3D all’interno del suo contesto naturale o urbano. In Modeler, puoi modificare il modello preliminare a piacere, per poi rendere disponibile la versione finale, in formato IMX, ad AutoCAD Civil 3D. Usando quest’ultimo, infine, puoi produrre  gli esecutivi dell’infrastruttura: piante, profili, sezioni trasversali, calcolo dei materiali e così via.

Ma la cosa migliore è vedere tutta la procedura dal vivo:
Fai clic qui per vedere il filmato Exchanging data between Autodesk Infrastructure Modeler and AutoCAD Civil 3D.

Ti ricordo che sia AutoCAD Civil 3D che Autodesk Infrastructure Modeler sono contenuti nella Infrastructure Design Suite, la nuova soluzione completa che Autodesk propone per chi vuole avere a disposizione tutti gli strumenti BIM per la progettazione di infrastrutture.

Ringrazio Justin per la dritta.

Alla prossima!

GimmiGIS

Le licenze di rete Autodesk

L’attivazione delle licenze Autodesk richiede una certa attenzione, soprattutto se si tratta di licenze di rete.

In questo articolo trovi tutti i suggerimenti utili per installare correttamente, e soprattutto per risolvere i problemi se qualcosa non funziona con le licenze di rete.

Questo articolo viene costantemente aggiornato: quindi tutte le indicazioni che contiene sono valide per le versioni dalla 2011 alla 2020. Le nuove licenze Subscription Multi-user, o Multiutente in italiano introdotte nel 2016, usano gli stessi identici strumenti, con l’unica differenza che il file di licenza contiene una data di scadenza, quindi va aggiornato al rinnovo della Subscription.

Premessa: le licenze dei software Autodesk possono essere singole o di rete, poi chiamate Multiutente.
Tranne che per AutoCAD LT e tutti i software della linea LT, che prevedono solo le licenze singole.

  • Le vecchie licenze permanenti singole, in breve SLM (Single License Manager), si legavano al disco fisso del computer sul quale viene installato il software. Quindi era necessaria una licenza per ogni computer, che poteva essere attivata seguendo le istruzioni disponibili qui.
    Dall’avvento delle licenze in abbonamento, la verifica della licenza avviene connettendosi ad internet.
  • Le licenze di rete, già note come NLM (Network License Manager), ed ora Multiutente, invece sono flottanti. Questo significa che è possibile installare il software su tutti i computer desiderati: il software però può essere avviato in contemporanea su di un numero di computer pari al numero delle licenze disponibili. Appena però qualcuno chiude il software, la licenza torna disponibile per un altro utente.
    Il vantaggio è evidente, soprattutto quando gli utenti sono numerosi: visto che nella gran parte dei casi c’è sempre qualcuno che non sta usando il software, perchè assente oppure impegnato in altre attività, è possibile acquistare un numero di licenze inferiore al numero delle persone che hanno l’esigenza di usarlo. l’installazione delle licenze Multiutente è un poco più complessa, rispetto alle licenze singole, ma ne vale la pena.

Ovviamente l’installazione delle licenze Multiutente richiede che tutti i PC client siano in rete (TCP/IP) tra di loro. Puoi verificare che la rete sia adeguata eseguendo, al prompt del DOS, il comando Ping: il server deve vedere tutti i PC client e viceversa.

Eccoti allora i passaggi necessari per installare felicemente le tue licenze Multiutente, ed alla fine, incrociamo le dita, all’ultimo punto i suggerimenti utili per risolvere eventuali problemi.

1. Pianifica la gestione dei server

Una buona installazione richiede, prima, una adeguata pianificazione.

