Il futuro della progettazione sostenibile è in Cloud: è nato Autodesk Forma

Analisi del vento su di un progetto BIM in Autodesk Forma

Qualche giorno fa, Autodesk ha lanciato Autodesk Forma, la prima versione della sua nuova soluzione Cloud che unificherà i flussi di lavoro BIM di progettazione, costruzione e gestione dell’ambiente costruito.

Le funzionalità iniziali di Forma si rivolgono alla fase di analisi delle esigenze e di fattibilità, con un forte attenzione agli aspetti ambientali e di sostenibilità.

Ti aspettiamo per la formazione preparatoria e per la tua certificazione BIM

Forma, infatti, offre strumenti di progettazione concettuale, analisi ambientale ed automazione basata sull’intelligenza artificiale, che semplificano e supportano le fasi iniziali della progettazione ed evitano le attività ripetitive.

L’obiettivo è di permettere ai progettisti di concentrarsi sulle attività creative, demandando alla soluzione Cloud l’esecuzione delle analisi e degli studi necessari per individuare la soluzione ottimale.

Il rilascio di questa prima versione rappresenta solo il primo passo: Autodesk promette di aggiungere attivamente, e continuamente, nuove funzionalità

Infatti, visto che si tratta di una applicazione Cloud, non sarà necessario scaricare le nuove versioni per accedere alle nuove funzionalità: chi accede a Forma lo trova sempre già pienamente aggiornato.

Autodesk Forma nasce dalla precedente applicazione Cloud, la startup Autodesk Spacemaker, di cui ti avevo scritto qui, arricchito da funzionalità di modellazione di Autodesk Formit, e naturalmente dialoga direttamente con Autodesk Revit.

Puoi ottenere Autodesk Forma come abbonamento indipendente, ma anche all’interno dell’abbonamento alla AEC Collection.

Siamo stati i primi a credere nell’integrazione tra BIM e GIS: contattaci per saperne di più

Per approfondire puoi leggere l’articolo originale in lingua inglese qui.

Ci toccherà metterci in Forma.! 🙂

Arrivederci a presto.
Giovani Perego

User Meeting Autodesk per le infrastrutture del 23 maggio: l’agenda aggiornata

Un ultimo aggiornamento per il primo User Meeting della comunità italiana degli utenti Autodesk che si occupano di infrastrutture, che si svolgerà online martedì 23 maggio dalle ore 10.00 alle 12.00.

L’agenda è stata ampliata con due altri interventi:

  • Michele Scolaro di AcegasApsAmga presenterà la sua esperienza per la realizzazione del PIM per i sottoservizi del Porto Vecchio di Trieste. Il PIM, Project Information Model, è il modello informativo che raccoglie tutte le informazioni legate alla fase di programmazione, progettazione, esecuzione e consegna di un’opera in ambito BIM.
  • Lorenzo Busnardo di Studio API presenterà la sua esperienza di progettazione di opere idrauliche a difesa del dissesto idrogeologico.
  • Salvatore Macrì di Autodesk ci presenterà in anteprima il nuovo Country Kit italiano di Civil 3D 2024.

Puoi già iscriverti gratuitamente qui

Io, naturalmente, mi sono già iscritto: non mancare!
Giovanni Perego

#autodesk #infrastrutture #reti #user #civil3d #infraworks #recap

Integrazione tra BIM e GIS: guarda la registrazione del Webinar su GeoBIM

Ha avuto molto successo il Webinar del mio collega  Lorenzo Zorloni su ArcGIS GeoBIM, la nuova frontiera dell’integrazione tra BIM e GIS, che ti avevo annunciato qui e che si è tenuto il 19 aprile.

Bene, ora è liberamente disponibile la registrazione: potrai quindi farti una panoramica sull’integrazione BIM-GIS, e poi approfondire le modalità con cui GeoBIM consente di visualizzare, analizzare e interagire con i modelli BIM all’interno  del contesto geografico GIS.

GeoBIM  è disponibile su ArcGIS Online e si propone come ambiente “ponte” tra ArcGIS Online e il mondo cloud Autodesk con BIM360 e Autodesk Construction Cloud, consentendo di visualizzare, analizzare e interagire con i modelli BIM all’interno contesto geografico GIS.

