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Presentare progetti BIM di infrastrutture con InfraWorks e Lumion: guarda la registrazione

Sono lieto di annunciarti che è disponibile la registrazione del Webinar che ho tenuto il 20 maggio, dedicato alla presentazione dei progetti BIM di infrastrutture con Autodesk InfraWorks e Lumion.

Webinar nata da una intensa collaborazione con Lumion 3D Italia, che ringrazio, e che ha portato ad ottimi risultati, come potrai vedere nelle immagini e nei video che ho presentato. Lumion finora ha trovato numerose applicazioni nel mondo architettonico, ma perchè non metterlo alla prova nel campo delle infrastrutture?

Infatti, Autodesk InfraWorks e Lumion sono due applicazioni pensate per i progettisti, facili da utilizzare, che permettono di ricostruire il contesto tridimensionale e realistico, di progettare l’infrastruttura con strumenti BIM, e di presentarla con immagini, video e condivisioni in Cloud.

Ti permettono di evitare l’esternalizzazione di questi compiti, con gli inevitabili tempi e costi aggiuntivi, e contemporaneamente di approfittare di tecnologie innovative nel tuo flusso di lavoro BIM.

Lascio la parola alle immagini: clic qui per guardare la registrazione su YouTube.

Buona visione!
Giovanni Perego

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Webinar il 20 maggio: presentare i progetti BIM di infrastrutture con Autodesk InfraWorks e Lumion

La presentazione dei progetti di infrastrutture è molto delicata ed importante.

Ne parlerò ho parlato giovedì 20 maggio in un Webinar aperto a tutti.

PS: lascio la parola alle immagini: clic qui per guardare la registrazione su YouTube.

Nel presentare i progetti di infrastrutture, infatti, è necessario rappresentare l’idea progettuale ai committenti ed a tutti i portatori di interessi in un contesto realistico e facile da comprendere.

Il viadotto d’estate

Per ottenere questo risultati, ora sono disponibili soluzioni software pensate appositamente per i progettisti, che evitano l’esternalizzazione di questi compiti, ed i relativi tempi e costi.

Nelle scorse settimane ho avuto modo di testare un software davvero notevole: Lumion.

Si tratta di un’applicazione dedicata alla generazione di rendering, video ed animazioni, a partire da modelli BIM realizzati con i più differenti software, compresi naturalmente Autodesk Revit ed InfraWorks.

Finora ha trovato numerose applicazioni nel mondo architettonico, ma perchè non metterlo alla prova nel campo delle infrastrutture?

Il viadotto d’inverno

Detto fatto: grazie alla generosa collaborazione degli amici di Lumion3D Italia, ho avuto modo di provare questo software applicato ai progetti realizzati con Autodesk InfraWorks, che come sai conosco molto bene, e mette a disposizione una tecnologia davvero innovativa per la progettazione BIM delle infrastrutture.

I risultati son stati davvero notevoli: giovedì 20 maggio ti racconterò in che modo è possibile sfruttare il meglio dei due software per creare presentazioni molto efficaci dei progetti di infrastrutture.

Ma quali sono le caratteristiche principali di Autodesk InfraWorks e Lumion?

Grazie ad InfraWorks, puoi:

  • Ottenere in pochi minuti un modello territoriale 3D di una qualsiasi parte del mondo, scaricandolo grazie ad un servizio Cloud. E lo puoi rendere più preciso aggiungendo dati provenienti da rilievi topografici.
  • Oppure costruire il tuo modello del territorio a partire da dati già disponibili, come i rilievi, anche di tipo laser scanner, modelli digitali di elevazione, ortofoto, DB topografici e quant’altro che sempre più facilmente puoi ottenere dai Geoportali come questo.
  • Progettare la tua infrastruttura: strada o ferrovia, ponte o tunnel, intersezione o rotatoria, grazie a comandi semplici ma potenti che ti permettono di definire tracciati, livellette, sezioni tipo, criteri per le scarpate e così via. Oppure puoi caricare il tuo progetto già realizzato con Autodesk Civil 3D.
  • Presentare il tuo progetto creando immagini e video: ma se il progetto viene portato all’interno di Lumion, hai a disposizione i migliori strumenti dedicati, in un ambiente che come InfraWorks prende spunto dal mondo dei giochi, quindi è molto semplice da usare.

