Vedere le stesse coordinate in sistemi differenti

Abruzzo

Oggi eccoti una anticipazione dalla Lezione 4 del corso su AutoCAD Map 3D. La Lezione, dedicata al complesso tema dei sistemi di coordinate, uscirà nell’ambito del corso GIS gratuito pubblicato da GEOforUS. Ormai è praticamente pronta, ma a questo punto penso di rilasciarla all’inizio di settembre, per evitare che cada nel vuoto vacanziero 🙂

Il punto 2 della Lezione è dedicato ad una piccola ma importante utilità, chiamata Traccia Coordinate, che ti permette di visualizzare le coordinate di un progetto GIS in un sistema di coordinate differente da quello che stai utilizzando. Ad esempio, se stai utilizzando dati geografici in Latitudine e Longitudine, come nella figura qui sopra, realizzata con i dati disponibili per le esercitazioni, puoi vedere le stesse coordinate in UTM o Gauss Boaga.

Niente di più semplice: ti basta aprire la finestra Traccia Coordinate, che trovi nella Barra Multifunzione, scegliendo il titolo Analizza, e poi l’apposita icona indicata in rosso nella figura qui sotto. Oppure scrivi alla riga di comando MAPTRACKCS.

Nella finestra Traccia Coordinate inizialmente troverai il sistema LL84. Latitudine e Longitudine, con datum WGS84, vengono mostrate in gradi centesimali.

Traccia Coordinate 1

Per vedere le coordinate di un sistema differente da quello del progetto fai clic sulla barra grigia, dove appare il codice LL84. Si apre la finestra per la scelta del sistema di coordinate, ed appaiono sulla destra le piccole icone delle opzioni, come puoi vedere qui sotto:

A questo punto nella colonna di sinistra scegli la categoria, ad esempio Italy. Poi nella colonna di destra seleziona il codice del sistema desiderato, ad esempio, ITALY-U32. Muovendo il mouse sul nostro progetto ora potrai vedere, nella finestra di Traccia coordinate, i valori delle coordinate metriche in questo sistema.

Ma non è finita: puoi aprire più riquadri, e vedere in ognuno di questi le coordinate in un sistema differente.
Fai clic sulla terza icona delle opzioni (riconoscibile per il l’etichetta Clona la tracciatura ed inseriscila qui di seguito) per aprire un nuovo riquadro. Poi ti basta indicare un sistema di coordinate differente per vedere il risultato desiderato.

Infine, riguardo a Latitudine e Longitudine, la finestra delle opzioni (seconda icona da sinistra) permette di visualizzarle in gradi, minuti e secondi, come puoi vedere nel terzo riquadro della finestra Traccia Coordinate nell’immagine qui sotto.

Traccia Coordinate 3

Bene, spero che Traccia Coordinate ti sia utile!
Naturalmente la Lezione 4, che uscirà ai primi di settembre conterrà molto di più, l’indice provvisorio è il seguente:

  1. Definire il sistema di coordinate in uso
  2. Vedere le stesse coordinate in sistemi differenti (descritto in questo articolo)
  3. Utilizzare dati geografici in sistema di coordinate differenti
  4. Visualizzare e trasformare dati CAD in sistemi di coordinate differenti
  5. Trasformare dati geografici da un sistema di coordinate all’altro
  6. Cenni sulla creazione di un sistema di coordinate personalizzato

A presto
GimmiGIS

Map Server certificato OGC per WMS e WFS

 

Ce lo annuncia Gwenael sul suo Blog. E’ un’ottima notizia: puoi verificare qui. 
Ma forse sono necessarie due parole di spiegazione…

  • Infrastructure Map Server è il software WebGIS proposto da Autodesk, già noto con il nome di MapGuide Enterprise. E’ strettamente integrato con AutoCAD Map 3D e ne condivide la tecnologia GIS di base, chiamata FDO. E’ disponibile anche in versione (semplificata) Open Source presso la Fondazione OSGeo
    Ti ho annunciato in maggio il suo rilascio, e poi ti ho spiegato come installarlo qui.
  • Open Geospatial Consortium, per gli amici OGC è un consorzio internazionale no-profit di 423 enti governativi, università ed aziende, che definisce e propone gli standard di comunicazione in ambito GIS, per favorire l’interoperabilità tra software differenti.
  • WMS, Web Mapping Service, è lo standard OGC per la condivisione di dati GIS di tipo raster.
    Map Server  è stato dichiarato da OGC Compliant con la versione 1.3.0
  • WFS, Web Feature Service, è lo standard OGC per la condivisione di dati GIS di tipo vettoriale.
    Map Server  è stato dichiarato da OGC Compliant con la versione 1.1.0

In pratica, tutto questo significa che OGC ha definitivamente testato le potenzialità di Map Server 2012 per distribuire i dati GIS secondo questi standard. Standard che sono stati recepiti anche dalla direttiva europea INSPIRE, che chiede agli stati ed alle regioni di implementare una Infrastruttura di Dati Territoriali, che dovrà mettere a disposizione dati geografici, metadati e servizi. Quello che chiediamo da tempo 🙂

Quindi ora non hai più scuse: puoi scegliere Map Server per distribuire in rete locale e sul Web i tuoi dati geografici, con la certezza di essere pienamente in linea con gli standard internazionali e la direttiva europea.

