30 progetti basati sulla modellazione BIM entro il 2022, per un importo intorno ai 3 miliardi di Euro.
E’ la previsione di Ernesto Sacco, responsabile BIM del coordinamento progettazione ANAS, intervistato da Ingenio in occasione della presentazione a Roma, il 13 febbraio scorso, del terzo rapporto OICE sulle gare pubbliche BIM, relativo al 2019:
Questi bandi saranno anche il frutto di una pluriennale collaborazione con il Politecnico di Torino. Ce lo illustra la professoressa Anna Osello:
Ora che le grandi stazioni appaltanti hanno imboccato la strada della digitalizzazione, tocca alle medie e piccole stazioni appaltanti ed ai piccoli professionisti. Ed in prospettiva, si apre anche l‘opportunità di una migliore gestione delle opere realizzate, grazie alla loro digitalizzazione. Ce lo spiega Pietro Baratono:
Del resto il rapporto OICE parla chiaro: nel 2019 si è visto un ulteriore balzo del 58% nelle gare pubbliche basate sul BIM. I servizi di ingegneria ed architettura BIM hanno raggiunto un valore di 296 milioni di Euro, pari al 19,7% del totale dei bandi emessi.
Permalink link a questo articolo: https://www.gisinfrastrutture.it/2020/02/sappiatelo-anas-ed-il-bim-arrivano-30-progetti-per-3-miliardi-di-euro-per-il-2022/
Ricevo, e volentieri pubblico, l’annuncio di un’occasione di formazione BIM, imperdibile per le Stazioni Appaltanti.
Infatti in questo momento c’è davvero bisogno di formazione per le Stazioni Appaltanti, incaricate di gestire la transizione al BIM, avviata già dall’inizio di quest’anno per le gare pubbliche relative a lavori complessi, di importo superiori ai 100 milioni di Euro.
La soglia di applicazione andrà a diminuire di anno in anno, come stabilito dal cosiddetto Decreto BIM, ovvero il Decreto Ministeriale n.560 dell’1-12-2017 che stabilisce le modalità e i tempi di progressiva introduzione dei metodi e degli strumenti elettronici di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture, in poche parole del BIM.
Permalink link a questo articolo: https://www.gisinfrastrutture.it/2019/10/corso-di-alta-formazione-procedure-e-strumenti-bim-per-le-stazioni-appaltanti/
Ricevo, e volentieri pubblico, la notizia di questo seminario organizzato dal dipartimento di Ingegneria dell’Università di Roma Tre, in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma ed In2it srl.
Il seminario, intitolato Il BIM negli appalti pubblici: esigenze formative e adempimenti per stazioni appaltanti ed operatori economici, si terrà nella mattina di martedì 9 luglio presso Università degli Studi Roma Tre, Dipartimento di Ingegneria, Sala Conferenze in Via Vito Volterra, 62 a Roma.
“Il seminario si pone l’obiettivo di sottolineare l’importanza della formazione sui temi dell’innovazione e della digitalizzazione per le stazioni appaltanti pubbliche, private e per gli operatori economici alla luce delle recenti disposizioni ministeriali che costituiscono una importante innovazione nel campo della progettazione, realizzazione e gestione delle opere pubbliche.”
Oltre alla partecipazione di esponenti dell’Università Roma Tre, come l’ing. Fabrizio d’Amico che ho avuto il piacere di intervistare qui, e dell’Ordine degli Ingegneri di Roma, da notare la partecipazione dell’ing. Pietro Baratono, il padre del decreto BIM, di esponenti di Banca d’Italia, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, di ISTAT e di In2it srl.
La partecipazione è riservata agli iscritti dell’Ordine degli ingegneri della Provincia di Roma, per il rilascio dei CFP l’iscrizione è obbligatoria qui. Per tutti gli altri interessati (senza attribuzione CFP): inviare mail a altaformazionebim@uniroma3.it con conferma iscrizione fino ad esaurimento posti.