  • Se non stai installando il gestore delle licenze per la prima volta, ma stai aggiornando ad una nuova versione, tieni presente che è sempre necessario usare la versione più recente.
  • Scegli se vuoi usare un server singolo, oppure più server, che possono essere distribuiti, oppure ridondanti. Nella maggior parte dei casi il server singolo è più che adeguato per gestire le licenze, mentre le altre opzioni servono per gestire più reti, ognuna delle quali ha solo alcune licenze disponibili (server distribuiti) oppure per avere più server che contemporaneamente sono in grado di fornire le licenze, per evitare che il fermo del server renda impossibile utilizzare le licenze (server ridondanti).
  • Naturalmente fai molta attenzione al sistema operativo dei client e del server, per verificare che siano supportati: ad esempio, le versioni 2015 client non supportano più Windows XP e Windows Vista, ed alcune richiedono sistemi operativi a 64 bit. Tieni presente che il server in realtà non deve compiere un lavoro molto impegnativo. Quindi, per gestire fino a 10 licenze anche un PC normale va bene, purché resti sempre acceso. Nel caso tu abbia più di 10 licenze, dovrai per forza usare un PC che utilizzi un sistema operativo Windows Server, a causa di limitazioni di Windows.
  • Maggiori informazioni ed i requisiti di sistema per la parte server le trovi in inglese, in Autodesk Knowledge Network qui.
  • In questo articolo ti descriverò l’installazione per il server singolo. Le altre due installazioni sono molto simili, è possibile trovare le specifiche per ognuna nella documentazione Autodesk per l’amministratore di rete.

2. Installa il software

Le installazioni sono di due tipi: quella sul server e quella dei diversi client.

  • Installa sul server il Gestore delle licenze di rete (noto anche come FlexLM o LMTools). Questo andrà installato su di un computer che dovrà restare sempre acceso, per fornire la licenza a tutti coloro che, avviando il software, la richiedono. Attenzione: se stai aggiornando la versione dei tuoi prodotti, ad esempio stai installando la versione 2020 in sostituzione di una versione più vecchia, devi aggiornare anche il Gestore delle licenze di rete, altrimenti le tue licenze non funzioneranno. Per farlo, ti conviene copiare in un luogo sicuro il vecchio file di licenza (che ha estensione .lic), disinstallare il vecchio Gestore, installare quello più recente ed infine richiedere il nuovo file di licenza. Questo perché i file di licenza vengono continuamente aggiornati, per aumentare la sicurezza, quindi un file di licenza recente non può essere letto da un Gestore più vecchio, mentre il Gestore più recente legge anche i file di licenza precedenti.
  • Poi procedi ad installare il software client (AutoCAD, piuttosto che AutoCAD Map 3D, Civil 3D, Revit o Inventor…). Nelle vecchie versioni fai attenzione, nell’apposito passaggio della procedura di installazione, che vedi nell’immagine qui sotto, ad indicare, sotto Tipo di licenza l’opzione Rete, il tipo di server (singolo, in questo caso) ed il nome del server sul quale hai installato il Gestore delle licenze di rete. Nelle versioni più recenti, questo passaggio non compare più.
Installazione di un software client con licenza di rete: il numero seriale è stato oscurato
  • Se devi installare molte postazioni client, puoi creare una immagine dell’installazione (deployment) su di un disco di rete condiviso. Questa immagine potrà essere configurata, rispondendo a tutte le domande dell’installazione, una volta sola. Poi, potrai avviare l’installazione silenziosa ed automatica su tutti i PC client. in questo modo potrai risparmiare tempo ed ottenere una installazione uniforme su tutti i PC client.

Autodesk, naturalmente, mette a disposizione una ampia documentazione (in inglese) sull’installazione del Gestore delle licenze di rete, come ad esempio qui.

3. Ottieni il file di licenza da Autodesk

Ora è necessario procedere al download del file di licenza, che normalmente si ottiene attraverso una facile procedura online descritta qui. Prima di richiedere il file di licenza, tieni a portata di mano:

  • L’indirizzo fisico della scheda di rete del Server di licenza.
    Se non lo consoci, apri un Prompt dei comandi e digita IPCONFIG/ALL. Individua la scheda Ethernet Local Area Connection e leggi l’indirizzo fisico, ma tieni buoni solo i 12 caratteri alfanumerici e butta i via i “-” che fanno da separatori: il risultato sarà una cosa del tipo 001F1606FB.
  • Il nome di rete del Server di licenza.
    Per trovarlo apri Esplora risorse, individua Computer, premi il tasto destro del mouse e scegli Proprietà.
    E’ lo stesso nome che devi indicare durante l’installazione del software client: ti viene richiesto sempre, quando scegli il tipo licenza di rete.
  • Il numero seriale del software acquistato: con le versioni più recenti non è più necessario.
  • Se disponibili, il nome e la password per accedere al tuo Autodesk Account.
  • Poi vai  sul sito per la registrazione Autodesk, all’indirizzo: http://register.autodesk.com e segui la procedura che ti viene richiesta. Accedi con lo stesso nome e password del Subscription Center, oppure registrati per ottenere il tuo nome e la password di accesso.