Se invece hai AutoCAD Map 3D, e vuoi mettere alla prova cosa significa l’utilizzo del servizio WMS leggi qui.  Molte regioni italiane ed il Portale cartografico nazionale offrono già servizi WMS.

Naturalmente anche AutoCAD Map 3D 2012 è stato già certificato da OGC.
Infine trovi qui tutti i prodotti Autodesk certificati da OGC.

Buon WMS!
GimmiGIS

Progetto Galileo per le città digitali

Logo Galileo Avvio

Sono tornato ad approfondire Progetto Galileo, che ti avevo già presentato qui, perchè è imminente una sua importante evoluzione dopo l’estate… Le città digitali si avvicinano.

Il Progetto Galileo, infatti, permette di sperimentare gratuitamente nuove metodologie per generare facilmente modelli tridimensionali delle città, a partire da dati GIS, civili ed architettonici. Una bella occasione per integrare le tecnologie ed i dati realizzati con AutoCAD Map 3D, AutoCAD Civil 3D, Autodesk Revit Architecture ed Autodesk  3ds Max e 3ds Max Design.
Ho testato il software con dei dati italiani di prova, e sono rimasto molto colpito proprio dalla velocità con cui riesce a visualizzare grandi moli di dati. Ti spiego cosa ho ottenuto finora.

Modello Gallipoli in Galileo

Il modello 3D di Gallipoli in Progetto Galileo: Modello Digitale di Elevazione ed Ortofoto

Per una serie di motivi, da tempo ero curioso di provare i dati della Regione Puglia messi saggiamente a disposizione sul sito http://www.sit.puglia.it/. Un ottimo esempio di servizio regionale di diffusione dei dati geografici, che spero venga realizzato ovumque. Mi sono registrato gratuitamente, ho seguito la procedura WebGIS, un pochino complessa ma efficace, ed ho ricevuto una email con i link per scaricare tutti i dati geografici relativi al comune di Gallipoli. Che, tra l’altro, è un gran bel posto 🙂 
In breve tempo, quindi, mi sono ritrovato a disposizione un set di dati veramente completo:

  • DTM (Modello Digitale di Elevazione), in formato .Asc
  • Ortofoto in formato .Ecw
  • Carta Tecnnica Regionale in formato .Shp (punti, linee e poligoni con descrizioni)
  • Uso del suolo in formato .Shp (secondo lo standard CORINE)

Bene, a questo punto mi sono lanciato ad utilizzare Progetto Galileo, che ho installato un paio di giorni fa.

  • Prima di tutto ho fatto un giro sui filmati istruttivi che trovi in questa pagina.
  • Ho creato un nuovo progetto, indicando il sistema di coordinate (UTM84-33N).
  • Ho caricato il DTM ed è andato subito liscio: è bastato scegliere l’importazione dalla cartella dove avevo salvato i .asc, ed indicare anche per loro il sistema di coordinate.
  • Ho caricato le ortofoto con la stessa procedura.
  • Indovina cosa viene usato per caricare questi dati? La tecnologia FDO, naturalmente.
    La stessa tecnologia di AutoCAD Map 3D ed Infrastructure Map Server (già noto come MapGuide).

Il risultato è già ottimo, lo puoi vedere nell’immagine qui sopra.
Ma quello che purtroppo non puoi vedere è la velocità e la semplicità con cui puoi muoverti sul modello, decidere il punto di vista, provare a volare o camminare liberamente. Il trucco sta tutto nella indicizzazione geografica dei dati: quando apri il progetto e lo guardi da lontano, Galileo carica solamente i dati necessari a quella scala. Poi, mentre ti avvicini, carica a poco a poco maggiori dettagli, fino a permettermi di camminare per strada e perfino entrare negli edifici: solo in quel momento, naturalmente, rende disponibile il dettaglio delle facciate e poi il progetto architettonico degli interni.

Bene, poi ho voluto utilizzare la Carta Tecnica Regionale per rappresentare gli edifici in 3D. Ho fatto una rapida analisi dei dati, naturalmente con AutoCAD Map 3D.

AutoCAD Map3D CTR Gallipoli

Un foglio di Carta Tecnica Regionale di Gallipoli in formato Shp in AutoCAD Map 3D
La tabella dati mostra tra gli attributi il campo DESCR

Ogni foglio della CTR è strutturato in tre diversi Shapefile: uno per i punti, uno per le linee ed uno per i poligoni. Inoltre sono presenti dei Dwg per i testi: saranno un’ottima occasione per sperimentare il nuovo comando di Map 3D 2012 per creare etichette GIS dai testi CAD…. Ma questo è un altro capitolo.
Tornando agli Shapefile poligonali, dal campo DESCR degli attributi ho notato che i poligoni rappresentano sia edifici di vario tipo (edifici civili, chiese, castelli, trulli…) sia aree aperte (giardini, atrii, cavedi, boschi, incolti…). Quindi è necessario filtrare i poligoni, per usare solo quelli giusti, eseguendo una Query. Importando la CTR in Galileo, con mio grande piacere ho notato che viene usato lo stesso strumento di query di AutoCAD Map 3D.
 