Permalink link a questo articolo: https://www.gisinfrastrutture.it/2019/07/il-bim-negli-appalti-pubblici-seminario-ordine-ingegneri-di-roma-il-9-luglio/
Quest’anno inizia ufficialmente un processo molto importante per la progettazione in Italia.
Il Decreto BIMstabilisce infatti che dal 1^ gennaio le gare d’appalto pubbliche per opere complesse e superiori ai 100 milioni, devono richiedere obbligatoriamente l’utilizzo dei metodi e strumenti elettronici specifici, quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture. Quello che per brevità definiamo BIM.
Negli anni successivi, la soglia dei 100 milioni andrà a scendere gradualmente, per arrivare a zero il 1^ gennaio 2025.
Ma come affrontare il cambiamento in atto, in mezzo alle mille difficoltà che il settore sta già vivendo?
Ecco alcuni spunti, dal mio modesto punto di vista… Continua a leggere
Mi sono perso, ahimè, un convegno BIM molto importante, intitolato “Il BIM nei lavori pubblici: punti di partenza e nuove prospettive” che si è tenuto il 9 marzo presso il Politecnico di Milano: la mia università… 🙂
Organizzato da BuildingSmartinsieme allo stesso Politecnico di Milano, ha visto la partecipazione di numerosi protagonisti della stagione BIM di questi ultimi due anni.
Grazie al canale YouTube di INGENIOvideo, che ringrazio caldamente, ho potuto recuperare gli interventi, tutti interessanti, di Stefano Della Torre, presidente di Building Smart Italia, Pietro Baratono del Provveditorato delle Opere Pubbliche dell’Emilia Romagna, nonché Presidente della Commissione BIM, Angelo Ciribini dell’Università di Brescia e membro della stessa Commissione, Alberto Pavan del Politecnico di Milano nonché coordinatore del gruppo di lavoro per la norma UNI 11337, Giuseppe di Giuda del Politecnico di Milano, BIM star televisiva qui, 🙂 ed altri ancora con cui mi scuso per non avere lo il tempo per citarli tutti.
Mi piacerebbe pubblicare e commentare tutti i video, ma per ora ho modo di iniziare con l’intervento di Pietro Baratono, presidente della Commissione che ha elaborato il Decreto Ministeriale n.560 dell’1-12-2017, noto come Decreto BIM, che ha riepilogato i passaggi che hanno portato all’obbligatorietà del BIM in Italia.
Punto nodale del suo intervento, la domanda sul perchè gli stanziamenti dello Stato, in crescita negli ultimi anni non si siano ancora trasformati in cantieri: ora abbiamo quindi davanti a noi una grande occasione per creare cantieri digitali: non per niente l’andamento dei bandi di gara BIM è in netta crescita dall’anno scorso.
Ora tocca alle Stazioni Appaltanti tradurre in realtà la digitalizzazione delle procedure, Baratono ha concluso con la proposta di alcune azioni strategiche per il futuro: la razionalizzazione delle Stazioni Appaltanti, ovvero la loro riduzione e qualificazione, azioni di semplificazione normativa del Codice, standardizzazione consensuale grazie a ISO, CEN ed UNI, sperimentazione di progetti BIM, linee guida a cura del MIT, incentivazione dei funzionari e soprattutto volontà politica.
Finalmente è disponibile in lingua italiana il Manuale Europeo per l’introduzione del BIM nella Pubblica Amministrazione: te lo avevo segnalato qui appena rilasciato in lingua inglese.
Ora che è in vigore il Decreto BIM, la Pubbliche Amministrazioni sono in prima linea nel prepararsi ad adempiere alle sue indicazioni, e questo manuale può essere di grande aiuto.
Realizzato a cura del BIM Task Group Europeo, nel cui Comitato Direttivo appaiono anchePietro Baratono ed Angelo Ciribini, ha visto la collaborazione della Commissione italiana sul BIM,del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di ANAS (gestione della viabilità) ed Italferr – Ferrovie Italiane (Gruppo FS).
