Ho partecipato, pochi giorni fa, al corso organizzato da UNI sulla norma 11337:2017 sul BIM e ne sono molto soddisfatto.
Mi ha permesso di riorganizzare e sistematizzare le moltissime informazioni raccolte sul BIM finora, e di farmi un quadro preciso dei cambiamenti che il rilascio della ISO 19650 porterà al quadro normativo volontario italiano.
Ringrazio caldamente il professor Alberto Pavan per l’efficacia comunicativa e l’entusiasmo che trasmette nelle sue lezioni, e l’ing. Claudio Mirarchi per l’approfondimento su ACDat e Capitolato Informativo.
Grazie a questa norma l’Italia si è affacciata di nuovo da protagonista in Europa e nel mondo, e di questo non possiamo che essere orgogliosi.
Parteciperò volentieri, quindi, ma soprattutto perchè il tema è di estrema attualità e perchè tra i relatori è prevista la presenza del coordinatore del gruppo di lavoro UNI sulla famosa norma UNI 11337, quella sul BIM: il professor Alberto Pavan del Politecnico di Milano.
E sulla norma UNI 11337 molto si è detto e scritto, i miei modesti contributi più recenti li trovi qui, qui e qui.
La normativa UNI 11337 è arrivata decisamente a un buon grado di maturazione e i presupposti basilari per lavorare secondo il metodo BIM sono fissati. Che lo si voglia, oppure no, il punto adesso non è più scegliere se sia o meno conveniente lavorare secondo metodo BIM, ma a partire da quando. E questo “a partire da quando” si traduce operativamente in:
Acquisire le informazioni dalla normativa UNI 11337 e restare aggiornati.
Prepararsi a organizzare una strategia di implementazione BIM.
Predisporre la formazione dei ruoli BIM a tutti i livelli: BIM Specialist con Revit per la parte Architettura, o Civil 3D per la parte Infrastrutture, BIM Coordinator, BIM Manager, CDE Manager.
Valutare i presupposti per avviare un progetto pilota che possa collaudare i processi definiti.
Come canta Francesco Guccini in Eskimo: “Bisogna saper scegliere in tempo, non arrivarci per contrarietà“
Per questo, Man and Machine propone due prime occasioni di incontro a Torino e Firenze, rispettivamente i prossimi giovedì 11 e 18 Aprile. Gli eventi si svolgeranno nel pomeriggio: l’inizio delle sessioni è fissato dalle ore 15.00 e prevediamo un tempo preventivo dedicato alla registrazione e sistemazione in sala.
A Torino l’evento si svolgerà l’11 aprile presso il Turin Palace Hotel, in via Paolo Sacchi 8. A Firenze il 18 aprile presso il museo Pecci, molto vicino all’uscita autostradale di Prato Est.
Permalink link a questo articolo: https://www.gisinfrastrutture.it/2019/03/bim-scelta-obbligata-e-opportunita-da-cogliere-eventi-a-torino-e-firenze-in-aprile/
La International Organization for Standardization, ampiamente nota come ISO, ha pubblicato nuovi standard per il BIM, denominati ISO 19650-1 ed ISO 19650-2, descritte in questo modo; Organization and digitization of information about buildings and civil engineering works, including building information modelling (BIM) — Information management using building information modelling.
ISO 19650-1, la prima parte, si occupa dei concetti e dei principi
ISO 19650-2, la seconda parte, si occupa della fase di consegna delle risorse.
Altre parti sono previste per il 2020. La traduzione in italiano avverrà a cura di UNI.
Bene, ma come si relazionano queste nuove norme di fronte alla norma italiana sul BIM, la UNI 11337, di cui ti ho appena scritto qui, ed alle vecchie PAS 1192 britanniche? Continua a leggere
Mi sono perso, ahimè, un convegno BIM molto importante, intitolato “Il BIM nei lavori pubblici: punti di partenza e nuove prospettive” che si è tenuto il 9 marzo presso il Politecnico di Milano: la mia università… 🙂
Organizzato da BuildingSmartinsieme allo stesso Politecnico di Milano, ha visto la partecipazione di numerosi protagonisti della stagione BIM di questi ultimi due anni.
Grazie al canale YouTube di INGENIOvideo, che ringrazio caldamente, ho potuto recuperare gli interventi, tutti interessanti, di Stefano Della Torre, presidente di Building Smart Italia, Pietro Baratono del Provveditorato delle Opere Pubbliche dell’Emilia Romagna, nonché Presidente della Commissione BIM, Angelo Ciribini dell’Università di Brescia e membro della stessa Commissione, Alberto Pavan del Politecnico di Milano nonché coordinatore del gruppo di lavoro per la norma UNI 11337, Giuseppe di Giuda del Politecnico di Milano, BIM star televisiva qui, 🙂 ed altri ancora con cui mi scuso per non avere lo il tempo per citarli tutti.
Mi piacerebbe pubblicare e commentare tutti i video, ma per ora ho modo di iniziare con l’intervento di Pietro Baratono, presidente della Commissione che ha elaborato il Decreto Ministeriale n.560 dell’1-12-2017, noto come Decreto BIM, che ha riepilogato i passaggi che hanno portato all’obbligatorietà del BIM in Italia.
Punto nodale del suo intervento, la domanda sul perchè gli stanziamenti dello Stato, in crescita negli ultimi anni non si siano ancora trasformati in cantieri: ora abbiamo quindi davanti a noi una grande occasione per creare cantieri digitali: non per niente l’andamento dei bandi di gara BIM è in netta crescita dall’anno scorso.
Ora tocca alle Stazioni Appaltanti tradurre in realtà la digitalizzazione delle procedure, Baratono ha concluso con la proposta di alcune azioni strategiche per il futuro: la razionalizzazione delle Stazioni Appaltanti, ovvero la loro riduzione e qualificazione, azioni di semplificazione normativa del Codice, standardizzazione consensuale grazie a ISO, CEN ed UNI, sperimentazione di progetti BIM, linee guida a cura del MIT, incentivazione dei funzionari e soprattutto volontà politica.
Permalink link a questo articolo: https://www.gisinfrastrutture.it/2014/02/a-proposito-di-bim-negli-appalti-pubblici/
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