La finestra Query Filter di Progetto Galileo ed AutoCAD Map 3D

Grazie alla interfaccia facilitata dello strumento di creazione Query (Query filter) ho creato rapidamente una serie di condizioni per utilizzare solo i poligoni che rappresentano degli edifici. E poi ho scelto l’altezza di gronda ed il modello di facciata da applicare inizialmente a tutti gli edifici.

Progetto Galileo - modello 3D Gallipoli - Porto

 Modello 3D del porto di Gallipoli con gli edifici estrusi dalla CTR

Bene, come primo risultato di un paio di ore di prove non mi sembra niente male! E naturalmente Progetto Galielo non si ferma qui, anzi, siamo solo agli inizi. Il bello verrà poi con gli strumenti di selezione e poi con quelli per la simulazione dei progetti sul modello che puoi già vedere in azione nei filmati istruttivi che trovi in questa pagina. E naturalmente anche su YouTube.

Sono convinto che con questa tecnologia gli urbanisti, i tecnici ambientali, gli architetti, le grandi aziende di costruzione ed anche i portatori di interessi urbani ed ambientali (ovvero noi cittadini) potranno capire meglio le implicazioni dei nuovi piani e progetti, e progettare tenendo maggiormente conto del contesto urbano e della sostenibilità ambientale.

Ti ricordo che se vuoi scaricare il software ti devi registrare (gratuitamente) sul sito di Autodesk Labs. Però affrettati, perchè sarà utilizzabile solo fino al 15 agosto 2011. Ma poi verrà il bello. 🙂

Ti farò sapere!
Gimmi GIS

SubAssembly Composer per AutoCAD Civil 3D

Autodesk ha reso disponibile poco fa una nuova estensione per AutoCAD Civil 3D 2011 e 2012.

Si tratta di SubAssembly Composer, una interfaccia facile da usare per costruire componenti (SubAssembly) delle Sezioni tipo (Assembly).

AutoCAD Civil 3D offre già una libreria di questi componenti parametrici, ma grazie a questo nuovo strumento puoi crearne di nuovi per progettare infrastrutture BIM secondo i tuoi criteri.

L’estensione offre i migliori strumenti per costruire e modificare componenti con funzionalità di tipo drag and drop, per visualizzare in anteprima il risultato grafico ed il comportamento del componente in presenza di obiettivi differenti.

Guarda il video qui sotto per una rapida introduzione:

SubAssembly Composer è disponibile nel Subscription Center sia per AutoCAD Civil 3D 2011 e 2012, sia a 32 che a 64 bit. Pur essendo in lingua inglese può essere installato su AutoCAD Civil 3D in italiano ed in qualsiasi altra lingua.

In futuro SubAssembly Composer verrà integrato nell’installazione standard di AutoCAD Civil 3D, ma fai attenzione ad entrare nelle opzioni di installazione per attivare la casella dedicata, altrimenti non viene installato. Se invece vuoi installarlo successivamente, riavvia l’installazione ed attiva la casella dedicata.

Leggi qui la soluzione Autodesk

Buon download!
GimmiGIS

Versione di prova Raster Design 2012

Come promesso, eccomi ad avvisarti che è già disponibile la versione di prova di AutoCAD Raster Design 2012, per ora in lingua inglese. Fai clic qui per scaricarla.

Se non lo conosci, leggi qui il mio articolo su AutoCAD Raster Design.

Buon download!
GimmiGIS

Corso GIS gratuito: in arrivo la lezione 4

DEM AbruzzoUn passaggio della Lezione 2: il modello digitale di elevazione in AutoCAD Map 3D

Abbiamo messo in programma per le prossime settimane la realizzazione della lezione 4 del corso su AutoCAD Map 3D, naturalmente il sottoscritto con l’aiuto del baldo Alessandro dal Maso di Abitat. Speriamo di renderla disponibile ai primi di settembre. Anche questa lezione uscira nell’ambito del corso GIS multipiattaforma lanciato da GEOforUS : puoi scaricare liberamente le lezioni precedenti qui.

Questa nuova lezione sarà la prima occasione per mettere alla prova il nuovo AutoCAD Map 3D 2012, in un campo di applicazione importante e delicato, come quello dei sistemi di coordinate e delle trasformazioni necessarie per poter sovrapporre dati geografici realizzati con sistemi differenti, le trasformazioni geodetiche.

Il bello è che con la recente versione 2012, rilasciata in lingua italiana in maggio, AutoCAD Map 3D ha introdotto una interfaccia più comoda e flessibile per la gestione dei sistemi di coordinate, ed ha messo a disposizione nuove funzionalità interessanti. Ad esempio, puoi usare i codici EPSG, che ti permettono di selezionare lo stesso sistema di coordinate utilizzato da un progetto GIS open source. Inoltre è diventato più facile creare un sistema di coordinate personalizzato, ed è stata introdotta la possibilità di utilizzare i grigliati nelle trasformazioni geodetiche per renderle più precise.