Clic qui per guardare la registrazione del Webinar su GeoBIM

Se ti interessano i nostri servizi sull’integrazione tra BIM e GIS, fai clic sull’immagine

Buona visione!
Giovanni Perego

Convertire dati GIS dal formato Geopackage a Shapefile e trasformare il sistema di riferimento

Modello di Tremezzina (CO) realizzato con Autodesk InfraWorks caricando edifici e strade del DB Topografico di Regione Lombardia convertito con la procedura che descrivo in questo articolo

Da qualche tempo alcune regioni italiane, come ad esempio la Lombardia, hanno deciso di distribuire i loro DB Topografici nel formato Geopackage, al posto del tradizionale Shapefile di ESRI, noto anche come SHP.

Geopackage è un formato aperto, definito in questa pagina da Open Geospatial Consortium (OGC), lo stesso che ha definito i protocolli WMS e WFS per la comunicazione sul Web dei dati GIS, che ho applicato spesso per caricare la cartografia catastale italiana.

Inoltre, come doveroso, il DB Topografico è inquadrato nel più recente sistema di riferimento nazionale, RDN2002/UTM32 (EPSG 7791).

Ti aspettiamo per approfondire l’integrazione tra BIM e GIS, fai clic sull’immagine…

(Mi permetto di osservare che, se è vero che Geopackage permette di compattare in un solo archivio tutto il DB Topografico, rinunciare in questo momento allo standard consolidato del formato Shapefile rappresenta un ostacolo, più che un vantaggio nell’utilizzo dei dati GIS Open. Ma chiudo subito qui la mia piccola polemica).

Ma niente paura: ecco una soluzione veloce e comoda per trasformare il formato Geopackage in Shapefile, e se vuoi trasformare il sistema di riferimento.

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Non solo BIM, ma anche GIS nel nuovo codice dei contratti: ecco le novità

Alla fine di marzo è stato approvato il nuovo Codice dei Contratti, (Decreto Legislativo 31 marzo 2023 n. 36, puoi leggerlo sulla Gazzetta Ufficiale qui), che va a sostituire il precedente del 2016 di cui ti avevo scritto qui.

Sono passati 7 anni, ma sembra che ne siano passato molti di più.

Il codice del 2016 fu quello del primo recepimento della direttiva europea sugli appalti del 2014, che a sua volta introdusse, timidamente e sulla base dell’esempio anglosassone, l’utilizzo di metodi e strumenti elettronici specifici, quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture. Definizione che noi per brevità definiamo BIM.

Bene, questo nuovo Codice fa passi avanti, in molte sue parti, che vedono la digitalizzazione ed il BIM ormai completamente integrati, senza dover ricorrere a successivi decreti attutativi.

Ma il bello è che per la prima volta vede l’introduzione ufficiale del GIS nella redazione del quadro esigenziale e nei contenuti del progetto di fattibilità tecnico-economica (PFTE) .

In One Team siamo stati i primi a credere nell’integrazione tra BIM e GIS: parlane con noi, basta un clic qui sopra

Il nuovo codice si occupa, nella parte II, della digitalizzazione dell’intero ciclo di vita dei contratti, secondo le disposizioni del codice dell’amministrazione digitale, ed introduce molti concetti importanti.

Nella parte IV si occupa della progettazione, articolata in due livelli: il progetto di fattibilità tecnico-economica (PFTE) e il progetto esecutivo (PE).

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Il primo User Meeting Autodesk per le infrastrutture: partecipa il 23 maggio!

Sono lieto di annunciarti il primo User Meeting della comunità italiana degli utenti Autodesk che si occupano di infrastrutture.

Si svolgerà online martedì 23 maggio dalle ore 10.00 alle 12.00.

Pensi che la condivisione delle buone pratiche di progettazione e delle esperienze sul campo possano aiutarti a lavorare meglio e a migliorare i tuoi attuali processi progettuali? Abbiamo il piacere di invitarti al primo User Meeting della comunità italiana degli utenti Autodesk che si occupano della progettazione di Infrastrutture.