Lumion, invece, ti mette a disposizione:

  • La possibilità di importare modelli CAD e BIM da tutti i software più diffusi, compresi naturalmente quelli di Autodesk.
  • Una ricchissima libreria di materiali e di oggetti 3D, dalla vegetazione alle automobili, dalle persone ai segnali stradali, per arricchire il tuo modello.
  • Potenti strumenti di animazione, appunto, ad esempio per muovere facilmente le automobili sulle strade, i pedoni sui marciapiedi e così via.
  • La possibilità di scaricare dati OpenStreetMap e mappe satellitari ESRI per ambientare i progetti.
  • Numerosi effetti speciali per simulare alba e tramonto, pioggia e neve, fuoco e vento.
  • Procedure per creare rendering e video in modo facile ma professionale.
  • La pubblicazione dei modelli in Cloud, per visualizzarli e discuterli con i committenti a distanza
  • La gestione flessibile delle licenze in Cloud.

PS: Clic qui per guardare la registrazione del Webinar su YouTube.

Ti aspettiamo!
Giovanni Perego

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BIM: quando AutoCAD non basta più: guarda la Webcast registrata

Molti professionisti ed aziende usano solo AutoCAD per tutti i loro progetti.
Ma sanno bene che l’avvento dell’obbligatorietà del BIM per gli appalti pubblici sta causando una rivoluzione. Ed è necessario muoversi per tempo, per arrivare preparati all’appuntamento.

E si stanno chiedendo da dove cominciare.
Quale software mi occorre? E poi ne basta uno solo oppure? Devo buttare via AutoCAD? E quanto mi costa?…

Niente paura.
Autodesk ha creato una nuova soluzione, proprio per permetterti di avere tutto, ma proprio tutto il software BIM che ti occorre (23 titoli software più i servizi Cloud) con una sola licenza. E puoi ottenere questa licenza in modo economico, senza rinunciare al tuo AutoCAD, anzi, potenziandolo con tutti i suoi applicativi verticali.

Non ti sembra vero?
Guarda qui sotto la Webcast registrata che ho tenuto in dicembre:

E poi iscriviti alla nostra Playlist su YouTube, dove pubblicheremo altri video sulla soluzione Autodesk.

Autodesk AEC Collection contiene tra gli altri: AutoCAD e tutti i suoi applicativi, come AutoCAD Architecture, AutoCAD Electrical, AutoCAD Map 3D, AutoCAD Civil 3D, e poi InfraWorks, Revit e Revit Live, Formit Pro, Dynamo Studio, Robot, Recap Pro, Advance Steel, Navisworks, 3ds Max, Vehicle Tracking…
E molto altro ancora!

Rappresenta la soluzione ideale e completa per chi vuole adottare il BIM, ed è incredibilmente economica. Contiene le migliori soluzioni per tutto il ciclo di vita della progettazione: dai rilievi topografici, laser scanner e da drone, dalle analisi alla progettazione BIM verticale (architettura, strutture, impianti) ed orizzontale (strade, ferrovie, condotte ed infrastrutture), dalla creazione di rendering ed ambienti di realtà virtuale, fino alla gestione del cantiere.

Buona visione!
Giovanni Perego

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Rendering e BIM: intervista a Dionysios Tsagkaropoulos di Renzo Piano Building Workshop

Ecco un’intervista che mi sarebbe piaciuto molto fare.
L’ha ottimamente realizzata Francesco la Trofa e volentieri la rilancio qui.

Il processo progettuale è qualcosa di delicato e sottile. Un progetto deve essere pensato e ragionato, ripensato e riragionato. Per fare questo ci vuole il tempo, lo studio, la ricerca e sopratutto la fantasia. Se non si investe in questi aspetti, si producono anche bellissime immagini, che hanno ben poco a che fare col progetto che vorrebbero rappresentare, perché non ne conoscono l’identità.

Ho conosciuto Dionysios in occasione di SAIE a Bologna all’inizio del secolo, e negli anni successivi ho seguito con ammirazione il suo lavoro di rendering, che ha sempre presentato con grande efficacia comunicativa.

Oggi Dionysios è responsabile dell’immagine del Renzo Piano Building Workshop di Parigi. E scusa se è poco.

Nella sua intervista ci racconta i vantaggi, ma anche le difficoltà nell’utilizzo dei modelli BIM per la realizzazione dei rendering, ma soprattutto, quanto ha imparato alla scuola di Renzo Piano riguardo alla progettazione ed alla fantasia. Sì, certo la fantasia.