La nuova interfaccia di AutoCAD MAp 3D 2012 per l’assegnazione del sistema di coordinate

Tornando alla Lezione 4 del corso GIS, l’idea è quella di utilizzare due differenti set di dati:

  • Quelli messi gentilmente a disposizione dalla Regione Abruzzo e già impiegati per le esercitazioni delle lezioni precedenti. Sono stati realizzati utilizzando le classiche coordinate geografiche: latitudine, longitudine con datum WGS 1984. Li puoi scaricare qui.
  • Quelli che Istat ha appena pubblicato, aggiornati al 2011, sul suo sito Web. Si tratta dei confini amministrativi di regioni, province e comuni, realizzati in uno dei sistemi metrici più utilizzti in Italia, UTM 32 ED50 (Universal Transverse Mercator 32N con datum Europe 1950).  Ne ho appena parlato qui.

In questo modo tutti potranno utilizzare dati italiani e reali per verificare le trasformazioni. Inoltre, viste le numerose novità di AutoCAD Map 3D 2012 nella gestione dei sistemi di coordinate, la lezione 4 potrà essere utile per confrontare la versione 2012 con le precedenti, ed evidenziarne i miglioramenti. Un programmino ambizioso, vero? 🙂 Speriamo di farcela!

In ogni caso, appena trovi un attimo di tempo ti consiglio di scaricare le lezioni di AutoCAD Map 3D che abbiamo già pubblicato, facendo clic qui sotto sul loro titolo:

0 – Introduzione al software
1 – Caricamento, visualizzazione e consultazione dei dati vettoriali
2 – Caricamento, visualizzazione e consultazione dati raster
3- Integrazione dati vettoriali, raster e CAD

…E non dimenticare i dati GIS per le esercitazioni qui.

Con la pubblicazione della lezione 4 saremo arrivati quasi a metà dell’opera, visto che abbiamo cominciato con la lezione 0. Le prossime lezioni si occuperanno di:

5 – Vestizione dei dati per la visualizzazione e la stampa
6 – Selezioni alfanumeriche e geografiche
7 – Editing dei dati (funzionalità di base)
8 – Analisi spaziale vettoriale (overlay, buffer, ecc.)
9 – I servizi di interoperabilità (wms, wfs)
10 – Pubblicazione sul web dei dati geografici

Buona lettura!
GimmiGIS

PS: leggi qui una anticipazione dei contenuti della Lezione 4: vedere le stesse coordinate in sistemi differenti

AutoCAD Raster Design 2012 in italiano

Buon ultimo, è arrivato…
Parlo di AutoCAD Raster Design 2012, dalla metà di giugno disponibile nella nostra magnifica lingua italiana.

Se non lo conosci, ti dico subito che nel campo GIS e delle Infrastrutture è indispensabile quando hai bisogno di modificare dati raster: dalle mappe catastali alle carte tecniche regionali, dalle ortofoto alle immagini satellitari, fino ai modelli digitali di elevazione (DEM).

Nel nostro campo, infatti, i dati raster hanno fatto passi da gigante: dal semplice raster binario, adatto a rappresentare disegni e cartografie al tratto, come le mappe catastali e le prime carte tecniche regionali, si è passati ad utilizzare immagini raster in toni di grigi e poi a colori, ad esempio per le foto aeree, che un volta rettificate (ortofoto) vengono utilizzate per costruire la cartografia aerofotogrammetrica, che ci permette di vedere lo stato reale del territorio.

Le tecniche di telerilevamento hanno portato all’uso dei rilievi aerei ed ultimamente perfino di sistemi laser scanner per la costruzione di modelli digitali di elevazione (DEM),  speciali immagini raster per rappresentare il territorio in 3 dimensioni. Infine la tecnologia multispettrale permette di utilizzare immagini satellitari che rappresentano lunghezze d’onda non visibili all’occhio umano come l’infrarosso e l’ultravioletto.

Raster Design ti offre funzionalità molto elevate di trattamento di questi dati. Ad esempio la georeferenziazione delle mappe catastali raster, che ancora oggi in molti casi rappresenta l’unica strada per poter utilizzare una base catastale raster nei progetti cartografici e GIS.

Nato con il nome CAD Overlay, da molti anni ha assunto il suo nome attuale ed è l’unico prodotto Autodesk che io conosco che richiede la presenza di un AutoCAD, o meglio di AutoCAD Map 3D (o Civil 3D) per essere installato. Dico meglio perchè il semplice AutoCAD non riconosce i sistemi di coordinate, non utilizza i modelli digitali di elevazione, non possiede diverse funzionalità GIS e cartografiche che sono fornite, invece da AutoCAD Map 3D e delle quali Raster Design approfitta a piene mani.

Se hai il contratto di manutenzione (Autodesk Subscription) corri subito a scaricarlo! Qui trovi le istruzioni per il download dal Subscription Center. Sono solo 199 Mb, un unico file di installazione su computer a 32 e 64 bit. Se invece stai valutando il suo acquisto, tieni presente che AutoCAD Raster Design ti permette di:

1. Gestire le immagini ottenute attraverso uno scanner: ovvero disegni, cartografie, immagini che hanno fatto il primo passo per divenire dati digitali. Per divenire utilizzabili, questi dati possono richiedere delle pulizie, ad esempio per togliere la polvere e le imperfezioni rimaste dopo la scansione, e la correzione delle deformazioni introdotte dallo scanner.

2. Trattare i colori delle immagini. Ad esempio trasformarla da colore a toni di grigio a bitonale, opure estrarre tutti i pixel di un certo colore, aggiungere la trasparenza ad un colore e così via.