  • In caso di problemi nell’ottenere la licenza, se hai un contratto Subscription puoi chiedere supporto sul Subscription Center, fai login e poi scegli Technical Support > Web support.
  • Altrimenti compila il modulo che trovi in questa pagina per ricevere supporto da Autodesk anche se non hai un contratto Subscription.

4. Esamina il file di licenza

Il file di licenza, che ottieni alla fine della procedura, è un normale file di testo.

  • Puoi aprirlo con il Blocco note, (ma fai molta attenzione a non modificarlo! Le sue prime righe, che saranno del tipo:

SERVER NOMESERVER INDIRIZZOFISICO
USE_SERVER
VENDOR adskflex port=2080
PACKAGE
[…]
INCREMENT
[…]

  • Le istruzioni in inglese per ottenere un file di licenza di rete da Autodesk sono qui.
  • Per dirla tutta, esistono dei casi in cui è necessario modificare il file di licenza: Come puoi leggere al punto 6.4 della diagnostica in fondo a questo articolo, può capitare che il Firewall blocchi la porta 2080, o che questa sia già impegnata. Ti basta, allora, individuare una porta aperta e non impegnata da altri processi, per poi indicarla nel file di licenza al posto di 2080.
  • Un altro caso è quello in cui devi attivare la licenza per più prodotti, o suite. In questo caso il sito http://register.autodesk.com ti fornisce un file di licenza separato per ogni prodotto o suite. Per creare un unico file di licenza, aprine uno, ed in fondo, senza lasciare righe vuote, aggiungi le sezioni PACKAGE ed INCREMENT degli altri file di licenza. Il rusultato sarà una cosa del tipo:

SERVER NOMESERVER INDIRIZZOFISICO
USE_SERVER
VENDOR adskflex port=2080
PACKAGE
[…]
INCREMENT
[…]
PACKAGE
[…]
INCREMENT
[…]

  • In alcuni casi il file di licenza può divenire molto complesso, ed i codici che contiene non sono immediatamente comprensibili, per capire a quali prodotti fanno riferimento le varie sezioni. Vai allora in fondo a questo articolo e leggi il punto 6.6 della diagnostica per tradurre il file di licenza in forma più comprensibile ed individuare eventuali errori.
  • Se il file di licenza contiene prodotti diversi, verrà utilizzata una tecnica chiamata cascading per impegnare prima le licenze meno preziose (ad esempio AutoCAD) e poi quelle più evolute, come quelle delle Design Suite. Leggi qui i dettagli sul cascading delle licenze di rete.

5. Configura il servizio di licenza sul server

  • Ora assicurati di avere i diritti di Amministratore sul Server di licenza prima di avviare FlexLM per configurarlo. Vai nella cartella C:\Programmi\Autodesk Network License Manager ed avvia come amministratore il programma  LMTOOS.EXE

  • Scegli la scheda Config Services e compila tutti i campi:
    • Assegna un nome al servizio (Service name), ad esempio LicenzeAutodesk2013.
    • Indica il percorso del file lmgrd.exe (di solito C:ProgrammiAutodesk Network License Manager)
    • Indica il percorso del file di licenza (conviene sia ancora C:ProgrammiAutodesk Network License Manager)
    • Indica il percorso, ed il nome per il file di log, dove verranno scritte le operazioni compiute da FlexLM, e che viene utilizzato per individuare eventuali problemi. Attenzione: indica sia il nome che l’estensione del file che vuoi venga creato.
    • Attiva l’opzione Start server at power up
    • Attiva l’opzione Use Services 