E poi le scelte tecnologiche, come il passaggio da Iray a Corona Renderer, e quindi, paradossalmente, dal rendering basato sulle GPU a quello basato sulle vecchie care CPU, ed infine l’utilizzo di VR, la Realtà Virtuale.

Leggi l’intervista qui: puoi accedere con il tuo account Facebook, Twitter o Google

Grazie Dionysios, grazie Francesco!
Giovanni Perego

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Da Revit a Realtà Virtuale e Realtà Aumentata: Autodesk Revit Live 2018

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Dopo l’articolo sul nuovo Autodesk Revit 2018, arriva proprio a fagiolo il il rilascio della nuova versione 1.8 di Autodesk Revit Live.

Già noto come Autodesk Live per Revit, questo magnifico servizio Cloud sta diventando centrale nella strategia di visualizzazione per il mondo BIM, perchè ti permette di trasformare i modelli di Revit e Revit LT in ambienti virtuali 3D, navigabili in modo facile e realistico: come si fosse all’interno di un gioco.
Continua a leggere

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Naviga nel progetto BIM con Autodesk Revit Live

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Autodesk Revit Live versione 1.7 è disponibile da ieri, 22 febbraio.

Già noto come Autodesk Live per Revit, ti permette di trasformare i modelli di Revit, e da ieri anche di Revit LT, in ambienti virtuali 3D, navigabili in modo facile e realistico: come si fosse all’interno di un gioco. La trasformazione avviene in Cloud, quindi senza impegnare il PC: dopo pochi minuti puoi scaricare il risultato e condividerlo con i tuoi clienti, anche come ambiente di Realtà Virtuale:

Come avrai già notato, la crescente diffusione del BIM sta modificando anche le richieste dei committenti, che diventano più esigenti. Il semplice book di presentazione, cartaceo o meglio digitale, contenente belle immagini, rendering statici del progetto, non basta più… Continua a leggere

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Il nuovo Autodesk InfraWorks 2014

Eccoci finalmente ad affrontare quello che, secondo me, rappresenta il prodotto più innovativo ed interessante di tutta la linea Autodesk 2014. Autodesk InfraWorks 2014, già noto come Infrastructure Modeler e prima ancora come Progetto Galileo.

Può sembrare esagerato, ma nella mia lunga carriera 🙂 non mi era mai capitato, prima, di vedere un software crescere così rapidamente, e soprattutto raggiungere dei risultati veramente efficaci, che solo poco tempo fa erano considerati irraggiungibili.

PS: non per niente, in agosto del 2013 InfraWorks ha fatto un altro passo in avanti: leggi qui tutte le novità di Infraworks 2013 360 Pro

InfraWorks, infatti, unisce molte delle migliori tecnologie Autodesk.

A partire da quella GIS (la tecnologia FDO di AutoCAD Map 3D, per intenderci) a quella BIM per la progettazione (da AutoCAD Civil 3D); dalle migliori tecniche per creare rendering e filmati (da 3ds Max Design), fino alla pubblicazione via Web, che finora avevamo conosciuto solo con il vecchio MapGuide, ora Infrastructure Map Server… Ma in 3 dimensioni, questa volta! Ed infine i nuovi servizi Cloud, che permettono di condividere i dati a distanza e di delegare i calcoli più impegnativi a server remoti.

Bene cominciamo con le funzionalità più importanti.

Prima di tutto, la capacità di caricare e visualizzare velocemente, ed in modo molto efficace dati GIS impegnativi, come spesso sono i modelli digitali di elevazione, piuttosto che le ortofoto e perfino le nuvole di punti da laser scanner ed i modelli nel formato Open CityGML.

DEM ed Ortofoto (OpenGeoData italiani) in InfraWorks

 Nuvola di punti da laser scanner in InfraWorks

Ma questo è solo l’inizio.
InfraWorks offre la possibilità di ricostruire facilmente il planivolumetrico 3D a partire dai semplici poligoni di una carta tecnica, e di assegnare ai volumi altezze, colori, stili di facciate, pendenze del tetto e così via. Allo stesso modo, semplici linee, grazie all’assegnazione dello stile diventano strade e ferrovie. In questo modo è possibile ricostruire facilmente le Città Digitali 3D e l’ambiente naturale: finalmente con i dati GIS, che prima usavamo solo con AutoCAD Map 3D, si passa al 3D. 