3. Manipolare le entità raster, per utilizzare i comandi di AutoCAD su regioni raster e primitive, e cancellare facilmente linee, archi e cerchi raster.

4. Ritagliare e mosaicare le immagini raster. Ti può capitare di avere una enorme ortofoto e di volerne utilizzare solo la parte che ti interessa. Ecco che Raster Design ti offre la possibilità di ritagliarla e di salvarla con un altro nome. All’opposto, se sei stanco di usare 10 fogli di Carta Tecnica come sfondo raster, puoi unirli in un unico file.

5. Vettorializzare le parti dell’immagine che ti occorrono. Le immagini raster, infatti, rappresentano gli oggetti come pixel, sui quali i comandi di AutoCAD non possono agire: grazie ai comandi di Raster Design puoi creare in modo semi-automatico linee, archi, testi modificabili con AutoCAD. Inoltre hai a disposizione gli snap sugli oggetti raster, e strumenti di vettorializzazione assistita, non solo per le linee e le figure geometriche semplici, ma perfino per le curve di livello e per il riconoscimento automatico dei testi, utilizzando tecnologia OCR (Optical Charcater Recognition).

6. Georeferenziare immagini raster. Per poter sovapporre correttamente l’immagine raster agli altri strati di cartografia vettoriale è necessario portarla in scala reale e soprattutto nella corretta posizione nel sistema di coordinate correntemente utilizzato. Questo è il significato della parolaccia Georeferenziazione.
Se vuoi approfondire leggi il mio articolo qui.

7. Gestire i modelli digitali di elevazione (DEM) e le immagini satellitari multispettrali. Cose spaziali, nel vero senso del termine, che pochi si aspetterebbero di poter fare con un applicativo di AutoCAD…

Modello digitale di elevazione (DEM), rivestito con immagine satellitare e strade da Shapefile

Bene, sul sito Autodesk è già disponibile la versione di prova in lingua inglese, che puoi scaricare da qui, oppure dal riquadro Versioni di prova nella colonna di destra di questo Blog, dove trovi anche i link per scaricare le versioni 2012 di prova in italiano di AutoCAD Map 3D, AutoCAD Civil 3D ed Autodesk Infrastructure Map Server (ex MapGuide Enterprise).

Buon Raster!
GimmiGIS

Installazione Map Server 2012 italiano

Avvio Installazione Map Server 2012

Dopo le dritte ed i suggerimenti per una felice installazione di AutoCAD Map 3D 2012 e di AutoCAD Civil 3D 2012, eccomi a completare la serie con i suggerimenti per Autodesk Infrastructure Map Server 2012. Tutto in lingua italiana, naturalmente.

Ti ricordo che Map Server è strettamente integrato con AutoCAD Map 3D: condivide la tecnologia FDO, il che significa che se costruisci un progetto GIS con Map 3D, puoi pubblicarlo direttamente, in rete locale e sul Web grazie a Map Server. Ti mostrerò come fare alla fine di questo articolo.

Inoltre è importante notare che fino ad un paio di mesi fa Map Server era conosciuto come MapGuide, o meglio Autodesk MapGuide Enterprise. Il nostro storico server WebGIS, come ti ho scritto qui è talmente cresciuto da rendere necessario un nuovo nome, che rispecchia le sue nuove potenti funzionalità ricevute in eredità da Autodesk Topobase Web. Naturalmente continua ad esistere, ed Autodesk continua a supportare, MapGuide Open Source, il cuore del prodotto, che puoi scaricare ed installare liberamente. Ma ovviamente con funzionalità più limitate. Se vuoi saperne di più su Infrastructure Map Server, puoi seguire un seminario online sul sito Autodesk facendo clic qui.

Bene, prima di installare devi aver ben presente che si tratta di un prodotto di tipo server, disponibile sia a 32 che a 64 bit. Ben venga se, per fare delle prove, lo installi sul tuo Windows 7, Vista o XP, ma il suo ambiente naturale è un sistema operativo server. Windows 2008 o 2003 Server, quindi, ma non solo: Map Server, unico tra i software Autodesk, può essere installato anche su Linux.
In ogni caso puoi leggere qui i requisiti di sistema completi.

Per quanto riguarda la gestione della licenza, la versione su Windows utilizza la licenza indipendente (SLM – Single License Manager), mentre quella su Linux quella flottante di rete  (NLM – Network License Manager). Quindi su Windows non avrai bisogno di installare nulla in più, mentre su Linux dovrai installare anche il gestore della licenza di rete.

Bene, cominciamo. Prima di tutto procurati il software ed avvia l’installazione:

  • Se hai il contratto Subscription attivo, puoi scaricare Map Server 2012 in italiano dal Subscription Center. Oppure puoi scaricare qui la versione di prova gratuita dal sito Autodesk. In entrambi i casi assicurati di scaricare la versione opportuna, a 32 o 64 bit, a seconda del computer su cui intendi installare. Poi verifica di avere tutti i diritti di Amministratore del  computer ed esegui come Amministratore il pacchetto (.exe) che hai scaricato. L’installazione si avvierà da sola, appena terminato lo scompattamento. Oppure premi il tasto destro sul file setup.exe e poi scegli Avvia come Amministratore.
  • Se invece hai ricevuto la scatola di Map Server 2012, assicurati di avere tutti i diritti di Amministratore del computer, scegli il DVD giusto (32 o 64 bit), inseriscilo e poi attendi che parta il programma di installazione. Altrimenti premi il tasto destro del mouse sul file setup.exe sul DVD e poi scegli Avvia come Amministratore.