Se ti interessa leggerlo in inglese, oppure in una delle molte lingue europee, lo trovi qui.
A proposito di Pubblica Amministrazione, ti ricordo che:
Permalink link a questo articolo: https://www.gisinfrastrutture.it/2018/03/disponibile-in-italiano-il-manuale-europeo-per-lintroduzione-del-bim-nella-p-a/
Il decreto BIM è stato firmato dal Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, quindi dal 1^ gennaio 2019 verrà introdotto l’obbligo per le gare pubbliche superiori ai 100 milioni di richiedere l’utilizzo del metodo Building Information Modeling. Negli anni successivi la soglia dei 100 milioni andrà a scendere gradualmente, per arrivare a zero il 1^ gennaio 2025.
Penso che si tratti di un passo avanti importante, che può aiutare l’Italia a guadagnare molto terreno tra i paesi avanzati, e renderla più efficiente all’interno e più competitiva all’estero.
Detto questo, voglio ricordare quanto già scrivevo all’inizio dell’anno: il BIM rappresenta una metodologia innovativa econveniente aldilà di qualsiasi obbligo. Anzi, l’obbligatorietà, se non viene gestita in modo opportuno, rischia di portare alla banalizzazione del tema, un’ etichetta burocratica da applicarsi.
Il BIM invece rappresenta uno strumento di innovazione delle procedure e delle tecnologie, per rendere più efficiente la progettazione ed il cantiere, per garantire la massima trasparenza e la riduzione dei costi. Aspetti indispensabili per risollevare le sorti del settore dell’edilizia e delle infrastrutture.
Tutto quindi dipende da come il nostro ecosistema gestirà questa opportunità: a partire dalle stazioni appaltanti, come giustamente ha sottolineato qui l’ingegner Pietro Baratono, presidente della commissione che ha elaborato il decreto.
Intanto grazie, ma la strada è appena cominciata: ora ognuno faccia, bene, la sua parte 🙂
Giovanni Perego
Nell’ambito di Digital&BIM Italia, svoltosi pochi giorni fa a Bologna con grande successo, Ingenio ha realizzato numerose interviste interessanti, te ne segnalo volentieri alcune:
Prima di tutto l’ingegner Pietro Baratono.
Come sai è il presidente della Commissione che sta predisponendo il decreto BIM, già pubblicato in consultazione pubblica. Ci parla della sperimentazione in atto e soprattutto di quando e come il BIM diventerà obbligatorio.
Prof. Stefano della Torre.
Presidente Building Smart Italia e direttore dipartimento ABC del Politecnico di Milano: auspica finalmente l’insegnamento del BIM fin dal primo anno di università, dopo la sua introduzione nei Master successivi alla laurea.
Normalmente sono un buon lettore, ma d’estate è peggio 🙂
Il mio Kindle parte per le vacanze carico di libri e belle speranze: non riuscirò a leggere tutto, ma finalmente avrò il tempo per dedicarmi a qualcuno dei tanti libri che finora ho rimandato.
Eccoti i miei consigli per quest’estate. Naturalmente BIM. Ovviamente imperdibili… Continua a leggere
Finalmente buone notizie sul decreto che definirà l’obbligatorietà del BIM negli appalti pubblici.
Eravamo rimasti a febbraio, quando il presidente della commissione che se ne sta occupando presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, l’ingegner Pietro Baratono, aveva tratteggiato qui i temi e le modalità del decreto in discussione.
Ieri la novità: il MIT ha avviato la consultazione pubblica online, per raccogliere pareri e commenti sul decreto prima di procedere alla sua approvazione.
La consultazione resterà aperta dal 19 giugno al 3 luglio.
Inviare il proprio contributo è molto semplice: basta autenticarsi con il proprio account su Facebook o Twitter e scegliere la parte di decreto che si vuole commentare.
Bene, la discussione è aperta!
Grazie mille a Nicola Baraldi per la notizia.
Giovanni Perego
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