  • Scegli la scheda Start/Stop/Reread e premi il bottone Start Server

  • Infine scegli la scheda Server Status e premi il bottone Perform Status Enquiry Verifica che il testo che appare nella finestrella indichi che le licenze siano UP e che siano nel numero corretto. Altrimenti vai a verificare nel file di log che cosa è successo. Nota che se hai un contratto di Subscription attivo, le licenze saranno relative alla versione corrente (ad es. la 2015) ma anche alle tre versioni precedenti (quindi la 2014, 2013 e 2011). Sono i privilegi di chi ha la Subscription… 🙂

  • A questo punto, sul lato Server è tutto a posto.
    Eventualmente, le istruzioni in inglese per configurare il Gestore delle licenze di rete sono qui.

6. Collauda il software client

Ora puoi verificare tutto avviando il software client (AutoCAD, piuttosto che AutoCAD Map 3D, Civil 3D, Revit o Inventor…) da una delle postazioni in rete.

7. Diagnostica in caso di problemi

Se invece qualcosa va storto, ahimè, eccoti una serie di suggerimenti derivanti da numerose esperienze di supporto nell’installazione di licenze di rete Autodesk:

  1. Se dopo aver inserito nel software Client il nome del Server ottieni un errore -15.570.0, allora hai fatto un errore: non hai aggiornato il Gestore delle licenze di rete. Niente di grave: come ti dicevo all’inizio, disinstalla Autodesk Network License Manager, poi installa quello nuovo e configura il servizio.
  2. Se all’avvio del software client ti appare una finestra che chiede il nome del server, prova ad indicarlo manualmente, insistendo anche due o tre volte prima di desistere. A volte, soprattutto se hai installato il Gestore delle licenze di rete ed il software client sullo stesso PC, ad esempio un portatile, può essere utile indicare come server 127.0.0.1 (che è l’indirizzo di Localhost, per intenderci), insistendo anche più volte prima di desistere.
  3. Prova a verificare se la connessione di rete è valida: apri apri un Prompt dei comandi e digita PING NOMESERVER. In questo modo verifichi che vi sia una connessione TCP/IP valida tra la postazione client ed il Server di licenza. Se PING riferisce che il Server di licenza non è raggiungibile, il problema sta nella rete fisica.
  4.  Verifica che il Firewall non impedisca la comunicazione in rete sulla porta 2080.
    Se la porta è chiusa, aprila o falla aprire dall’amministratore della rete. Se non è possibile, individua una porta disponibile e poi modifica il numero che trovi nella terza riga del file di licenza.Poi riavvia LMTOOLS e  nella scheda Start/Stop/Reread scegli  i bottoni Stop Server, poi Reread license file ed infine Start Server
  5. Puoi definire una variabile di sistema per indicare al computer client il nome del server di licenza:
    leggi qui la soluzione Autodesk completa
  6. Se utilizzi una VPN, può darsi sia necessario aumentare il tempo di attesa della licenza, utilizzando il file di opzioni descritto qui.
  7. Controlla il file di licenza, soprattutto se è il risultato della somma di più licenze per diversi prodotti o suite. Per verificare la correttezza del file di licenza e capire meglio cosa contiene, puoi usare l’Autodesk license parser qui (versione Beta). Ti basta caricare il file di licenza perchè questo venga tradotto in modo molto più leggibile, e soprattutto vengono segnalati.eventuali errori.
  8. Infine prova a controllare questa soluzione generale sui problemi delle licenze di rete.

In bocca al lupo con le licenze di rete!
GimmiGIS

Newsletter N.11: Progettare pianificando

Giovedì scorso ho inviato la Newsletter di settembre, per attirare la tua attenzione sulla nuova campagna Progettare pianificando, che ti mette a disposizione gli strumenti, in italiano, per capire come è possibile ridurre i tempi di pianificazione e di progettazione, migliorare la qualità e la precisione dei progetti, ridurre i costi legati alle varianti ed agli imprevisti.

Nella Newsletter trovi anche i link ai recenti articoli sulle importanti novità riguardo agli OpenGeoData, e sulla nuova estensione gratuita per la pulizia e modifica automatica dei dati GIS.

Leggi la Newsletter di settembre qui

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Buona lettura!
GimmiGIS