Dopo pochi secondi vedrai apparire l’immagine che ho pubblicato all’inizio di questo articolo.
Nota i tre link in basso: in ogni momento, anche nelle fasi successive, puoi aprire la Guida in linea per l’installazione, verificare i Requisiti di sistema e leggere il Readme, il file che contiene le informazioni dell’ultimo momento.

Procedi facendo clic sul bottone Installazione.

  • La prima domanda della procedura è relativa alla licenza d’uso. Inizialmente appare quella degli Stati Uniti, ma puoi scegliere di leggere quella italiana. Attiva l’opzione I accept e poi continua con Avanti.
  • La seconda domanda è relativa al numero seriale. Puoi scegliere Desidero provare il prodotto per 30 giorni, e procedere all’attivazione della licenza più tardi. Oppure devi essere in possesso di un numero seriale valido e di un codice prodotto. Entrambi sono stampati sul retro della scatola di Map Server, altrimenti, se hai scaricato il software dal Subscription Center, puoi rintracciare questi dati facendo login e poi scegliendo Amministrazione del contratto Report di copertura – ed infine facendo clic sul numero di contratto.
    Terminate le formalità relative alla licenza, prosegui prememendo il bottone Avanti.

Bene, come vedi nell’immagine qui sopra, a questo punto devi scegliere cosa vuoi effettivamente installare. Vediamo tutti i 5 moduli disponibili in dettaglio:

  • Autodesk Infrastructure Map Server 2012 (necessario)
    E’ il cuore del prodotto, il componente principale. L’unica opzione disponibile, se fai clic sulla piccola frecciolina verso il basso, a sinistra della descrizione (ben nascosta, vero?) permette di scegliere se installare questo modulo sullo stesso computer dove verrà installato il modulo successivo, Web Server Extension.
    Prendi nota dell’indirizzo IP del server: in questo caso viene impostato di default sull’host (il computer) locale, quindi sarà 127.0.0.1, spesso sostituito con l’alias localhost.
    Opzioni Map Server
  •  Autodesk Infrastructure Web Server Extension 2012 (necessario)
    E’ l’estensione che gestisce il rapporto con la rete ed il Web. Può essere installata su di un computer differente, e si deve appoggiare ad un servizio di pubblicazione. Questo può essere il tradizionale IIS (Internet Information Services di Microsoft), che deve essere già installato, oppure Apache, lo snello servizio Open Source, che verrà installato appositamente insieme all’estensione Web di Map Server. Oppure puoi configurare tu un servizio già esistente. Ci sono diverse opzioni disponibili, se fai clic sulla piccola frecciolina verso il basso, a sinistra della descrizione. Qui sotto puoi vedere quelle per l’installazione combinata, che si appoggia ad Apache, che io sinceramente consiglio per le prime prove, con ambiente PHP o Java.
    Prendi nota della porta del server Web, che di default, con Apache, è impostata ad 8088.
    Se invece prevedi di installare il modulo Application Extension (vedi più avanti), devi per forza scegliere l’installazione su IIS di Microsoft in ambiente .NET.
    Se scendi più in basso nelle opzioni di Web Server Extension, puoi scegliere:

    • La configurazione su Microsoft IIS, con ambiente di sviluppo PHP o .NET
    • La configurazione manuale
    • L’indirizzo IP del server, se diverso da quello dove hai installato Map Server
    • L’installazione tipica o personalizzata, per installare le API di PHP, .NET e Java
  • Autodesk Infrastructure Studio 2012 (opzionale ma molto utile: lo puoi installare su altri computer)
    E’ il software di authoring per costruire il progetto WebGIS, ovvero di uno dei principali valori aggiunti di Map Server. Grazie a Studio, infatti, anche se non disponi di AutoCAD Map 3D, puoi costruire il tuo progetto WebGIS da zero, caricando i dati, predisponendo la visibilità dei layer, raccogliendo i layer nelle carte ed inquadrando le mappe nei layout. Il tutto senza scrivere una riga di codice: per chi ha provato MapGuide Open Source, è il fratello maggiore di MapGuide Maestro. L’unica opzione disponibile, se fai clic sulla piccola frecciolina verso il basso, a sinistra della descrizione, consiste nella creazione dell’icona di avvio sul desktop.
  • Autodesk Infrastructure Application Extension 2012 (opzionale)
    E’ il vecchio Topobase Web. Rende disponibili le funzionalità che fino alla versione 2011 erano contenute in Autodesk  Topobase Web, che ora è stato incorporato in Map Server. Quindi aggiunge la possibilità di gestire modelli dati intelligenti, maschere e report (le stesse di Map 3D!), flussi di lavoro e regole di validazione, il tutto basato su Geodatabase Oracle. Mica male, naturalmente nel caso sia necessario costruire una infrastruttura WebGIS di alto livello. Attenzione: puoi installare questo modulo solo se hai configurato Web Server Extension su Microsoft IIS con ambiente .NET. Se scegli Apache nulla da fare, torna indietro e modifica l’opzione.
  • Autodesk Infrastrucure Administrator 2012 (opzionale)
    E’ un modulo comune ad AutoCAD Map 3D, infatti nell’immagine più sopra lo vedi già installato.
    Si occupa della creazione e gestione dei modelli dati intelligenti che Map 3D e Map Server hanno ereditato da Topobase. Grazie a questo modulo, puoi creare i tuoi modelli dati anche da zero, oppure utilizzare o modificare i modelli dati già disponibili per le reti tecnologiche: acquedotti, fognature, reti elettriche e del gas.