Michele Scolaro di AcegasApsAmga presenterà la sua esperienza per la realizzazione del PIM per i sottoservizi del Porto Vecchio di Trieste. Il PIM, Project Information Model, è il modello informativo che raccoglie tutte le informazioni legate alla fase di programmazione, progettazione, esecuzione e consegna di un’opera in ambito BIM.

Puoi già iscriverti gratuitamente qui

Io, naturalmente, mi sono già iscritto: non mancare!
Giovanni Perego

#autodesk #infrastrutture #reti #user #civil3d #infraworks #recap

Disponibile il primo corso sulla digitalizzazione BIM e GIS per il cantiere sostenibile

L’approccio BIM e GIS alla progettazione sta portando grandi risultati anche in Italia, ed ha migliorato la qualità, la velocità e l’affidabilità dei progetti. Il processo di digitalizzazione ha superato le difficoltà iniziali ed è ormai irreversibile, sancito anche a livello legislativo.

E’ molto importante che, al più presto, questo approccio si estenda al cantiere.

Sia perché il cantiere soffre, da sempre, di scarsa produttività ed efficienza, sia perché la digitalizzazione può dare un contributo molto significativo alla sostenibilità dello stesso: basta pensare a quanto chiede il PNRR.

Vale la pena citare l’introduzione del Position Paper n.5 pubblicato recentemente dall’Associazione Infrastrutture Sostenibili:

“…La creazione di un cantiere sostenibile trova, infatti, la sua ragion d’essere nella fase progettuale, nella quale vengono poste le basi affinché siano identificati e sviluppati tutti gli elementi di sostenibilità che caratterizzano l’opera infrastrutturale.
La rilevanza della fase del cantiere rispetto alla sostenibilità è pertanto massima. È nel cantiere che si è chiamati a vincere le principali sfide poste dalla sostenibilità rispetto a tutte e tre le dimensioni: ambientale, economica e sociale…”

Bene, è per tutto questo che abbiamo pensato al primo corso dedicato:

BIM e GIS – Strumenti a supporto di approcci sostenibili in fase di progettazione e gestione del cantiere

Il corso in aula, della durata di mezza giornata, si terrà il 12 maggio e permetterà di:

  • Individuare le linee guida e la normativa di riferimento per gli interventi di sostenibilità ambientale.
  • Comprendere come elaborare le informazioni per valutare e certificare i progetti in termini di sostenibilità.
  • Identificare gli strumenti messi a disposizione da alcuni software Autodesk ed ESRI per supportare un approccio sostenibile nelle fasi di progetto e di cantiere.

Per informazioni fai clic qui per la pagina dedicata al corso sul cantiere sostenibile

Abbiamo in programma un altro corso molto interessante, dedicato all’integrazione tra BIM e GIS, che si terrà in aula il 15 e 17 maggio:

Clic qui per il corso integrazione BIM e GIS

Ti aspettiamo!
Giovanni Perego

BIM per le infrastrutture: tutte le novità di Civil 3D, InfraWorks e Recap Pro 2024

Il 4 aprile sono state rilasciate le nuove versioni 2024 dei software Autodesk, che stanno diventando lo standard nel campo BIM e BIM per le infrastrutture: Revit, Civil 3D, InfraWorks, Recap Pro e molti altri ancora.

Soprattutto il settore BIM per le infrastrutture, in Italia, sta vivendo una crescita impetuosa grazie anche ai decreti BIM (li trovi qui e qui) ed al PNRR.

Crescita che stiamo notando nella richiesta di corsi di formazione e di certificazioni BIM per le infrastrutture.

Bene, vediamo allora le novità, cominciando da Autodesk Civil 3D, la colonna portante del BIM orizzontale:

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Autodesk User Meeting per gli utenti Infrastrutture: vuoi partecipare?

Una bella notizia: Autodesk sta organizzando il primo User Meeting della comunità italiana degli utenti che si occupano della progettazione di Infrastrutture.

Penso sia una bella novità, il mondo della progettazione di infrastrutture sta crescendo velocemente anche in Italia, un momento di confronto sarebbe proprio opportuno.

Per ora ci viene richiesto di scegliere tra due date, e l’eventuale disponibilità a presentare una nostra esperienza.

Vale la pena aiutare Autodesk nella scelta:, bastano 2 clic qui.

Buona scelta!
Giovanni Perego