Planivolumetrico e ferrovia da carta tecnica regionale in InfraWorks

InfraWorks non è, in realtà, un semplice GIS 3D.
Infatti ai dati GIS aggiunge quelli di progettazione BIM, grazie alla piena integrazione con i software di progettazione civile (AutoCAD Civil 3D, per intenderci) e di progettazione architettonica, strutturale e di impianti  (Autodesk Revit per intenderci). 

Puoi creare, sullo stesso modello di base, più alternative di progetto, per valutare le diverse ipotesi e condividere i modelli ed i progetti sul Web, per collaborare a distanza con altri progettisti..

Progetto architettonico da Autodesk Revit ambientato con strada ed alberi in InfraWorks 

Ma InfraWorks non usa solo dati già preparati da altre applicazioni:permette anche di progettare. E qui viene il bello: in un ambiente pienamente tridimensionale e facile da usare grazie ad una interfaccia evoluta ed a grips 3D di tipo intuitivo, puoi disegnare il tuo edificio, la tua strada, la tua rete di condotte (sì, anche sottoterra). Per quanto riguarda le strade, InfraWorks ha ereditato alcune funzioni dal suo fratello maggiore, AutoCAD Civil 3D.

Progettazione preliminare di strade in InfraWorks

Qui sotto un breve video che mostra come è facile progettare una nuova strada, e modificarne l’andamento plani-altimetrico con InfraWorks

Nota che sono disponibili altri 24 video, dico 24 per apprendere l’uso di Autodesk InfraWorks nel canale YouTube ADSK Tech for Infrastructure qui.

Bene, sarebbe già un software fantastico così, ma è nella presentazione dei risultati che diventa geniale.

Basta carta, (a quella pensa AutoCAD Civil 3D), i progetti si presentano grazie ad immagini (rendering), filmati e pubblicazione sul Web e sui dispositivi mobili, perbacco.

Prima di tutto hai uno strumento di calcolo dinamico delle ombre facile e velocissimo, per impostare la posizione del sole. Inoltre puoi creare u tuoi rendering molto velocemente, di cui salvare l’immagine.

Finestra di Rendering di InfraWorks

Inoltre, grazie allo Storyboard, puoi creare facilmente filmati di presentazione del modello e delle alternative di progetto, delle strade che hai abbozzato. I filmati possono contenere titoli e didascalie esplicative.

Infine, grazie al servizio Cloud InfraWorks 360, hai la possibilità di pubblicare sul web e sui dispositivi mobili come gli iPad i tuoi modelli, le alternative di progetto ed i filmati, per premettere a tutti i portatori di interesse (dai committenti agli enti preposti alle autorizzazioni, fino ai cittadini coinvolti) di osservare, ruotare, zoomare e valutare.

Pubblicazione sul Web grazie ad InfraWorks 360

Puoi acquistare Autodesk Infraworks 2014 come prodotto autonomo con licenza singola o di rete, ma è molto conveniente acquistarlo all’interno della nuova Autodesk Infrastructure Design Suite Premium, che contiene molti altri software correlati come AutoCAD Map 3D ed AutoCAD Civil 3D, oppure nella Ultimate, che aggiunge ad Infraworks il potente modulo Roads and Highways per la progettazione di strade ed autostrade.

Ma non solo: InfraWorks è contenuto anche nella Autodesk Building Design Suite Ultimate.

Leggi i contenuti delle Infrastructure Design Suite qui

Leggi i contenuti delle Building Design Suite qui

Bene, ora non ti resta che provare:

Scarica qui la versione di prova di InfraWorks (attenzione: solo per sistemi operativi a 64 bit).
Funzionerà pienamente per 30 giorni, permettendoti di provare tutte le sue funzionalità.

Fai clic qui per guardare i video per imparare ad usare InfraWorks.

Per approfondire puoi leggere alcuni miei articoli passati:

Infrastructure Design Suite 2014

Modeler diventa InfraWorks 2014

Ecco la progettazione preliminare BIM

BIM e infrastrutture sostenibili

Infrastructure Modeler e CityGML

Da Galileo Modeler per le Città Digitali 3D

Trovi la pagina ufficiale Autodesk su InfraWorks qui

Buon Infraworks!
GimmiGIS

Permalink link a questo articolo: https://www.gisinfrastrutture.it/2013/06/il-nuovo-infraworks-2014/