Bene, una volta configurati tutti i moduli non ti resta che premere il bottone Installa.
Attendi qualche minuto, mentre la procedura ti intrattiene con delle belle immagini di progetti WebGIS realizzati con MapGuide o Map Server. Alla fine vedrai comparire la conferma chei moduli desiderati sono stati installati.

Ora (se non hai scelto la versione di prova), tocca all’attivazione della licenza.
Tieni sottomano il numero seriale ed il codice del prodotto, poi premi il bottone Avvio di Windows: troverai una nuova voce nel menu, chiamata Autodesk Infrastructure Map Server Licensing Activator.

Attivazione Licenza AIMS

Ti basta fare clic su questa voce per aprire la finestra dove avviare la procedura di attivazione della licenza, che potrà essere eseguita in modo automatico se il computer è connesso ad Internet: ti basta premere il bottone Attiva.
Nota bene che questa procedura può essere avviata in ogni caso, sia se durante l’installazione hai introdotto il numero seriale, sia se invece hai scelto la versione di prova per 30 giorni, ed anche se i 30 giorni sono già trascorsi. In questo modo, se hai installato solo per prova e poi hai deciso di acquistare, non devi ripetere l’installazione.

Attivazione Licenza AIMS - Scelta

A questo punto potrei già augurarti buon divertimento…
Ma non ti farei un buon servizio se mi fermassi qui. Infatti, come sai, il buon informatico dopo aver installato vuole provare che tutto effettivamente funzioni. Ma con Map Server non è possibile avviare il programma, come nel caso di AutoCAD Map 3D o Civil 3D. Si trata di un server, quindi se tutto è a posto è sempre in funzione, ma devi interrogarlo per averne la certezza. Eccoti allora i test che puoi eseguire per verificare l’effettivo funzionamento di Map Server.

Prima di tutto un’occhiata se il servizio è avviato. Verifica di avere i diritti di Amministratore, poi apri Gestione del computer. Cerca il servizio Infrastructure Map Server 2012 e controlla che sia avviato ed automatico.

A questo punto puoi provare a collegarti a Map Server con Site Administrator.
Apri il tuo browser preferito, poi collegati all’URL: http://127.0.0.1:8088/mapserver2012/mapadmin/login.php
Naturalmente questo URL dipende dalle scelte che hai indicato durante l’installazione, e che ti ho evidenziato con “prendi nota“. Quello che ho indicato è l’URL per accedere a Site Administrator dallo stesso computer dove è installato Map Server su Apache.  Con un URL differente puoi accedere a Site Administrator anche da lontano, via internet, indicando al posto di 127.0.0.1 il nome o l’indirizzo IP assegnati al server sul Web.
Ti viene richiesto nome e la password per accedere, indica Administrator, admin e poi premi il bottone Login.


Site Administrator ti permette di configurare il server ed i i servizi, definire i file di log, i gruppi, gli utenti ed i loro ruoli. Inoltre ti permette di creare pacchetti (zippati) dei progetti per poterli trasferire su di un altro server, e di creare alias per far puntare il server a cartelle che contengono i dati più pesanti (ad esempio le ortofoto).

Icona Studio 2012Un altro test consiste collegarti a Map Server con Infrastructure Map Server Studio, il software di authoring con il quale passerai gran parte del tuo tempo 🙂 nel costruire i progetti WebGIS. Anche Map Server Studio può accedere a Map Server in locale ed in remoto, permettendoti di gestire comodamente  i tuoi progetti, anche se il server è dall’altra parte del mondo. Oppure,come spesso accade, è noleggiato presso una Server farm. Avvia Map Server Studio dall’icona che è stata creata sul desktop, poi indica URL, nome e password. Ad esempio:
http://127.0.0.1:8088/mapserver2012, Administrator, admin

Login Studio

A questo punto puoi iniziare a creare il tuo progetto WebGIS. Vedrai che grazie a Map Server Studio potrai ottenere ottimi risultati senza scrivere neanche una riga di codice: la sua interfaccia è intuitiva e ben guidata, ti basta seguire i quattro passaggi che ti vengono proposti:

  1. Individuare i dati: caricare i dati da file o connettersi a fonti dati
  2. Generare i layer: applicare gli stili, generare i tematismi, decidere la visibilità in base alla scala
  3. Creare una Carta: riunire tutti i layer necessari, decidere il ordine di visualizzazione
  4. Condividere la Carta: inserendola nal layout della pagina Web e personalizzando la barra degli strumenti, la barra di stato, il menu contestuale ed il riquadro attività.

Infine la connessione diretta da AutoCAD Map 3D. Sì, perchè anche AutoCAD Map 3D accede direttamente a Map Server, con cui condivide la tecnologia FDO. Questo significa che se costruisci un progetto GIS con Map 3D, la pubblicazione sul Web con Map Server è immediata. Per connetterti premi il bottone Strumenti nel Riquadro Attività, poi scegli Pubblica in Infrastructure Map Server.

Login Map 3D

URL, nome e password sono gli stessi che hai utilizzato nella connessione con Studio. Introduci prima l’URL , ad esempio http://127.0.0.1:8088/mapserver2012, poi premi il bottone Connetti. Infine introduci nell’apposita finestra Administrator, admin.

Login Map 3D URL

Se pubblichi il tuo progetto GIS con AutoCAD Map 3D, i quattro passaggi che dovresti seguire usando Map Server Studio vengono automatizzati, ed al termine del processo il tuo browser si aprirà per mostrarti il risultato finale, già pronto. Questo ti permette di evitare gran parte del lavoro manuale, ma non ti impedisce di tornare sul progetto con Studio per personalizzare i dettagli.

In ogni caso, per approfondire, e se vuoi contribuire alla documentazione trovi la Wiki per Map Server qui.

Buona installazione e buon WebGIS!
GimmiGIS

Confini amministrativi Istat shapefile

Tra i miei dati geografici preferiti, quando devo presentare le potenzialità GIS di AutoCAD Map 3D, ci sono i confini amministrativi italiani in formato Shapefile, che Istat distribuisce liberamente sul suo sito Web.

Questi dati contengono i confini di comuni, province e regioni, così descritti:

I dati sono in formato shapefile, formato pubblico di scambio dati in ambito GIS, sono rilasciati nel sistema di riferimento ED_1950_UTM Zona 32; il dettaglio tecnico della proiezione è riportato nel file apposito, associato a ciascun file geografico.
La scala non è certificabile uniformemente dall’Istat, in quanto le basi di acquisizione utilizzate (principalmente foto aeree ed altra cartografia) provengono da fonti e scale differenti, che variano tra ambito urbano ed ambito extraurbano.

Una novità molto interessante è che in vista del censimento di quest’anno, che si terrà in ottobre, sono stati resi disponibili i dati geografici aggiornati all’1 gennaio 2011, sia in forma generalizzata (ovvero semplificata), come per le versioni precedenti, sia in una nuova versione non generalizzata, ovvero più precisa, derivante dall’aggregazione delle singole sezioni di censimento.

Purtroppo, come puoi leggere qui, l’attributo della popolazione è presente solo nella versione 2001, data dell’ultimo censimento. Quindi temo che per avere i dati 2011 completi dovremo aspettare la realizzazione del censimento di quest’anno in ottobre. Oppure fare qualche elaborazione, sfruttando il comando di Join, con i dati in formato Excel.

Se vuoi approfondire, leggi come caricare e tematizzare questi dati Shapefile con AutoCAD Map 3D (usa i dati del 2001, per sfruttare il campo della popolazione). E con Civil 3D, naturalmente, dopo aver letto alcuni piccoli trucchi qui.

Da poco ho lanciato la proposta di utilizzare anche questi dati per la Lezione 4 del Corso GIS multipiattaforma realizzato in collaborazione con GEOforUS, che sarà dedicata ai sistemi di coordinate. Ed alle loro trasformazioni, per sovrapporre dati realizzati con sistemi diversi.

Spero di pubblicarla in luglio: resta sintonizzato!

PS: trovi la Lezione 4 sui sitemi di coordinate qui.

Buon download
GimmiGIS

AutoCAD Map 3D per la rete idrica

Di acqua se ne è parlato molto, negli ultimi tempi in Italia… 🙂
Bene, ecco che anche Autodesk vuole dire la sua, con un seminario online tenuto da un esperto di settore intitolato:

Il CAD e il GIS per la gestione della rete idrica

Il seminario si terrà via Web giovedì 14 luglio alle ore 11.00.
Verranno presentati casi concreti di applicazione dei software Autodesk per la gestione ottimale delle reti idriche.
Come già ti ho scritto qui, la nuova versione 2012 di AutoCAD Map 3D introduce novità molto interessanti, anche per la gestione delle reti idriche.  L’introduzione al seminario mi sembra molto interessante:

Per ottenere un’efficace gestione della rete idrica o fognaria occorrono soluzioni software semplici e potenti, affidabili e dal costo relativamente contenuto. Autodesk ha sviluppato una serie di strumenti per questo settore che sono basati su AutoCAD, uno tra i software più affidabili e diffusi del mercato, con l’obiettivo di rendere ancora più semplice e produttivo il tuo lavoro. Le soluzioni Autodesk mettono a disposizione le informazioni giuste alle persone giuste al momento giusto, consentendo di pianificare e operare in modo efficiente e rapido su acquedotto, fognatura, acque piovane. […] Gli specialisti Autodesk ti attendono per presentare e commentare in diretta le soluzioni Autodesk per il settore utilities e illustrarti casi concreti di implementazione.

Per maggiori informazioni e per iscriverti vai subito sulla pagina dedicata del sito Autodesk:

www.autodesk.it/acqua

Il 14 luglio, collegandoti via Internet a partire dalle ore 11, potrai assistere comodamento dalla tua postazione  di lavoro all’evento in diretta. Io mi sono già iscritto…

Ci vediamo lì!
GimmiGIS